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avete preso una macchina euro4..?? buttatela via..


cocis

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Il trattamento delle scorie è un problema aperto... io al referundum avrei votato a favore del nucleare, ma rinuclearizzare un paese che ne è uscito, fermo restando che novità tecniche, rispetto a trenta anni fa, non ce ne sono... non saprei non mi sembra molto furbo.

Non criticate le centrali a carbone, non abbiamo elementi per giudicare il loro impatto ambientale.

 

Secondo me è sbagliato accanirsi contro le auto e concordo con il giudizio espresso da Ronnie sui "verdi", comunque non ci vedo niente di male a una progressiva riduzione delle emissioni. Se non viene fatto dalla legislazione di certo non lo fanno le aziende di loro spontanea volontà. Certo non mi sembra ci sia la stessa efficienza nell'imporre normative sugli impianti di riscaldamento, per esempio.

Il motivo è che camminando per strada all'ora di punto, è facile per una persona poco informata (cioè quasi tutti purtroppo) associare l'inquinamento atmosferico alle auto, perchè i gas di scarico escono proprio caldi caldi ad altezza uomo.

scienziati italiani emigrati all'estero, carlo rubbia in primis, hanno sviluppato progetti di centrali nucleari attivate dalle scorie radioattive delle altre centrali, fattibilissime come progetto ma costosissime...

 

inoltre e' gia' partito il progetto della centrale a fusione nucleare, non ricordo bene i particolari, so solo che sara' un impianto alto un centinaio di metri, con una camera al plasma grande come un campo da calcio, e che costera' la bellezza di 15 miliardi di euro in 10 anni di costruzione, tecnologia alla quale l'italia ha rinunciato perche' non avrebbe avuto senso investire in una tecnologia che per legge (stupidissima legge del .....) non sarebbe potuta essere utilizzata...

 

Megadeath

Vero, francia e giappone sono partiti nel tentativo...cmq buona parte dele scorie stanno in germania oppure vengono stoccate in una sorta di "centrale di riconversione" in INghilterra. Certo la locazione non è felice visto che si tratta delle vicinanza di Sheffield (se sapete dell'incidente nucleare..)

 

Il problema dell'Italia più della legge però è la cultura, anzi la mancanza della cultura che muta in bigotteria (o bigottaggine?!:(). Ne vediamo esempi ogni giorno: proteste per la creazione di un impianto di rigassificazione, proteste per la TAV (Cristo, che teste di m...), per la creazione di stoccaggio rifiuiti e così via. Siamo immobili. Per la cronaca lo saremmo anche sulle cosidette energie a basso impatto ambientale. L'italia per la sua conformazione non è l'ideale per l'installazione di impianti alternativi, che per altro deturpano l'ambiente. Se poi mettiamo sul piatto della Bilancia che l'efficienza energetica di tali impianti è bassissima, tanto che servono impianti giganteschi per riuscire ad ammortizzare qualcosa...beh! a voi i calcoli!

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be io non so se entra in vigore tra 2 anni sono dei grandissimi teste di c***o:mio papa ha comprato l'auto nuova da un mese,se viaggia per lavoro e si trova a milano(esempio)resta bloccato.spero che questo non succeda.

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inoltre e' gia' partito il progetto della centrale a fusione nucleare, non ricordo bene i particolari, so solo che sara' un impianto alto un centinaio di metri, con una camera al plasma grande come un campo da calcio, e che costera' la bellezza di 15 miliardi di euro in 10 anni di costruzione, tecnologia alla quale l'italia ha rinunciato perche' non avrebbe avuto senso investire in una tecnologia che per legge (stupidissima legge del .....) non sarebbe potuta essere utilizzata...

 

La fusione nucleare non è stata ancora realizzata sulla terra, nemmeno sperimentalmente, ogni tanto c'è qualche articolo ad effetto sull'argomento, l'ostacolo principale è il raggiungimento dei milioni (!!!) di gradi di temperatura necessari per innescare la fusione. Non esistendo materiali in grado di sopportare simili temperature (anche la roccia si scioglie) bisogna tenere il tutto all'interno di un fortissimo campo magnetico.. è un po' complicata la cosa.

