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grazie Monti 2


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in teoria visto che l'auto in italia ha il 21% di iva è considerata un lusso, come uno yacht... che pero' chia ha i soldi per comprarselo non ha problemi a comprarlo fuori dall'italia, quindi una macchina per lo stato italiano è un lusso piu di una barca lunga 300 metri :)

 

non mi sono spiegato, parlavo di introdurre l'aliquota al 30 ed al 40% a seconda del "tenore" del bene...se consideriamo "normale" un'auto da 50mila€ una da 100mila si può facilmente tassare al 30% d'iva , un orologio d'oro da 20mila€ si può facilmente tassare al 40% d'iva, e voglio vedere chi si mette a chiosare...

 

resto tuttavia favorevole alla correne di pensiero che sarebbe meglio tassare i consumi che i edditi, si recupererebbe tutto il sommerso dato che chi evade vive al tenore di vita delle sue possibilità "reali" e non di quelle "dichiarate" e dato la cifra di cui parliamo si raddrizzerebbero, velocemente, molte cose

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monelaccio tu hai ragione, quello che cerco di dire io è che con la stampa dei soldi statale gli 85 miliardi cioè circa 5000€ a lavoratore cioè la quasi totalità delle tasse, invece di pagare gli interessi sul debito andrebbe a pagare i servizi

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...la soluzione sarebbe riportare la sovranità monetaria in italia, e la quantità di soldi da stampare deve essere decisa dal ministero del tesoro...

 

Non sono un esperto in economia ed è già tanto se riesco ad amministrare quella mia e della mia famiglia.

Ragion per cui avrei bisogno di spiegazioni di ben più basso livello.

In altre parole, supponendo che da domani la sovranità monetaria ritorni ufficialmente in italia, cosa accadrebbe dal punto di vista strettamente e immediatamente pratico?

  • Colui che oggi guadagna 1500€ al mese e possiede 10mila€ di risparmi con quale stipendio e con quanti risparmi si ritroverebbe?
  • Ciò che oggi costa X€ (pane, benzina, verdura, autovettura...) quanto costerebbe, specie se proveniente dall'estero o costruito mediante energia o materia prima proveniente dall'estero?

 

Per quanto riguarda l'idea di non pagare i debiti gradualmente accumulati decidendo a tavolino che essi sono illegittimi, potrebbe essere anche una buona strategia, sicuramente conveniente. Temo però che essa abbia scarse o nulle possibilità di funzionare; per averne una conferma basterebbe provare a metterla in pratica, ad esempio, per le rate del cellulare o della casa o della macchina... ho l'impressione che i creditori non la accetterebbero affatto.

Così come, credo, ben pochi di noi la accetterebbero da qualcuno cui hanno ripetutamente prestato dei soldi, anche se si trattasse di un parente.

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... non di politica in generale...

 

Beh, parlare di tasse senza tirare in ballo la politica è come parlare di cartucce senza menzionare i fucili.

 

...Togliere questo maledetto superbollo, applicare una sovrattassa sull'acquisto del nuovo...

 

L'aspetto più iniquo e inaccettabile dei vari "superbolli" (da sempre tanto amati e desiderati da chi non li deve pagare) sta nella loro retroattività, che peraltro, guarda caso, è proprio la cosa che più piace ai sostenitori.

 

Hai comprato il macchinone (termine dal significato assai elastico)? Beccati il castigo senza scampo.

 

Ne abbiamo avuto tanti esempi in passato e tanti ne avremo in futuro; mi viene in mente, per dire, tutto il tira e molla di qualche anno fa sul superbollo per i suv, con i vari e meschini tentativi, miseramente falliti, di trovare una qualche formula che mascherasse il vero intento (castigare i possessori di veicoli... antipatici) mediante una facciata nobile, centrata sulla sicurezza e sulla difesa dell'ambiente.

Io posso essere anche d'accordo sul fatto che si voglia ridurre, sulle strade, il numero di veicoli troppo grandi o troppo consumanti o troppo inquinanti (da qualche parte si dovrà pur cominciare), MA non accetto l'idea di castigare coloro che già hanno comprato, in maniera del tutto legale e con la benedizione delle autorità. Sarebbe come se in una scuola, dopo aver introdotto una sanzione per chi tiene acceso il cellulare durante le lezioni, si procedesse a multare tutti gli allievi che hanno infranto tale regola negli anni scorsi (quando ancora non esisteva). Vorrei proprio vedere quanti, tra i genitori che invocano superbolli retroattivi, accetterebbero serenamente di pagare tale multa.

