cucaracha 0 Postato 17 Settembre 2020 Report Share Postato 17 Settembre 2020 Per iniettori non più performanti ho ridato loro nuovo vigore. ecco "a corredo" del banco di flussaggio homemade un utile strumento per ripristinare la corretta portata di iniettori Landi omegas ormai usurati La registrazione è stata fatta seguendo le pressioni di esercizio da 1Bar a 2,5 Bar ed i tempi di iniezione da 1500 Microsecondi a 6000 Microsecondi (leggi da 1.5 a 6 Millisecondi). Spostamenti assiali di circa 0,1mm a passo. La zona critica è risultata essere quella per i tempi al di sotto dei 3000 Microsecondi. Al di sopra la prova ha poco senso. Scostamento massimo ottenuto, pochi punti percentuale. Funzionamento stabile iniettori a partire da 1200 Microsecondi (meglio dei 1700 da specifiche Landi) Al termine della taratura è stato necessario crimpare nuovamente per bloccare la regolazione. Operazioni fatte post pulitura ad ultrasuoni e strippaggio residui. Quote Link to post Share on other sites
betullo 0 Postato 17 Settembre 2020 Report Share Postato 17 Settembre 2020 Ciao. Non ho capito cosa fa l'attrezzo che hai ideato. Sta schiacciando le molle degli iniettori verso il basso? Quando lo rimuovi come fai a impedire che tornino su. Che attrezzo usi per fissarle? Quote Link to post Share on other sites
Moscerino 0 Postato 17 Settembre 2020 Report Share Postato 17 Settembre 2020 Complimenti!!! Meglio che da nuovi come tempi di apertura. Mi rammarica che gli installatori cambiano iniettori senza riparare. Quote Link to post Share on other sites
cucaracha 0 Postato 17 Settembre 2020 Author Report Share Postato 17 Settembre 2020 si esatto, ricrea il precarico originale della molla che con l'usura ha subito una deformazione plastica. per "congelare" la regolazione ho dovuto crimpare (premere con una sorta di tenaglia attorno al colletto e far penetrare il metallo dell'alloggiamento nell'ottone così da bloccarlo). I correttori hanno dato esito positivo, non tanto per il ripristino dei tempi di apertura ma piuttosto per l'equilibrio tra loro senza cioè squilibri. E' sorprendente notare la variazione di portata con pochi decimi di precarico aggiunto. Ecco perchè vengono crimpati anche in casa Landi. Se lo si fa ad occhio si rischia sicuramente di esagerare. Bisogna flussare con almeno una 30ina di iniettate per ogni prova. Quote Link to post Share on other sites
ramses 0 Postato 11 Novembre 2020 Report Share Postato 11 Novembre 2020 Ottima soluzione, si capisce che la causa principale del malfunzionamento degli iniettori è la snervatura delle molle. Non ho capito come esegui il flussaggio. Quote Link to post Share on other sites
cucaracha 0 Postato 11 Novembre 2020 Author Report Share Postato 11 Novembre 2020 4 ore fa, ramses ha scritto: Ottima soluzione, si capisce che la causa principale del malfunzionamento degli iniettori è la snervatura delle molle. Non ho capito come esegui il flussaggio. Spero di essere riuscito a girarti il link della discussione di qualche tempo fa Quote Link to post Share on other sites
cucaracha 0 Postato 11 Novembre 2020 Author Report Share Postato 11 Novembre 2020 In pratica hai l'induttanza che ti apre il piattello e la molla lo chiude. I due movimenti impiegano del tempo. Se comprimi troppo la molla ci impiega più tempo ad aprirsi e meno tempo a chiudersi e viceversa invece se la molla risulterà essere troppo fiacca. Quindi il sistema è piuttosto sensibile motivo per cui ad un certo punto danno problemi questo tipo di iniettori soprattutto nella zona delle brevi aperture dove è richiesta una portata molto bassa. Poi se l'induttanza cambia, allora c'è un problema alla bobina e ti conviene cambiarlo. La prova del flussaggio meglio farla con un iniettore ok, per comparazione. Quote Link to post Share on other sites
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