 

Riguardo la disgraziatissima stagione del nucleare Italiano c'è da ricordare che ci sono ancora 4 centrali nucleari in disarmo (decommissioning in termine tecnico) in Italia costruite fra gli anni 60 e 80. La più moderna, Caorso, è riattivabile, le altre sono un pericolo pubblico già così, figurarsi riattivarle. Il fatto è che la Francia le centrali nucleari le ha piazzate tutte verso il nostro confine, quindi se la catastrofe succede a loro ci andiamo di mezzo più noi che i francesi che s'affacciano sulla manica. E la tipica scena all'italiana vuole che l'italia compri dalla francia l'energia prodotta con metodo pericoloso, a pochi km dal suo stesso confine. A parte l'assurdità, quando Berlusconi diceva di riattivare Caorso (che è più sicura della metà degli impianti di Superphenix) non la stava dicendo proprio così grossa. Solo che c'è stato un referendum, una legge, è anticostituzionale e bla bla bla

 

Sulla convenienza dell'energia nucleare attuale in Italia possono esserci certezze solo se, si trattiene alla voce spese iniziali anche la successiva operazione "prato fiorito" e si sa dove mettere le scorie.

la "prato fiorito" non è altro che tutto ciò che c'è da fare per smantellare una centrale nucleare alla fine della durata operativa fino a farne un prato fiorito (si fa per dire) e questo costa 5 volte le spese di costruzione.

In Italia c'è la Sogin (ovvero uno di quegli organismi succhiasoldi a metà fra statale e privato) incaricata dal 1999 di smantellare le centrali nucleari italiane; tanti soldi spesi e ancora stanno tutte dove sono.

Il capitolo scorie è la patata meno bollente di tutta la storia, in genere c'è sempre qualche altro stato che si offre (dietro lauto compenso ovviamente) di "trattarle" , in pratica affitta i depositi.

 

Ritornando alle'euro4 ci sono un sacco di modelli lanciati da poco che con l'introduzione prematura sul mercato dell'euro5 perderebbero valore prima del tempo, quindi penso che per 4 anni -2009- si possa stare tranquilli, chi ha un'euro4.

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La fusione nucleare non è stata ancora realizzata sulla terra, nemmeno sperimentalmente, ogni tanto c'è qualche articolo ad effetto sull'argomento, l'ostacolo principale è il raggiungimento dei milioni (!!!) di gradi di temperatura necessari per innescare la fusione. Non esistendo materiali in grado di sopportare simili temperature (anche la roccia si scioglie) bisogna tenere il tutto all'interno di un fortissimo campo magnetico.. è un po' complicata la cosa.

e qui ti sbagli...

 

Il programma di fisica della Fusione è condotto in Europa in modo coordinato dall'insieme degli Istituti nazionali associati con l' EURATOM, le Associazioni, attraverso lo sfruttamento delle varie macchine sperimentali e del tokamak europeo JET (Joint European Torus) operante a Culham (GB).

 

Questi sono gli istituti e le organizzazioni nel mondo che posseggono reattori a fusione sperimentali o che collaborano al programma di ricerca mondiale:

 

In Europa:

— Frascati Tokamak Upgrade, all'ENEA di Frascati.

— Joint European Torus (EFDA-JET)

— Imperial College, London University, Plasma Physics Group.

— Max Planck Institute for Plasma Physics (IPP), Garching, Germany.

— European Fusion Development Agreement (EFDA), Close Support Unit, Garching, Germany.

— UKAEA Fusion at Culham

— KFA-Juelich, Germany

— FZK Karlsruhe, Germany

— Department of Physics- University of Greifswald

— Alfven Laboratory Division of Plasma Physics, Sweden.

— Chalmers University of Technology, Gothenburg, Sweden.

— Centro de Fusao Nuclear, Portugal

— CIEMAT, Spain.