Se davvero si volesse ridurre il numero di certi veicoli sulle strade basterebbe, appunto, introdurre una tassa (anche pesante o pesantissima) sulle nuove immatricolazioni: se vuoi comprare quella macchina sai che devi pagare quella tassa.

 

...forse si risolleva il mercato...

 

Questa è un'altra storia, parecchio diversa e parecchio illusoria. Il nostro mercato (così come le nostre strade) è ormai saturo da un pezzo; basta ricordare che da quasi 15 anni le vendite di automobili sono costantemente "ossigenate" da svariate forme di... incentivo, senza cui avrebbero smesso di crescere (e cominciato a calare) molto prima. L'incentivo è come una droga: non elimina i problemi, ma semplicemente ne posticipa e amplifica gli effetti negativi.

Di fronte a un atleta che da oltre dieci anni ricorre sistematicamente al doping e che, dopo i primi tempi di grandi vittorie "truccate", ormai ottiene risultati agonistici medio bassi pur avendo sempre aumentato le dosi, c'è ben poco da risollevare. O no?

Sbaglierò, ma a mio modesto avviso l'idea di non ostacolare qualsivoglia attività potenzialmente capace di generare lavoro o denaro nel breve termine è assai insidiosa e ingannevole e anche ingenua (o ipocrita); un po' come l'atteggiamento di chi, ad esempio, si dichiara favorevole alla costruzione dell'ennesimo nuovo grande centro commerciale, con conseguente smantellamento fine a se stesso di una ulteriore fetta di territorio, perché "almeno si creeranno nuovi posti di lavoro"...

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...visto che l'auto in italia ha il 21% di iva è considerata un lusso...

 

Non direi proprio.

Tanti anni fa, quando comprai la mia prima e unica moto, una moto da turismo "di grossa cilindrata" (ben 900cc), pagai il 38% di IVA, in quanto si trattava di un bene di lusso (infatti io ero assai ricco e possedevo, anche, una Ritmo diesel di 6 anni e 160mila km).

A quei tempi oltre tutto, se non ricordo male, non esisteva alcuna moneta unica e la sovranità monetaria era ancora integra.

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In altre parole, supponendo che da domani la sovranità monetaria ritorni ufficialmente in italia, cosa accadrebbe dal punto di vista strettamente e immediatamente pratico?

 

La catastrofe.

Non è infatti che ritornare alle lire si azzerano i debiti.

I debiti vano pagati, pena nessuno più ti presta soldi, quindi lo stato fallisce, quindi tutte le prestazioni statali non vengono più erogate nè pagate (compreso stipendi e pensioni).

La gente non si può più curare, ed in più tutti quelli che dipendono dai soldi dello stato sarebbero messi alla fame.

Tutte le premesse per una guerra civile.

 

Non ultimo la lira sarebbe molto più debole dell'euro: tutte le importazioni diverrebero impossibili, compreso l'energia.

 

Inoltre l'inadempienza al pagamento del debito comporterebbe l'abbandono internazionale, cosa vogliamo fare, tornare all'autarchia del Duce ? Non mi pare abbia dato buoni frutti.

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cerco di spiegare in modo pratico e semplice: se la stampa dei soldi fosse pubblica lo stato non pagherebbe interessi sul suo debito, quindi 85miliardi di euro che ora vanno per pagare gli interessi sul debito, non il debito, potranno essere spesi per i servizi.

parlo di debiti statali, non quelli di casa, quelli non sono illegittimi, e vanno pagati, ma se la banca fosse statale il ricavato degli interessi andrebbe ad arricchire tutti i cittadini, chiaro?

 

i debiti anche se contratti in modo illegittimo vanno pagati, infatti ormai è conveniente prima dichiarare bancarotta e poi tornare alla lira.

 

tornando alla stampa dei soldi nazionale, cioè a prima del 1981, la differenza è che non esendoci interessi da pagare, l'attuale 5% di 2000 miliardi(il debito pubblico italiano) cioè 100 miliardi di euro(in realtà 85 perche gli interessi si pagano sui mecchi debiti, il 5% è solo sui nuovi debiti) possono essere usati per pagare i servizi.

