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Impianti diretti iniezione liquida


giuca70

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@giupippo: non volevo stroncare il tuo intervento, ci mancherebbe e se è una cosa utile condividila pure, solo stai attento a fare nomi se parli in negativo. 

Ricordati che questo è un forum pubblico visibile anche da chi non è iscritto ;)

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Ti ringrazio Pao81 per la precisazione. E per onor del vero, stimo anche Pinkus, per i suoi post dal piglio approfonditamente tecnico.

 

Ed è per questo che giro la padella, vediamo cosa ne esce:

 

Un'auto euro 5 o 6 ha il suo punto forte nella gestione digitale dei dati che viaggiano su can e che viaggiano anche in analogico.

Assunto questo, se da specifiche di montaggio post impianto bisogna servirsi del punto di massa sul telaio originale dell'auto, se facciamo cambiare il punto di massa, spostandolo (quelllo del post impianto) su un altro punto di massa, quale potrebbe essere la causa effetto che potrebbe insorgere ?

 

Teniamo conto anche che spostiamo anche il sensore di massa, filo che serve a definire lo zero, appunto il valore di massa.

 

Ma il sensore di massa originale dell'auto rimane sul suo punto di massa, quindi la ecu originale sa quale deve essere il valore di zero virtuale, appunto la massa.

 

Questo cambio di masse e quindi dei punti dei sensori di massa, ingenera due valori dello zero virtuale di massa, con differenze pratiche di qualche frazione di volt.

 

Nel campo audio hifi, questo si traduce in risonanze, bene ditemi voi nel campo automotive in che cosa potrebbe tradursi.

 

Potrei suggerire uno: un inseguimento del PWM boomerang, che per l'una (ECU originale) è in un modo, e per l'altra (ECU gpl) deve essere differente). Questo PWM deve essere incanalato/moddato dalla pompa benzina a quella GPL. Effetti che insorgono ???

 

Poi ne discuteremo con grande interesse. Pinkus a te la parola.

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Poi ne discuteremo con grande interesse. Pinkus a te la parola.

 

Secondo me mi sopravvaluti di brutto...  :lol:

 

Però visto che nasco elettronico/telecomunicazioni, come background, anche se faccio tutt'altro (ma proprio tanto distante), provo comunque a tirare fuori dalla memoria nozioni ormai sepolte.

 

Ad essere sincero non ho capito bene il problema specifico (ad esempio non ho capito cosa stai cercando di pilotare in PWM), ma in linea generale avere due o più masse non equipotenziali è tecnicamente un bel dito nel c..o. (scusate il francese):

 

1. si possono generare (anzi... si generano) correnti, non necessariamente trascurabili, tra i vari capi di massa, perché appunto non equipotenziali. Basta vedere cosa succede su (molte) auto un po' datate, soprattutto fiat/lancia, ma non solo. Avete presente quegli effetti albero di Natale? (tipo metti la freccia si accendono gli stop, per dire)

 

2. rumore. Diversi punti di massa, se collegati tra loro, creano un anello, e tale anello può captare (per induzione magnetica) disturbi a frequenze che sono funzione della dimensione dell'anello, disturbi indotti nell'anello come correnti, definibili come rumore (tipicamente ronzii, nell'analogico), noti a chi si occupa di HiFi

 

3. uscendo dal campo dell'analogico, anche nel campo digitale non si scherza per niente, quando uno dei due livelli di tensione non è quello previsto, dal momento che (semplificando estremamente) nel digitale si lavora a confronto di soglia, quindi è un attimo scambiare un livello per l'altro, se il riferimento è sbagliato.

 

Trovare il problema di masse volanti, cioè quale e dove è questa massa "farlocca", spesso non è un banale. Inoltre tipicamente i problemi di anelli di massa sono scambiati per altro, complicando ancora di più la diagnostica.

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Come faccio a sopravvalutarti Pinkus ? Semplicemente non lo faccio.

 

Siamo quasi della stessa estrazione elettronica, e l'abc in questo campo, lo hai ampiamente spiegato, nel cosa puo' succedere creando loop di massa, laddove per progetto non sono previsti, né sono prevedibili.

 

Ma tant'è, vi è un tizio (in Italia) che pensa bene di ravvisare a suo modo quanto gli ingegneri oltre confine, hanno ampiamente progettato e verificato, prima di immettere sul mercato mondiale un kit. Come? Dando ordini all'installatore di far cambiare punto di massa per risolvere un problemino piccolo piccolo, quasi insignificante: i led del pulsantino che non misurano/rilevano la riserva del gpl.

 

E lo fa pensando bene di far spostare il punto di massa per dare quel quid di frazione di volt secondo lui necessario al sensore posto all'interno del serbatoio (galleggiante) affinche' questa banalissima rilevazione della riserva possa avverarsi.

 

Ma sai, io sono un semplicissimo cliente, lasciamo stare che io avrei prima indagato via software il perché questo galleggiante si scosti cosi' tanto dalla riserva, non segnalandola in rosso, ma bensi' segnalando metà pieno. I valori "letti" dal reostato del galleggiante potrei vagamente pensare siano ben lontani dall'avvicinarsi alla riserva per quella piccola frazione di volt che farebbe (secondo il tizio) guadagnare al reostato la agognata precisione di lettura. RIMANGO un cliente, l'ESPERTO è lui, il tizio.