— CEA Cadarache, France

— Association Euratom - Risø National Laboratory, Denmark.

— FOM-Institute for Plasma Physics, Netherlands.

— CRPP, the Plasma Physics Research Center of Switzerland

— Ecole Royale Militaire - Plasma Physics School

— Université Libre de Bruxelles - Statistics and Plasma Physics

— Institute of Plasma Physics - Prague

— TEKES - TEKES Technology Fusion Programme, Finland

 

Nel Mondo:

— ITER

 

Negli Stati Uniti:

— FIRE - Fusion Ignition Research Experiment

— Virtual Laboratory for Technology for Fusion Energy Science

— The ARIES Programme

— Los Alamos National Laboratory

— Idaho National Engineering and Environmental Laboratory (INEEL) Fusion Safety Program.

— Princeton Plasma Physics Laboratory (PPPL)

— Massachusetts Institute of Technology (MIT) Plasma Science and Fusion Centre.

— University of California San Diego (UCSD) Fusion Energy Research Program.

— Argonne National Laboratory

— General Atomics Fusion Group

— Lawrence Livermore National Laboratory (Inertial Fusion Research) and the National Ignition Facility (NIF).

— Oak Ridge National Laboratory (ORNL), Fusion Energy Division.

— University of California, Irvine (UCI) Fusion Energy Program.

— University of Wisconsin - Madison - Fusion Programs

 

In Giappone

— Japan Atomic Energy Research Institute (JAERI), the Fusion Research program and the JT-60U project.

— National Institute for Fusion Science (NIFS) and the Large Helical Device (LHD) project.

— Kyoto University Plasma Physics Laboratory.

 

In Russia

— Kurchatov Research Center / Institute of Nuclear Fusion, 1, Kurchatov Sq., Moscow, 123182, Russia.

— Troitsk Institute of Innovative and Thermonuclear Research (TRINITI)

 

Altrove

— ITER Canada Fusion Energy Inc.

— University of Saskatchewan Plasma Physics Laboratory

— INRS Fusion Research Group — University of Quebec, Canada

— Weizmann Institute of Science (WIS), Israel

— Australian Fusion Research Group

 

In Europa e nel mondo sono in funzione molte macchine sperimentali più piccole del JET e specializzate in vari aspetti dello studio della Fusione: per esempio FTU, al Centro Ricerche Frascati dell' ENEA, è una di queste.

 

Tramite l' European Fusion Development Agreement (EFDA), sono coordinate le attività di ricerca e sviluppo tecnologico, il funzionamento del tokamak europeo JET e il contributo alle collaborazioni internazionali.

 

Il JET è la macchina per la fusione più grande al mondo (raggio maggiore 3 m, raggio minore 1.2 m). Nel 1997 ha raggiunto le migliori prestazioni producendo 16 MW di potenza di fusione (65% della potenza assorbita), 21 MJ di energia, operando con un plasma di deuterio-trizio e sperimentando alcune tecnologie necessarie per il funzionamento del reattore a fusione.

Il JET ha confermato la fisica e le leggi di scala in regimi di plasma vicini a quelli che saranno realizzati nel prossimo reattore sperimentale ITER.

 

L' Unione Europea, Giappone, Federazione Russa , Stati Uniti d'America, Cina e Corea del Sud, integrando le rispettive esperienze sulla fusione e sui tokamak in particolare, sono impegnati alla realizzazione del progetto ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), la cui missione sarà quella di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della fusione come fonte di energia. Il 28 giugno 2005 a Mosca è stato siglato ufficialmente l'accordo tra i sei partner di procedere quanto prima alla costruzione di ITER nel sito europeo di Cadarache nel sud della Francia.

 

ITER avrà dimensioni lineari doppie rispetto al JET e produrrà 500 MW di potenza di fusione per tempi di circa 15-30 minuti, utilizzando in maniera integrata e testando tutti i componenti chiave per il funzionamento del reattore a fusione.