 

in concreto possiamo o avere suoper servizi o diminuire le tasse alla grande. senza contare che con la stampa statale l'inflazione potrebbe essere controllata molto meglio. in questo caso la corruzione politica pero' avrebbe davvero peso nell'andamento del paese.

 

per ulgat: con la stampa dei soldi pubblica lo stato non ha bisogno di farsi prestare soldi, deve solo stare attento a stampare la quantita massima dei soldi che non deve superare il valore dei beni del paese.

 

allo stato attuale delle cose IL DEBITO NON E' ESTINGUIBILE, E NEMMENO RIDUCIBILE, non è questione di destra e sinistra, non è corruzione, è matematica:

 

la bce stampa 100€ e ne vuole indietro 105, i 5 mancanti NON ESISTONO,

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allo stato attuale delle cose IL DEBITO NON E' ESTINGUIBILE, E NEMMENO RIDUCIBILE, non è questione di destra e sinistra, non è corruzione, è matematica:

 

riducendo drasticamente sprechi e malaffare si potrebbe usare il ricavato per diminuire il debito

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con il 50% di tasse riusciamo a pagare il 5% cioè gli interessi, pagando il 100% di tasse potremmo ridurlo del 5% probabilmente :)

 

comunque sono molto serio, la bce STAMPA 100€ e ne vuole indietro 105, i 5 mancanti NON ESISTONO, devono venire da sistemi economici esterni, con esportazione e turismo, ma la centralizzazione dell'economia mira a bloccare questo processo, con la lira il sistema era lo stasso ma con i tedeschi ed i giapponesi in vacanza in italia e con il made in italy ci salvavamo grazie alla stampa indiscriminata di soldi a volontà, cioè con svalutazione e inflazione feroce, negli anni 80, gli stati ricchi sono quelli piccoli perchè hanno molto da pelare ad altri sistemi economici, piu la stampa dei soldi si centralizza piu le cose vanno male

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...Quello che non si è ancora capito è chi paga...

 

A me pare che i nodi abbiano cominciato da tempo a venire al pettine un po' dappertutto, seppure con gravità diverse.

 

Questa cosa che noi chiamiamo "crisi" (il nome vero, "ovvia conseguenza delle scelte che abbiamo fatto in passato e dello stile di vita che abbiamo adottato", sarebbe molto più scomodo, non solo per la lunghezza) e della quale cerchiamo in tutti i modi di incolpare terzi (magari anche votando per il candidato che meglio suonerà proprio quella canzone) non è forse un chiaro sintomo?

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proprio cosi' monellaccio, con il ritorno alla moneta nazionale le materie di importazione costerebbero l'impossibile, io penso che un litro di benzina costerebbe molto piu di 7000lire, credo anche 70.000, non ho parametri per stabilirlo, ma la moneta nazionale è l'unico modo per estinguere il debito pubblico, ce la passeremo male di sicuro, ora stiamo male, ma non male come se uscissimo dall'euro...ma dobbiamo uscirne.

 

come una persona che smette di drogarsi, certo se smette per un po starà peggio, ma poi tutto andrà apposto.

 

dobbiamo tornare ad essere un paese agricolo.

 

il tuo professore di sicuro aveva le palle :)

Ma non è vero, ###### l'italia non è mica un paese centrafricano di gente che vive di banane, siamo, o meglio, eravamo prima della crisi, la 3a economia, abbiamo un settore produttivo con i controcazzi, il problema è che siamo un popolo di cazzoni lassisti, ma è il momento di mollare l'euro ORA, perchè se ti manca la benzina non muori, ma se ti manca il cibo, SI.

E se continua così se ne va a puttane anche il settore agricolo...

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...riportare la sovranità monetaria all'interno dello stato, cosa che sta scritta nella costituzione e che sarebbe la vera soluzione ai problemi italiani...

 

Senza polemica chiedo: come si traduce, in termini pratici, l'idea di "riportare la sovranità monetaria all'interno dello stato"?

In altre parole: COSA si dovrebbe fare in concreto?

 

In che modo appianare il colossale debito? Facendolo pagare a chi, come e quando?

 

Oppure, passando ad un altro problemino, che sta a monte del debito ed è a mio avviso di gran lunga più grave e profondo:

in che modo superare il perverso e fantasioso paradosso economico, occupazionale, energetico ed ambientale (che ormai è arrivato al dessert e sta preparando il conto) della "crescita infinita" universale?