 

Cosa meno grave è stata girare il serbatoio, per dare sempre secondo fonti ESPERTE (il solito tizio), una pendenza più giusta al galleggiante.... peccato che vi è una tacca ben precisa e delineata che risporta la corretta e giusta posizione in verticale, e questa è anche riportata nel manuale che spiega come va installato il kit.

Ovviamente, il serbatoio è stato riportato in linea come doveva stare, e come da progetto.

 

Sai Pinkus, a volte penso di mettermi sempre in atteggiamento di ascolto verso chi ne dovrebbe sapere più di me, per esperienza ho imparato che a volte è sempre meglio limitarsi e cercare di non sembrare, o peggio essere, un sapientone. E così ho fatto, mi sono riposto, io e il mio fidato installatore, nelle mani di colui che conosce e sa. Apparentemente era cosi' all'inizio. Pero' poi mi sono dovuto ricredere. E' stata una esperienza peggiore di quella vissuta e patuta in quei di LT.

 

Per arrivare al dunque, il PWM originale della pompa benzina viene dirottato (usato) per pilotare una turbina molto potente in PWM, la pompa gpl all'interno del serbatoio gpl.

 

Fatte le modifiche di massa, il sensore misurava ancora metà pieno. "E' un fatto di memoria, rifacciamo il pieno, e poi vedremo".

Rifatto il pieno, dopo una decina di km avviene il passaggio completamente automatico da benzina a gpl, infatti non si puo' gestire manualmente né interrompere.

 

Il punto termico a più alta gradazione di fuoco, è stato proprio nei fili del cablaggio vicino il cambio del punto di massa.

Questo punto termico si vede ad occhio e subito dalla colorazione bianca della zona più alta in gradi occorsa, oltre i 500°.

 

Le correnti che si generano fra i punti di massa sono dell'ordine di decine e decine di ampere. Hai detto bene.

Il PWM farlocco, le diverse correnti generate verso la pompa a turbina posteriore, hanno fatto surriscaldare il cablaggio di massa. Infatti nessun fusibile è saltato, e vi assicuro che questo fatidico impianto ne aveva ben 3 in vista.

 

Morale della favola:

LANDI, BRC, tanto per citarne alcuni fra i nomi illustri in Italia, hanno una sede con tanto di ingegneri disponibili a risolvere in Italia e nel mondo le problematiche. Semplicemente la prima cosa che fanno è rendersi disponibili in teleassistenza da remoto. Semplice, chiaro e funzionale.

 

Sicuramente, oltre confine questa grandiosa ditta ha la stessa disponibilità, con un gruppo di ingegneri "cazzuti" e sinceramente molto bravi.

Peccato che in Italia c'è questo tizio, solosoletto, a fare e disfare il modus operandi.

 

E' la pura realtà, è successo questo. E siccome siamo in Italia, avanti tutta, tiriamo la barca finchè va.

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A suo tempo, si. E' stata molto dura da mandare giù, quell'esperienza. All'inizio non avevo la freddezza cognitiva di analizzare cosa sia successo.

Ci sono stati due cambiamenti:

quel kit è stato ritirato dal mercato mondiale, segno di serietà in primis, della casa madre.

Il secondo, robetta simpatica, e carina, che al confronto quanto descritto è solo un aperitivo.

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Cioè, non so se ho capito bene: questo installatore si è inventato un nuovo punto di massa, evidentemente non equipontenziale con le altre (quindi di fatto non una massa), causando problemi di funzionamento, e ok, MA ANCHE (e qui la parte sorprendente, per me) la combustione di una porzione della parte elettrica a causa di correnti nel loop di massa??? Azz!!!

 

Cioè, l'intensità delle correnti in gioco è solo imputabile alla differenza di potenziale tra le due masse?

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Be', se la diciamo in termini spiccioli, ma se analizziamo a freddo come scorre la corrente avendo 2 punti di massa non equipotenziali, lo verifichiamo subito.

 

Tutti i fili negativi devono avere una massa comune, fisicamente la corrente ha origine dal negativo dove gli elettroni a carica negativa si diriggono verso il polo positivo.

Ma tralasciamo la fisica reale.

Per assunto pratico, la corrente parte dal positivo e volge al negativo. non cambia molto all'atto pratico.

Se abbiamo 2 punti di massa non equiponteziali, di fatto stiamo inserendo un carico (o meglio una differenza di potenziale) nel ramo del circuito che pilota la pompa (sia con segnale pwm, che col ritorno del negativo di potenza verso massa.

 

Se poi aggiungiamo che il 2° punto di massa non è stato progettato per assolvere a questa funzione, introduciamo una sorta di resistenza, o se volete chiamarlo "falso contatto" di massa.

 

In questi casi, vi è una resistenza di frazione di Ohm, che è più che sufficiente a far generare in questo virtuoso "nuovo" ramo elettrico una dispersione in calore pari a quasi mezzo KiloWatt, questa elevata potenza deve essere dispersa in qualche modo, e lo fa riscaldando i fili di massa, quando questi sono a massa non equipotenziale, appunto.

 

Bisognerebbe nascere 2 volte, la seconda serve per incul-care prima.

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