 

Considerando che la costruzione di ITER richiederà circa 10 anni, il primo plasma potrebbe essere realizzato nel 2016, mentre l'avvio della sua costruzione e' stata gia' festeggiata il 1° gennaio 2006, un po' in sordina ma i lavori son gia' partiti....

 

Megadeath

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Allora ero rimasto indietro sugli ultimi sviluppi della fusione. Però non ho ben capito la percentuale del 65%, cioè alla fine di tutto ha un rendimento energetico positivo? Oppure funziona ma ci vuole più energia per farlo funzionare di quella che effettivamente produce?

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Allora ero rimasto indietro sugli ultimi sviluppi della fusione. Però non ho ben capito la percentuale del 65%, cioè alla fine di tutto ha un rendimento energetico positivo? Oppure funziona ma ci vuole più energia per farlo funzionare di quella che effettivamente produce?

Detto in breve che non ho tempo, l'Ue, la Russia, il Giappone e il Canada non hanno finanziato il progetto ITER per costruire una centrale a fusione nucleare, ma per dimostrare che la fusione nucleare in camere toroidali e' possibile tecnologicamente parlando... Nato come progetto nel 1980 e finito nel 1992, il nuovo mega-reattore ha atteso fino al 2005 il via libera dalla commissione internazionale. La sua costruzione impiegherà 10 anni e dopo un periodo di sperimentazione, nel giro di 30 anni potrebbe cominciare a produrre energia pulita a basso costo.

Il suo scopo non e' quello di produrre energia ora, ma di dimostrare che sara' possibile riuscendo a trovare il modo per raggiungere le condizioni di autosostentamento della reazione di fusione, utilizzando tecniche di avanguardia come magneti superconduttori e robot per la telemanipolazione... Ora come ora in parole povere sono solo reattori sperimentali che consumano piu' energia di quella che riescono a produrre, per cui quel 65% e' l'energia ritornata dal reattore dopo la sua accensione, ma parlando in termini automobilistici, e' come se ora come ora avessero inventato il motore a vapore e volessero arrivare al Multijet della fiat... :lol:

 

Megadeath

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Mega, molto interessante le tue informazioni... Seguivo l'argomento ai tempi dell'università, mi sono laureato nell'87 in Ingegneria Meccanica ma nel mio corso di studi c'erano esami che riguardavano anche gl'impianti nucleari, per cui un po' per studio un po' per interesse personale mi tenevo informato. Poi, complice anche il fatto che lavoro in altro settore, non ho più seguito. Ho letto molto sui Tokamak, non sapevo fossero andati così avanti, questa è davvero una bella notizia.

 

PS: Ma la fusione fredda allora era effettivamente una bufala come pensavano in molti (io compreso)?

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Il trattamento delle scorie è un problema aperto... io al referundum avrei votato a favore del nucleare, ma rinuclearizzare un paese che ne è uscito, fermo restando che novità tecniche, rispetto a trenta anni fa, non ce ne sono... non saprei non mi sembra molto furbo.

Non criticate le centrali a carbone, non abbiamo elementi per giudicare il loro impatto ambientale.

 

Secondo me è sbagliato accanirsi contro le auto e concordo con il giudizio espresso da Ronnie sui "verdi", comunque non ci vedo niente di male a una progressiva riduzione delle emissioni. Se non viene fatto dalla legislazione di certo non lo fanno le aziende di loro spontanea volontà. Certo non mi sembra ci sia la stessa efficienza nell'imporre normative sugli impianti di riscaldamento, per esempio.

Il motivo è che camminando per strada all'ora di punto, è facile per una persona poco informata (cioè quasi tutti purtroppo) associare l'inquinamento atmosferico alle auto, perchè i gas di scarico escono proprio caldi caldi ad altezza uomo.

scienziati italiani emigrati all'estero, carlo rubbia in primis, hanno sviluppato progetti di centrali nucleari attivate dalle scorie radioattive delle altre centrali, fattibilissime come progetto ma costosissime...

