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Mazda 2 2010 GPL a 150.000km Testata rifatta


Linskun

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Uhm non sono sicuro che abbia le valvole idrauliche, un tempo almeno sono sicuro che fossero meccaniche.

Il motore comunque è molto valido a gas ;)

Sono sicuramente idrauliche, almeno sui 1.6 8v montati da golf 4 in poi.

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Al momento io possiedo una Golf Plus del 01/2007 con 150.000km di cui fatti a gas 130.000km. Possiede il classico 1.6 8V codice BSE e monta l'impiando landi omegas montato aftermarket.

 

Al momento non ho avuto nessun problema e spero di continuare così. Per chi ha esperienza, cosa si può dire di questo motore a livello di valvore/robustezza?

 

Un saluto

 

Io ho gasato il 1.2 tre clindri che non dovrebbe essere altro che il tuo 1.6 senza un cilindro e da tutti ho avuto ampie rassicurazioni...

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Quindi i giapponesi mi possono dire 1000 volte che sono bravi, ma se le loro auto si rompono

il dato di fatto è che non sanno lavorare.

 

Temo che nel caso specifico non sia colpa dei giapponesi, ma di Mazda Italia o chi per loro, in ogni caso il venditore/concessionario, non il produttore.

Un po' come le auto gasate dalla casa di Subaru, con i loro mille problemi (d'impianto, non di motore). Non era un'iniziativa di Subaru casa madre, che probabilmente manco se lo sogna di fare auto a gpl, ma di Subaru Italia per il proprio mercato. 

 

Quoto in toto, in ogni caso, che se l'auto è proposta come a gpl, io voglio e devo poter andare a gpl, sempre.

 

Eh no, non ci sto.

Io compro un'auto da un venditore ufficiale e con soldi buoni.

Questa auto ha un simbolino che identifica il costruttore.

Il costruttore è responsabile sia moralmente che tecnicamente, nessun altro.

 

Così come se l'auto non frena non do la colpa a Brembo o ad ATE, ma al costruttore,

analogalmente se mi vendi un'auto che va a GPL e questa mostra problemi evidenti di prestazioni o di durata

la responsabilità è del costruttore che non ha saputo scegliere ed assemblare parti necessarie al buon funzionamento dell'auto.

 

Il quale, se non sa fare auto con queste caratteristiche,  può anche fare a meno di metterle in commercio.

 

La faccenda SUBARU lo dimostra. L'impianto (ICOM) non funzionava (non il motore) , ma SUBARU si prese

in carico la cosa, ad un certo punto sradicò totalmente gli impianti ICOM a favore di BRC: finiti i problemi.

Ma fu SUBARU a metterci la faccia, e di SUBARU con problemi alle valvole, sedi o testata non ve ne è traccia.

 

Altri costruttori invece hanno mostrato problemi, anche grossi.

Torno a dire: c'è chi sa lavorare e chi no, e col gas le evidenze sono più ampie.

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Ribadisco: non Subaru, ma Subaru Italia, sono soggetti ben differenti (anche dal punto di vista societario). Alla fine è il venditore responsabile per il buon funzionamento del prodotto, e colui il quale DEVE fornire la garanzia di legge (come minimo), questo lo dice il codice civile, non io. Infatti Subaru Italia ha posto rimedio ritirando le auto vendute in Italia e mandandole a modificare su bisarca (a spese proprie) presso BRC (che è sempre in Italia).

 

Subaru (intesa come casa madre), così come Mazda, magari manco lo sapevano (anche se dubito fossero all'oscuro di tutto completamente), o comunque sicuramente non si sono resi responsabili direttamente della cosa. Dunque non sono i giapponesi che non sanno lavorare (e non è che voglia difendere i giapponesi), ma è una cavolata fatta da aziende italiane per loro iniziativa, aziende che rappresentano solo, per il mercato nazionale, i marchi in questione. 

 

Che poi tu, o chiunque compri un'auto di marca Opel, Subaru, Fiat, ecc. che non va a gpl, automaticamente ti fai un'opinione negativa sul marchio, anche se la colpa è di chi ha fatto la modifica, è una cosa comprensibile, ma giuridicamente è molto diverso.  Intatti le rispettive casemadri piuttosto dovrebbero preoccuparsi del fatto che in ogni caso il brand è "rovinato" da queste operazioni, anche se non erano sotto la loro diretta responsabilità.

