Vicus Postato 16 Dicembre 2005 Report Share Postato 16 Dicembre 2005 Recentemente la Saab ha mostrato al pubblico un prototipo dell'ammiragli 9-5 dotata di propulsore a ciclo Otto 1,8 L di cilindrata turbo ma il bello è che è alimentata ad alcol. Per la verità il carburante si chiama E-85 ovvero Etanolo 85% e 15% benzina. Il motore ha potenza superiore di circa 30cv e inquina meno di un euro4. Ma il bello è che l'alcol lo si può ricavare dalla fermentazione di qualsiasi bio-massa. Maggiori informazioni le potere reperire qui. Utopia sarebbe poter installare una piccola distilleria sotto casa per potersi ricavare l'alcol per andare al lavoro, a fare compere o semplicemete un giro. Inoltre, come dice l'articolo, ricavando l'alcol da bio masse che trasformano il CO2 in zuccheri non si immette altro CO2 nell'atmosfera. E' sicuramente un cambiameto meno problematico nelle abitudini degli italiani rispetto all'idrogeno inoltre è una pratica che in brasile viene usata da anni. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maxj Postato 16 Dicembre 2005 Report Share Postato 16 Dicembre 2005 In Brasile vanno a metanolo. Potrebbe anche servire convertire le eccedenze in agricoltura in combustibile per l'autorazione. Ad es. la barbabietola da zucchero in Italia non è più conveniente per farci lo zucchero che conviene importarlo dall'estero e se non ci fossero sovvenzioni statali o europee, altre colture non si potrebbero coltivare più per il consumo umano da noi perchè costa molto meno importarle dall'estero. Non dico di coltivare barbabietola per far marciare le nostre auto, però ricavare combustibile dai vegetali o dalle biomasse come rifiuti o liquami zootecnici potrebbe essere conveniente per le nostre tasche e per la nostra salute e intendo salute mondiale. Ciao Max Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Vicus Postato 17 Dicembre 2005 Author Report Share Postato 17 Dicembre 2005 Infati, lo stato dovrebbe muoversi in questa direzzione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
steu851 Postato 18 Dicembre 2005 Report Share Postato 18 Dicembre 2005 In Brasile vanno a metanolo. ma disboscano l'amazzonia per coltivare la canna ed usano pesticidi a gogo Ad es. la barbabietola da zucchero in Italia non è più conveniente per farci lo zucchero che conviene importarlo dall'estero e se non ci fossero sovvenzioni statali o europee, altre colture non si potrebbero coltivare più per il consumo umano da noi perchè costa molto meno importarle dall'estero. Non dico di coltivare barbabietola per far marciare le nostre auto, però ricavare combustibile dai vegetali o dalle biomasse come rifiuti o liquami zootecnici potrebbe essere conveniente per le nostre tasche e per la nostra salute e intendo salute mondiale. putroppo le sovvenzioni sono finite, ed ora le danno un tanto al metro quadro indipendentemente dal datto che siano coltivati o no. Incentivare la coltivazioni per biomassa da autotrazione (se fatto in modo ambientalemte sostenibile) sarebbe un bene anche per limitare lo spopolamento delle campagne ed il relativo dissesto idrogeologico, oltra che fonte di lavoro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maxj Postato 19 Dicembre 2005 Report Share Postato 19 Dicembre 2005 Sul disboscamento ti do ragione, e l'Amazzonia dovrebbe diventare patrimonio di tutti e quindi non dovrebbe essere il solo governo brasiliano a prendere decisioni su come gestire il polmone della terra, ma si parla di ingerenze umanitarie o guerre preventive ma mai di intervenire su di un altro Paese con strumenti pacifici e aiuti mirati a salvaguardare il suo ecosistema che è anche fondamentale per l'intero pianeta. Concordo pienamente e hai ben detto sullo spopolamento delle campagne ed il relativo dissesto idrogeologico, ho avuto modo di studiare gli effetti dello spopolamento e della carente sistemazione idraulico agraria delle campagne mettendola in relazione con l'aumento della vulnerabilità e del riscjhio idrogeologico. Es. la stessa quantità di pioggia che ha causato la purtroppo famosa alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 ora causerebbe danni ancora più rilevanti! A parte poi che si autorizza a costruire case o