 

inoltre e' gia' partito il progetto della centrale a fusione nucleare, non ricordo bene i particolari, so solo che sara' un impianto alto un centinaio di metri, con una camera al plasma grande come un campo da calcio, e che costera' la bellezza di 15 miliardi di euro in 10 anni di costruzione, tecnologia alla quale l'italia ha rinunciato perche' non avrebbe avuto senso investire in una tecnologia che per legge (stupidissima legge del .....) non sarebbe potuta essere utilizzata...

 

Megadeath

Vero, francia e giappone sono partiti nel tentativo...cmq buona parte dele scorie stanno in germania oppure vengono stoccate in una sorta di "centrale di riconversione" in INghilterra. Certo la locazione non è felice visto che si tratta delle vicinanza di Sheffield (se sapete dell'incidente nucleare..)

 

Il problema dell'Italia più della legge però è la cultura, anzi la mancanza della cultura che muta in bigotteria (o bigottaggine?!:)). Ne vediamo esempi ogni giorno: proteste per la creazione di un impianto di rigassificazione, proteste per la TAV (Cristo, che teste di m...), per la creazione di stoccaggio rifiuiti e così via. Siamo immobili. Per la cronaca lo saremmo anche sulle cosidette energie a basso impatto ambientale. L'italia per la sua conformazione non è l'ideale per l'installazione di impianti alternativi, che per altro deturpano l'ambiente. Se poi mettiamo sul piatto della Bilancia che l'efficienza energetica di tali impianti è bassissima, tanto che servono impianti giganteschi per riuscire ad ammortizzare qualcosa...beh! a voi i calcoli!

 

fanno bene a protestare per la TAV.. è totalmente inutele e insulsa.. serve solo a lunardi a fare soldi... così come il ponte di messina...

volete sapere cosa veramente è la TAV ?? andate un pò qui.. clikkate su qualche pagina indietro.. e potete scaricarvi qualche bel filmato.. ora il sito è momentaneamente occupato e non risponde...

appena posso vi posto il link giusto del video..

http://www.arcoiris.tv

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Mega, molto interessante le tue informazioni... Seguivo l'argomento ai tempi dell'università, mi sono laureato nell'87 in Ingegneria Meccanica ma nel mio corso di studi c'erano esami che riguardavano anche gl'impianti nucleari, per cui un po' per studio un po' per interesse personale mi tenevo informato. Poi, complice anche il fatto che lavoro in altro settore, non ho più seguito. Ho letto molto sui Tokamak, non sapevo fossero andati così avanti, questa è davvero una bella notizia.

 

PS: Ma la fusione fredda allora era effettivamente una bufala come pensavano in molti (io compreso)?

hmmm... allora... partiamo dal principio...

 

Nel 1989 due elettrochimici, Martin Fleischmann e Stanley Pons, annunciarono la scoperta della fusione "fredda". Anche in questo tipo di fusione è indispensabile avvicinare i nuclei di deuterio e trizio a distanze tali da poter permettere le reazioni a fusione, che però vengono accelerate dai cosiddetti catalizzatori. A seconda del processo di catalisi che viene utilizzato, si parla di fusione fredda prodotta mediante CONFINAMENTO MUONICO O CHIMICO.

 

Confinamento muonico

Il muone è una particella che ha una massa circa 200 volte quella dell'elettrone e da una vita media di 2,2 milionesimi di secondo. Dato che nel disintegrarsi, il 99,5% della massa del muone si trasforma in energia, si è pensato di utilizzarlo come catalizzatore nelle reazioni nucleari. In effetti il muone riesce a far avvicinare i nuclei di deuterio e trizio a temperatura ambiente e pressione atmosferica, tuttavia la possibilità che tale processo possa avere delle applicazioni nell'ambito della produzione energetica su scala industriale è legata al fatto che tale particella prima di" morire", può catalizzare almeno un migliaio di reazioni. Questo perché altrimenti non sarebbe sufficientemente produttivo il bilancio energetico (cioè l'energia fornita al sistema sarebbe superiore a quella prodotta dallo stesso).