 

Di produttori (non importatori, rappresentati, concessionari, ecc.) che realizzano veramente OEM vetture a gas (tipo Fiat insomma) ce ne sono pochi, meno sicuramente rispetto ai marchi di auto vendute come gasate "dalla casa". 

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Ribadisco: non Subaru, ma Subaru Italia, sono soggetti ben differenti (anche dal punto di vista societario).

 

Alla fine è il venditore responsabile per il buon funzionamento del prodotto, e colui il quale DEVE fornire la garanzia di legge (come minimo), questo lo dice il codice civile, non io. Infatti Subaru Italia ha posto rimedio ritirando le auto vendute in Italia e mandandole a modificare su bisarca (a spese proprie) presso BRC (che è sempre in Italia).

 

Subaru (intesa come casa madre), così come Mazda, magari manco lo sapevano (anche se dubito fossero all'oscuro di tutto completamente), o comunque sicuramente non si sono resi responsabili direttamente della cosa. Dunque non sono i giapponesi che non sanno lavorare (e non è che voglia difendere i giapponesi), ma è una cavolata fatta da aziende italiane per loro iniziativa, aziende che rappresentano solo, per il mercato nazionale, i marchi in questione. 

 

Che poi tu, o chiunque compri un'auto di marca Opel, Subaru, Fiat, ecc. che non va a gpl, automaticamente ti fai un'opinione negativa sul marchio, anche se la colpa è di chi ha fatto la modifica, è una cosa comprensibile, ma giuridicamente è molto diverso.  Intatti le rispettive casemadri piuttosto dovrebbero preoccuparsi del fatto che in ogni caso il brand è "rovinato" da queste operazioni, anche se non erano sotto la loro diretta responsabilità.

 

Di produttori (non importatori, rappresentati, concessionari, ecc.) che realizzano veramente OEM vetture a gas (tipo Fiat insomma) ce ne sono pochi, meno sicuramente rispetto ai marchi di auto vendute come gasate "dalla casa". 

Ti spiego come la vedo io.

 

La legge prevede che i termini di garanzia nei confronti del cliente siano gestiti da chi vende. Corretto e sin qui non ci piove.

Sappi comunque che il concessionario poi si rivale della garanzia sulla Casa, ed anche qui non ci piove.

 

Se il Costruttore non sa cosa fanno i suoi delegati, i suoi concessionari, le sue filiali,

la responsabilità rimane del costruttore.

In altre parole Il costruttore è tenuto a sapere ed approvare quello che fanno  i suoi subalterni nonchè

le società collegate che si fregiano del proprio marchio, assumendosene le responsabilità.

 

Se non vuole assumersi la responsabilità dell'impianto a GPL,  del suo funzionamento, e delle ripercussioni

che tale alimentazione può provocare a parti importanti della vettura, non deve vendere la vettura già impiantata.

 

Per differenza se compro in Italia un'auto nuova già impiantata ed a listino,

per come la vedo io l'ha impiantata la Casa o qualcuno a nome e per conto della Casa, che ne rimane responsabile.

 

Quindi per me che sono il cliente,  se compro una Opel o una Ford od una FIAT ,

costoro si prendono in toto oneri ed onori, senza sconti e senza tirare in ballo 

i singoli componenti, che se non adeguati potevano anche sceglierli migliori.

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Ti spiego come la vedo io.

 

...

 

Se il Costruttore non sa cosa fanno i suoi delegati, i suoi concessionari, le sue filiali,

la responsabilità rimane del costruttore.

In altre parole Il costruttore è tenuto a sapere ed approvare quello che fanno  i suoi subalterni nonchè

le società collegate che si fregiano del proprio marchio, assumendosene le responsabilità.

 

...

 

E' esatto, è come la vedi tu, che però non corrisponde alla realtà (sempre legalmente parlando, poi ognuno ha le proprie rispettabilissime opinioni), perché è sempre di chi vende la responsabilità. Poi al limite sarà il venditore/importatore a dover rendere conto alla casa madre di figuracce (sempre che non fossero azioni autorizzate), ma questo sono fatti loro e dei loro rapporti contrattuali/commerciali. Tu puoi (e devi) prendertela con chi ti ha venduto l'auto.

 

Il discorso immagine che hai del marchio è vero, è lecito, ma è discorso ben diverso da quello legale

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Tempo fa provai a farmi valere da chi acquistai l'auto, ma con 0 risultati.