fabbriche nelle pianure alluvionali anche a ridosso degli alvei e poi quando la natura si riprende ciò che è suo si piange e si vogliono i soldi pubblici per ricostruire!!! Bastava costruire da un'altra parte!!! Ma come farlo capire ai nostri governanti e politici? In tv di questo ne parla solo Tozzi a Gaia, Angela ancora non l'ho mai sentito in merito. Io cerco di farlo quando ho l'occasione di tenere qualche seminario sulle scienze della terra o più in particolare sul suolo in qualche scuola o all'Università, ma poche voci non bastano. Ai geologi si chiede di dire se un'opera può essere fatta in un luogo già scelto e quali problemi si potrebbero incontrare per la costruzione, invece si dovrebbe far indicare loro dove è meglio, più sicuro e meno oneroso farla!!! Ciao Sfogo di un geologo rassegnato! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
vicdani Postato 24 Dicembre 2005 Report Share Postato 24 Dicembre 2005 tra l'altro la ssab 9-5 ad etanolo se non sbaglio la vendono gia in svezia. c'è da dire che la saab,sebbene non goda di fama di auto di moda,ha sempre investito molto sull'innovazione e sull'impatto ambientale,basti ricordare il motore 1.4 turbo da 200 cavalli sviluppato circa 8 anni fa.e poi si grida al miracolo se la golf da un 1.4 ricava 170 cv. ci erano gia arrivati 10 anni prima in saab Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maxj Postato 30 Dicembre 2005 Report Share Postato 30 Dicembre 2005 tra l'altro la saab 9-5 ad etanolo se non sbaglio la vendono gia in svezia. c'è da dire che la saab,sebbene non goda di fama di auto di moda,ha sempre investito molto sull'innovazione e sull'impatto ambientale,basti ricordare il motore 1.4 turbo da 200 cavalli sviluppato circa 8 anni fa.e poi si grida al miracolo se la golf da un 1.4 ricava 170 cv. ci erano gia arrivati 10 anni prima in saab A me le saab piacciono, forse sono o meglio erano un po' troppo "originali" come linea, ma danno l'impressione di essere estremamente solide e affidabili. Le preferirei anche alle auto del gruppo VW (Skoda esclusa ), che sembra stiano cominciando a perdere i colpi quanto ad affidabilità e qualità, da quello che si legge in giro per i forum. Ciao Max Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maxj Postato 18 Aprile 2006 Report Share Postato 18 Aprile 2006 Il petrolio ha superato i 70 $ al barile, la benzina ha sfondato 1.30 €. L'Italia ha l'obbligo di scegliere quale politica energetica fare. E' la cosa più importante. Io sono del parere di puntare su energie alternative quali eolico, biomasse, solare (fotovoltaico), carburanti alternativi quali etanolo, incrementare gli approvvigionamenti di metano e i Paesi da cui ci riforniamo, mediante la costruzione di rigassificatori, estremo razionalizzo delle energie usate, evitando gli sprechi. Vorrei che tutte le tasse o accise che vengono pagate sui carburanti si utilizzassero per la ricerca e per dare contributi a chi volesse installare ad esempio pannelli fotovoltaici per la produzione di corrente e quant'altro possa servire per una produzione, utilizzo razionale e compatibile con l'ambiente dell'energia. Buon pomeriggio Max Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest anarti Postato 18 Aprile 2006 Report Share Postato 18 Aprile 2006 In Lombardia ci sono incentivi pari al 50% per installare pannelli solari e moduli fotovoltaici. Produrre alcol come fa il Brasile è una ottima soluzione. Cero non disboscando l’amazzonia ma coltivando magari in zone dove proprio non c’è vegetazione. Coltivare per esempio la barbabietola comporta anche: -Aumento di O2 nell’atmosfera -Diminuzione di CO2 nell’atmosfera poiché la fotosintesi clorofiliana dei vegetali comporta l’emissione di O2 e la diminuzione di CO2. In questo modo riusciremmo ampiamente a compensare le emissioni di anidride carbonica (CO2) delle nostre auto (vedi protocollo di Kioto-effetto serra) Il bello è che in Brasile la FIAT produce già auto adatte per l’alcol.. Ma gli interessi in ballo sono tanti. per es. le accise sui carburanti se tutti in Italia vanno ad alcol chi le paga? Io sono favorevole e spero che il nuovo governo rosso-VERDE dia almeno un segno... Altrimenti la prossima volta col cavolo