Oggi, le ricerche, su miscele di deuterio-trizio nell'intervallo di temperatura che va da -260°C a 530°C, hanno portato al risultato di non più di 200 fusioni per ogni muone. Un valore ancora troppo basso visto che 250 reazioni per muone rappresentano il limite minimo per compensare l'energia fornita al reattore muonico dall'esterno con quella liberata dalla reazione, per cui si e' ancora in alto mare...

 

Confinamento chimico

La fusione fredda basata sul confinamento chimico, è caratterizzata dalla proprietà che ha il Palladio (oro bianco per intendersi) di impregnarsi di Idrogeno e dei suoi isotopi.

L'apparato è costituito da una soluzione liquida a base di deuterio in cui sono immersi due elettrodi (anodo e catodo), uno costituito da Palladio e l'altro da Platino. Fornendo dall'esterno energia alla cella elettrolitica, collegando i due elettrodi ad un batteria, si ha il passaggio di una corrente da un elettrodo all'altro attraverso la soluzione elettrolitica che, sensibilizzata dal passaggio di corrente, dà origine a diversi prodotti da "elettrolisi": Elio, Trizio, neutroni, raggi Gamma e raggi X. Inoltre si registra una quantità di calore prodotto che, tradotto in termini energetici, risulta essere maggiore di quella immessa nella cella attraverso la batteria.

Secondo gli studiosi è dovuto alle particolari proprietà del Palladio che, fungendo da catalizzatore, costringe i nuclei degli atomi di Deuterio a stare tanto vicini da fondersi. Infatti, si ipotizza che l'eccesso di calore prodotto, non era attribuibile a una reazione chimica nota e poiché la soluzione elettrolitica conteneva deuterio, considerarono plausibile la fusione di due nuclei dello stesso.

I risultati principali degli esperimenti furono che le celle elettrolitiche avevano prodotto una potenza di 4 Watt contro 1 Watt fornito, con un rendimento quindi del 400% e che i neutroni erano stati prodotti con un ritmo di circa 40.000 al secondo; (per i detrattori della fusione fredda, per poter parlare di vera e propria fusione, i neutroni prodotti per secondo dovrebbero essere almeno mezzo miliardo).

 

I "fusionisti caldi" sostengono che nella fusione fredda si producono un numero di particelle nucleari troppo basso per poter giustificare il calore prodotto. Mentre, per i "fusionisti freddi" la sola presenza di calore basta a ipotizzare una reazione nucleare.

A tutt'oggi il problema più immediato della fusione "fredda" resta quello della riproducibilità, non solo per un fatto di applicazione dell'eventuale potenzialità tecnologiche, ma ancor più per un miglior studio del fenomeno.

Ma se da un punto di vista sperimentale, la questione sembra giunta ad un livello conclusivo, con la constatazione in diversi esperimenti di un eccesso di calore, da un punto di vista teorico sono numerose le controversie sulla natura e sui meccanismi degli effetti della fusione "fredda".

In pratica esiste e si basa su principi reali, ma ancora non perfettamente chiari...

 

Oltre a questo c'e' una teoria chiamata della Fonoluminescenza, che sembra un'altro modo per produrre reazioni di fusione nucleare a temperatura ambiente, ma non ho tempo di spiegarla che devo lavorare :)

 

Megadeath

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ok, ho un po' di tempo e allora spiego...

 

Allora... Negli annali scientifici, in svariate parti del mondo emergono rapporti che riferiscono di luci viste in mare, spostarsi lungo le coste oppure avanzare all’interno di un Tsunami. Questi rapporti spinsero alcuni ricercatori ad investigare altri processi fisici che potessero permettere il verificarsi di simili eventi. Si giunse così ad indagare sul processo fisico della fonoluminescenza.