Le informazioni date erano errate, se solo avessi saputo che la mazda non aveva punterie idrauliche non l'avrei mai presa proprio per la delicatezza dei motori Jap preferendo un altro modello.

 

Ad ogni modo inutile parlare col senno di poi, 150.000km fatti, testata rifatta, soldi spesi in manutenzione extra circa 2500€ (testata, bicchierini, polmone gpl). E' sicuramente ancora conveniente il GPL per il risparmio avuto rispetto un benzina, ma questo si sta (VA?) assottigliando fin troppo.

 

Romperò sicuramente le scatole a Mazda italia, manderò una lettera a Mazda Jap scritta in giapponese dopodichè sapendo che non riceverò mai risposta mi godrò i prossimi 5 anni con un controllo valvole tra 24.000km.

Seguirò il consiglio di fare 50km a benzina ogni pieno di GPL, alla fine non sono quei 3€ che mi cambiano la vita. Utile? forse no ma per 3€ who care.

 

Per la prossima auto spero di pormi il dubbio tra molto,tanto tempo ma sicuramente agirò differentemente (macchina usata e installatore post-acquisto)

 

C'è chi consiglia una ibrida, sarei d'accordo ma una ibrida la compri nuova e una macchina decente (Auris) ti costa 10.000€ in più di un buon usato. Fate il conto di quanti km sono a benzina :)

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ma invece di fare 50 km a benzina ad ogni pieno, non sarebbe il caso di cambiare la centralina gpl e montarne una che possa gestire extrainiettate a benzina ad alti carichi/regimi? alla fine probabilmente risparmi, ed aumenti l'affidabilità riducendo lo stress sulle valvole di scarico.

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Come fa la mazda a non avere colpa dato che era venduta da mazda ITALIA a gpl?

Al massimo non ha colpa mazda jp

 

Per la centralina mi dissero che no era fattibile. Tu ora mi dici il contrario

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Come fa la mazda a non avere colpa dato che era venduta da mazda ITALIA a gpl?

Al massimo non ha colpa mazda jp

 

 

Ma hai letto con attenzione? Perché era esattamente ciò che si diceva: non sono i giapponesi a fare male le auto, è la trasformazione di Mazda Italia ad essere, diciamo, avventata

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Seguirò il consiglio di fare 50km a benzina ogni pieno di GPL, alla fine non sono quei 3€ che mi cambiano la vita. Utile? forse no ma per 3€ who care.

Se sono 3euro in più rispetto a quello che spenderesti a gpl per quei 50km è negli standard . 

Ma i piccoli numeri possono fare anche grandi numeri e su 150k km è quasi un millino di euro  .

Potresti aver fatto bene a non usare la benza in passato  , se non altro per il fatto che hai risparmiato quei 3 euro per i lavori odierni .

Se invece sono 6euro per 100km a benza è una gran macchina .

To be , or not to be !!

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  • 9 months later...

Ciao a tutti.

 

Sono arrivato a 176000km e ho in mente di portare l'auto dal rettificatore per far controllare direttamente da chi mi fece il lavoro il gioco delle valvole.

Vedremo come andrà.

 

Intanto piccola curiosità sull'olio.

Come ben sapere la Mazda2 non esce dalla casa madre a GPL ma fu un adattamento di Mazda ITA

Di conseguenza tutte le valutazioni nel libretto sono relative alla versione Benzina normale.

Come diverse giapponesi la Mazda prevede diversi range di utilizzo e di olio, indicando come base l'utilizzo del loro Dexelia 10w40 ma dando la possibilità di scelta.

Ai tagliandi ufficiali presso Mazda mi hanno sempre messo il 10w40, successivamente passando a meccanici generici (diversi) mi hanno messo inizialmente 5w30 Motul e poi 5w40 IP.

Da quando i tagliandi li faccio da me uso sempre olio 5w40.

 

Ho notato che l'olio quando lo tiro giù è nero pece e denso segno che è esausto. Inizialmente ho usato Tamoil 5w40 fullsynt rispettando le specifiche Api e Acea della casa.

Ora sono passato all' Eni sempre rispettando i parametri e sto monitorando lo stato dell'olio.

Al prossimo cambio volevo mettere il Total quartz 9000 5w40 (dato che il dexelia lo fa la total)

 

Tuttavia se dovesse essere sempre così esausto converrebbe passare ad un 10w50 ?

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