che gli do il voto. Ciao Angelo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dilan_Dog Postato 20 Aprile 2006 Report Share Postato 20 Aprile 2006 Ehm........, è vero ragazzi l'etanolo è un gran carburante.... tanto è vero che, non ditelo a nessuno, ma il mio tosaerba va ad alcool e va benissimo, anzi alla grande. L'alcool denaturato 90° è quello che uso, dopo un opportuno trattamento di decolorazione e filtraggio, lo compro al supermercato. L'alcool non inquina, o meglio, inquina molto poco e apporta anche ossigeno alla carburazione, famoso -COOH. Funziona un po' come il famigerato NOS(protossido d'azoto NO2). L'alcool 90° è perfetto perchè ha il 10% di acqua che come tutti voi ben sapete ad alte temperature diventa gas, figuratevi nel cilindro..... espande alla grande, funziona come booster, inosltre ha il pregio di abbassare la temperatura in camera di combustione quindi NOx bassissimi(per l'inquinamento), vita del motore allungata ecc... Ci sarebbero tante cosa da dire in merito. La fiat sviluppa propulsori flex ma noon qui in italia, solo per il Brasile. Il problema è che se tutti noi andassimo a Etanolo aiutoooooooooooooo............. ci sarebbero campi ovunque, non basterebbe l'intero territorio italiano. Ragazzi bisogna puntare sulle fonti rinnovabili.... basta prenderci in giro. Con simpatia. Massimiliano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maxj Postato 20 Aprile 2006 Report Share Postato 20 Aprile 2006 Il progetto europeo in materia di biocarburanti ha completato il proprio iter normativo nel corso del 2003 con l’emanazione rispettivamente della Direttiva 2003/30 sulla promozione dell’uso di biocarburanti – che esorta gli Stati membri a provvedere affinché una percentuale minima di biocarburanti sia immessa sui loro mercati e a definire degli obiettivi indicativi nazionali – e della Direttiva 2003/96 che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici e sancisce, all’art. 16, la possibilità per gli Stati dell’Unione di applicare esenzioni o riduzioni di aliquote di imposta su una serie di prodotti tra cui l’alcole etilico denaturato. Quindi si potrebbe iniziare con aggiungere il bioetanolo alla benzina in parti sempre più rilevanti e innescare una diminuzione del prezzo del carburante così ottenuto come miscela. Penso che come è stato più volte detto si potrebbero recuperare produzioni agricole non più competitive e redditizie, campi incolti, residui e rifiuti agricoli di natura vegetale ed animale, eccedenze di produzione (es vino che invece che distillato per uso alimentare o chimico farmaceutico potrebbe essere usato per la produzione di etanolo per autotrazione) per affrancarci se non del tutto, almeno in parte, dalla dipendenza del petrolio. Se avete tempo date un'occhiata a: Biocarburanti Ciao Max Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Danko Postato 22 Aprile 2006 Report Share Postato 22 Aprile 2006 @vicdani interessante il discorso saab 1.4 200 ,pero' ho cercato in internet e non riesco a trovare il modello della auto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maxj Postato 30 Novembre 2006 Report Share Postato 30 Novembre 2006 La Skoda Auto entro il primo trimestre del prossimo anno, probabilmente già durante il mese di gennaio, sarà pronta a immettere in commercio le prime vetture con motore a bioetanolo. Si tratterà di modelli Octavia che utilizzeranno una miscela E85, quindi comprensiva di un 15% di benzina. Queste nuove auto saranno destinate principalmente ai mercati dell' Europa settentrionale, dove attualmente esistono le condizioni migliori per poter utilizzare questo tipo di combustibile. Secondo Harald Ludanek, consigliere di amministrazione della Skoda Auto responsabile del settore sviluppo, il principale mercato di riferimento sarà chiaramente la Svezia, il paese europeo che più concretamente sta operando per rendersi autonoma dall'uso dei carburanti tradizionali derivanti da petrolio. Proprio questo paese ha già provveduto alla conversione del 10% dei suoi distributori adattandoli al bioetanolo. In Italia continuiamo a perdere tempo. Ciao Max Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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