La fonoluminescenza (o sonoluminescenza) è un processo nel quale avviene una conversione diretta del suono in luce. Questo fenomeno, tanto semplice da realizzare ma non del tutto compreso, fu scoperto nel 1935, quando Frenzel e Schultes riuscirono a produrre una bolla luminosa stimolando l’acqua con onde sonore. Una bolla d’aria immersa in acqua, quando viene colpita da onde sonore ad alta frequenza, ne rimane intrappolata e viene dato il via ad un processo di espansione e compressione della bolla medesima. La superficie della sfera implode verso il centro a velocità supersonica per poi riesplodere alle dimensioni originali con altrettanta velocità.

Il ritmo di queste pulsazioni è legato alla frequenza utilizzata; perciò una bolla d’aria può pulsare regolarmente anche 30000 volte al secondo.

Durante questo processo la temperatura interna della bolla raggiunse valori superiori a quelli registrati sulla superficie del Sole, con emissione luminosa nella gamma dei blu e dell’ultravioletto.

Le cause di questo fenomeno sono in qualche modo misteriose, ma molti fisici ritenevano che le onde d'urto del collasso generassero alte temperature e pressioni nella bolla di gas, con il rilascio conseguente di un impulso di energia.

La simulazione numerica indica che la temperatura all'interno delle bolle che collassano potrebbe raggiungere i 10-12 milioni di °K (gradi kelvin), la stessa del nucleo del Sole. Di fatto, la pressione e la temperatura all'interno delle bolle potrebbero essere sufficienti a generare la fusione, come suggeriscono i risultati degli esperimenti.

Nel processo della fusione, due atomi leggeri vengono uniti per formarne un terzo più pesante, mentre parte della massa degli atomi originali viene convertita in energia. I nuovi esperimenti suggeriscono che la fusione nucleare potrebbe avvenire nelle bollicine grazie alla "cavitazione acustica", un fenomeno studiato per circa un secolo. Nella cavitazione acustica, la pressione di un'onda sonora crea nel liquido una bolla, che poi collassa immediatamente. La prima parte dell'onda è un'onda di tensione, che separa il liquido creando lo spazio per la bolla. Una seconda onda, di compressione, segue da vicino facendo collassare le bolle, che emettono brillanti impulsi di luce, un processo noto come fonoluminescenza.

Nel mese di marzo 2002, attraverso un esperimento molto piu' complesso, e' stata osservata l'implosione istantanea di minuscole bolle in acetone contenente deuterio che hanno dato come risultato la produzione di trizio ed emissioni nucleari con caratteristiche simili alla fusione nucleare mediante reazione deuterio-deuterio.

Rusi P.Taleyarkhan, insieme ai suoi colleghi dell'Oak Ridge National Laboratory, ha messo a punto l'esperimento per produrre queste bolle supercalde in acetone deuterato; iniettando nell'acetone minuscoli gruppi di neutroni si stimola la formazione delle bollicine, fatte poi crescere rapidamente, prima dell'implosione, utilizzando un'onda acustica. Il processo produce bolle stabili, che possono raggiungere un diametro di un millimetro prima di collassare, producendo valori elevati di temperatura e pressione.

Ancora oggi cmq rimane da stabilire se siano realmente avvenute reazioni di fusione nucleare.

La fusione deuterio-deuterio crea due prodotti caratteristici: neutroni con un energia ben precisa e trizio, entrambi osservati durante l'esperimento.

Il livello dell'emissione di neutroni è troppo basso per la quantità di trizio osservata, ma i ricercatori stanno lavorando per spiegare questa discrepanza anche se ad oggi non son stati fatti passi avanti nella spiegazione o dimostrazione della teoria, per cui ci vorranno ancora parecchi anni di studi prima di arrivare a un'ipotesi (sottolineo ipotesi...) di sfruttamento del fenomeno...

 

Megadeath

 

Edit: dico solo una cosa: non sono ne un premio nobel di fisica, ne uno studioso, ne un ricercatore, ne uno scienziato, ma semplicemente un appassionato di ste cose, motivo per cui seguo lo sviluppo di queste teorie/esperimenti con tanto interesse... non son nemmeno mai andato all'universita', e ho 24 anni :angry:

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Sa hai vero interesse in qualcosa la segui fino in fondo, senza bisogno di pezzi di carta.