Il debito non esiste, è una fila di interessi che aumentano ogni giorno.

 

E' come se tu chiedessi 5€ per prenderti le caramelle ad un tuo amico e ti dicesse "si, ma dopodomani me ne dai 50" e lo rivedo solo dopo 20anni.

I 5€ son già stati pagati, il debito si può cancellare con un tratto di penna, dal momento che chi è a credito non ha interesse a impuntarsi se non gli dai la possibilità di riscuoterlo, dal momento che oltre a quel debito fittizio che non verrà mai pagato del tutto ha interessi nel funzionamento del paese, perchè tira soldi anche da quello.

 

Bisogna avere le palle di fare un referendum e gli si rompe il giochino, punto.

Ce l'ha fatta l'islanda che è una cacchetta -e quindi economicamente "vale" meno sul piano internazionale, noi no?

Questa è la barzelletta per i fessi.

Non è possibile che altri stati o i potentati economici facciano qualcosa di dannoso contro di noi se decidiamo di non pagare il debito, per il semplice motivo che ogni sistema che colpisce noi colpirebbe anche loro e il loro sistema economico.

 

Riportare la sovranità monetaria nel paese vuol dire stampare moneta e fare le politiche economiche che preferiamo.

Ora la BCE decide le politiche monetarie a seconda della media UE...e chi è forte conta di più.

E' esattamente quello che abbiamo da sempre in italia, un nord produttivo e un mezzogiorno almeno ufficialmente dormiente.

Ora l'italia è "il meridione" dell' europa.

Figuriamoci com'è il meridione dell'italia...

 

La stronzata della crescita è una cosa da prendere seriamente in mano...

E riavere la sovranità per farlo è il primo passo da fare.

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In altre parole, supponendo che da domani la sovranità monetaria ritorni ufficialmente in italia, cosa accadrebbe dal punto di vista strettamente e immediatamente pratico?

 

La catastrofe.

Non è infatti che ritornare alle lire si azzerano i debiti.

I debiti vano pagati, pena nessuno più ti presta soldi, quindi lo stato fallisce, quindi tutte le prestazioni statali non vengono più erogate nè pagate (compreso stipendi e pensioni).

La gente non si può più curare, ed in più tutti quelli che dipendono dai soldi dello stato sarebbero messi alla fame.

Tutte le premesse per una guerra civile.

 

Non ultimo la lira sarebbe molto più debole dell'euro: tutte le importazioni diverrebero impossibili, compreso l'energia.

 

Inoltre l'inadempienza al pagamento del debito comporterebbe l'abbandono internazionale, cosa vogliamo fare, tornare all'autarchia del Duce ? Non mi pare abbia dato buoni frutti.

Balle, i debiti possono essere non pagati senza alcun problema, se i soldi te li stampi tu.

Non è bello se hai debiti con un azienda che fallisce perchè la paghi con carta straccia, ma dato che il debito attuale è contratto con la BCE, per quanto mi riguarda questa può (anzi, DEVE) collassare.

 

Pitto ha spiegato bene il problema, non ci sono soldi fisicamente per pagare il debito.

 

L'inadempienza al pagamento non ci porterebbe in nessun modo all'abbandono internazionale, quello che poteva anche essere pensabile secoli fa, ora non esiste più.

L'italia ha 60'000'000di persone da sfamare e si basa sulle importazioni, in cambio ha un know-how enorme e capacità produttive di prima classe.

 

E' ridicolo pensare che d'un tratto chi vive di importazioni verso l'italia smetta di farlo perchè ha paura degli insoluti, il mercato c'è, la gente non smette di mangiare, certo alcuni beni non necessari costerebbero di più, ma potremmo essere nuovamente grandi esportatori, e credi che le nostre merci non ce le comprerebbero?

Ci sono mercati emergenti nei paesi islamici, basterebbe fargli vedre di cosa siamo capaci, altro che europa...li gli interessi manco li hanno, perchè son contrari alla religione (anche alla nostra, ma la chiesa ha cambiato idea...).

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il capitalismo è una sistema che si autodistugge, la religione cattolica si auto impose un anno ogni 50(il giubileo) per azzerare i debiti visto che i debiti con interessi per loro natura non sono estinguibili

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