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+ Auto a GPL = + costo GPL (fate bene i conti .. non abbandonate il Di


negrini roberto

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non ho detto affatto che sei bugiardo, ho semplicemente detto che i diesel di 10 anni fa (euro 2-3) non sono i diesel di oggi, con l'omologazione euro5 e il fap quei consumi non si fanno più, personalmente poi ritengo che anche con un diesel come il tuo non così agevole farli ma con un diesel odierno è impossibile

Tantopiù che passando dall'E2-3 all'E5 con FAP i consumi si sono alzati inevitabilmente, cosa che sui benzina non è successo perchè hanno avuto uno sviluppo più recente, mentre i diesel lo hanno avuto precedentemente.

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i diesel sono piu pesanti e soprattutto hanno un tappo al cu.lo che fa contropressione inoltre butti del gasolio per rigenerare fap e filtri nox; coi benzina hai il tappo del catalizzatore e sei obbligato a girare con lambda 1 da 20 anni, prima col carburatore potevi girare un pelo magro in stazionario ma appena schiacciavi l'acceleratore andava giu benzina quindi con ie e cat i consumi sono scesi.

Sui diesel €2 3 potevi ottenere i massimi risparmi, vi ricordate i consumi record di golf 4 tdi e compagnia? eppure il motore non era ultra ottimizzato con oli e componenti a basso attrito, semplicemente si andava con anticipi e lambda per il minimo consumo

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guarda che anche i benzina di oggi bevono di più in proporzione ..... normative antinquinamento aumento di pesi ed elettronica anche li hanno pesato... la prova? nuova bravo 1400 a benzina 14 con un litro fiat 128 sport 1300 anno 1976 13 con un litro .... è però vero che sul benzina uno mette il gpl/metano e smette di soffrire :D

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...per tua fortuna percorri praticamente solo strade extraurbane o a scorrimento o strade di paese...

Non passerò mezze ore imbottigliato in colonna, però faccio notare che ormai, per lo meno dalle mie parti, le strade "a scorrimento" sono diventate un lontano ricordo; tra semafori a temporizzazione contemplativa, semafori finti (quelli senza incrocio), rotatorie fini a sé stesse, "dissuasori" (di transito), marciapiedi in mezzo alla strada e via dicendo, camminare a velocità costante (anche bassa) per un tratto non irrisorio è diventata cosa rara assai. Stando a quanto dice la strumentazione la mia velocità media effettiva è di ben 41km/h, molto diversa da quella che tengo non appena la strada lo consente.

 

Non metto in dubbio il fatto che il traffico urbano intenso sia sempre in grado di penalizzare i consumi e nemmeno metto in dubbio il fatto che i motori diesel recenti siano più complicati e delicati e assetati di quelli del passato, ma tutto questo non contrasta affatto con il mio discorso sul rapporto tra consumi e stile di guida e sull'atteggiamento di chi non crede assolutamente all'esistenza di persone che a parità di vettura e di condizioni "esterne" e di tempi di percorrenza consumano molto meno perché guidano diversamente.

 

Nel traffico urbano intenso si è indubbiamente costretti a molte più pause, fermate e ripartenze, ma anche in quelle condizioni ci possono essere (e infatti ci sono eccome) modi assai diversi di adoperare cambio, frizione, freno e acceleratore. Con le inevitabili (e sostanziose, specie nel caso del motore diesel) conseguenze in termini di consumi, non solo di carburante.

 

Nel corso degli anni, anche ai tempi in cui i motori erano molto meno sofisticati, mi sono sentito dare molto spesso del ballista da gente che possedeva un'auto del tutto analoga alla mia e viveva nella stessa mia zona e percorreva le stesse mie strade. Anche nei forum in rete mi è capitato e mi capita spesso di leggere discussioni più o meno accese tra possessori di una medesima auto che sostengono tesi assai diverse circa i consumi ottenibili a parità di tipologia di strade percorse.

 

D'altra parte è abbastanza naturale e umano che, anche in perfetta buona fede, si preferisca di gran lunga appioppare a terzi la qualifica di bugiardi e convincersi che l'auto che si possiede NON può consumare meno piuttosto che mettere in discussione il proprio modo di guidare. In fin dei conti è un meccanismo psicologico ben preciso di autodifesa, confortante e rassicurante, che non a caso tendiamo a far scattare in molti contesti.