Mi permetto di ricordare quanto meno Frank Lloyd Wright ed Enzo Ferrari che pur possedendo un titolo di studio alquanto minimo nei loro settori sono diventati dei grandi maestri...

 

Continua così! :rolleyes:

 

Lampeggi

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Allora... Negli annali scientifici, in svariate parti del mondo emergono rapporti che riferiscono di luci viste in mare

 

Interessante questa. Ricordo che in una località di villeggiatura in cui bazzico spesso, nelle Marche, avevano addirittura installato dell'apparecchiatura per cercare di studiare più a fondo queste cosiddette "luci anomale"..questo fenomeno, se di questo stavi parlando, si verifica soprattutto in gennaio e in agosto..

Ovviamente la sopracitata apparecchiature é stata distrutta da anonimi....

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Si, mi riferivo a quel fenomeno, in particolare parlando della ricerca pubblicata nel 1960 da Kurt Kalle, dell'Istituto Idrografico di Amburgo che, analizzando 70 rapporti redatti da capitani di navi sui fenomeni luminosi che appaiono in mare, 19 di questi descrivono la presenza di sfere luminose provenienti dalle profondità marine con diametro di 1 metro; queste sfere raggiungevano la superficie e si disintegravano senza emettere alcun suono in dischi abbaglianti di circa 100 metri di diametro! Questi fenomeni furono registrati unicamente in zone marine tropicali e vulcanicamente attive. Vediamone alcuni esempi.

Primo settembre 1726 a Palermo. Alcuni istanti prima della scossa furono viste in cielo due colonne luminose, infuocate, che gettandosi in mare continuarono a rimare accese anche dentro l'acqua. In un giorno di dicembre del 1736, in una zona equatoriale sud americana (Latacunga, Ecuador), l'astronomo Pietro Bouguer riferì che durante un sisma vide fuoriuscire delle fiamme dal fondo del lago che attraversarono l'acqua senza spegnersi.

Palermo, nel marzo del 1743, fu scossa nel cuore della notte dal terremoto. Fra la prima e la seconda scossa venne riferito di una fiamma vista alzarsi nella zona di Monreale e in un istante attraversare la città, emettendo un sibilo, per poi tuffarsi in mare. Qui si sparse lungo la superficie dell'acqua lasciandola luminosa per un tempo apprezzabile. La fiamma, nel suo volo in cielo, venne paragonata all'aurora boreale.

Il rovinoso sisma che colpì il 16 febbraio 1783 la zona di Reggio Calabria e Messina in ore notturne, provocò l’apparizione di molti fenomeni luminosi fra cui uno veramente degno di nota. Il capitano di una nave svedese, situata a 20 miglia dal faro di Messina osservò, nella notte del sisma, delle fiamme avanzare dal fondo del mare e toccando l’acqua la sentì molto calda. Il 29 dicembre 1820 presso l’isola di Zante (Grecia) fu osservato del fuoco sulla superficie del mare alcuni minuti prima della scossa. Il giorno dopo presso le isole Ionie, alcuni minuti prima della scossa, fu vista una palla di fuoco sopra al mare per 5 o 6 minuti.

E questi sono solo alcuni delle centinaia di fenomeni che hanno convinto i ricercatori, nel 1967, a studiarne le cause... (apro piccola parentesi... persino nella Bibbia ci sono dei passi in cui viene descritto fenomeni riconducibili alle earthquake lights (EQLs))

 

Megadeath

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Vedremo, anche io sono convinto che salirà ancora. E' un mercato nevrastenico, in cui domanda e offerta sono troppo vicine...

:( condivdo pieenamente il tuo punto di vista ... ma finchè non renderanno possibile sfruttare a basso costo energie alternative tipo h2, le cose temo non cambieranno

 

scusate ho postato per errore nella vostra sezione. ;)

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