In effetti esso, seppure su scala diversa, costituisce uno degli ingredienti fondamentali di gran parte delle tensioni politiche o religiose o sociali. O no?

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Che si possano ottenere risultati sorprendenti (anche di molto) variando lo stile di guida è palese, almeno per me.

 

Sul fatto che si possano ottenere risultati migliori rispetto al ciclo di omologazione (eseguito in condizioni irrealizzabili su strada), è sostanzialmente impossibile, al limite (ma proprio al limite) si possono eguagliare, anche se dubito (negli ultimi 2-3 anni i consumi dichiarati sono sempre più incredibili). Se si ottengono risultati migliori non è questione di essere bugiardi, probabilmente c'è un errore nella selezione del parametro dichiarato dalla casa con cui ci si confronta. Teniamo conto che le case dichiarano per ovvi motivi di confronto 3 parametri (urbano, extraurbano, misto), ma la realtà non sarà MAI corrispondente identicamente ad uno di questi percorsi "ideali".

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lo stile di guida nonno è simile a quello dei cicli di omologazione; non è da incapace/rintronato: niente sfrizionamenti o marce basse tenute a lungo ma cambi marcia a regimi corretti e accelerazioni molto blande.

Oltre che una velocità massima bassa e costante. ll non plus ultra per i consumi

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Il problema in realtà è questo (copia e incolla dal web):

 

Tutte le case automobilistiche sono tenute al rispetto del ciclo di omologazione NEDC (New European Driving Cycle) stabilito dalla direttiva UE 91/441/CE. La direttiva prevede test uniformi e ripetibili, non però in pista o su strada ma in laboratorio (sui rulli), con simulazione del ciclo urbano ed extraurbano. Il tutto dura pochi minuti e si sviluppa per appena 11 km; la velocità media del ciclo urbano è di 10 km/h e di quello extraurbano di poco superiore ai 60 km/h. I risultati di questo test sono quelli che poi le case automobilistiche dichiarano alla clientela in pubblicità e sui depliant.

 

Aggiungo anche che le accelerazioni sono limitatissime, cioè i cambiamenti di velocità avvengono in tempi molto lunghi, assolutamente non rappresentative delle condizioni reali su strada (anche guidando in modo attento, cioè senza acclerazioni brucianti e frenate brusche)

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Già, però applicando diligentemente questo principio si potrebbe direttamente abolire, nelle scuole, l'insegnamento della grammatica: chi parla o scrive a suon di strafalcioni diventa infatti, anziché un ignorante (non sempre in solo senso tecnico), un ammirevole innovatore, anticipatore di un futuro più evoluto... Anzi, gli strafalcioni NON sarebbero nemmeno più tali, ma piuttosto illuminate anticipazioni di un domani migliore.

Io, forse per via dell'età, rimango dell'idea che si possano e debbano definire gli errori (almeno quelli più grossolani) per quello che sono.

Inoltre credo che ci sia una bella differenza tra le vere evoluzioni linguistiche che durano secoli e quelle false che durano anni o semestri.

Oggi, rispetto a solo qualche lustro addietro, quasi nessuno sa più usare il congiuntivo (e, guarda caso, lo definisce inutile o arcaico...), i verbi intransitivi vengono storpiati con disinvoltura (indagare qualcuno, abusare qualcuno, partecipare qualcosa...), si inventano ogni giorno nuovi verbi che scimmiottano le lingue o le grammatiche straniere (è arrivato alla festa già mangiato, bisogna attenzionare il fenomeno...) e così via, il tutto in nome di una presunta semplificazione che, in realtà, altro non è che impoverimento crescente del linguaggio, ossia di una delle primarie caratteristiche che ci differenziano dagli altri animali. Senza dimenticare che il linguaggio della pubblicità, che di certo non ha tra i suoi obiettivi l'aumento dell'intelligenza e delle capacità di critica e ragionamento del consumatore, spesso e volentieri delle "semplificazioni" si fa promotore.

 

Certo, se abolissimo la grammatica in toto e tornassimo gradualmente ad esprimerci con soli grugniti e sospiri e fischi, come senza dubbio facevano i nostri più antichi antenati, otterremmo una semplificazione eccezionale, un eccellente abbattimento delle barriere culturali, una immediatezza comunicativa strabiliante. Non so però quanto sarebbe sensato, a quel punto, parlare di evoluzione.

 

Tornando al discorso di partenza: quasi tutti usano il termine Linux riferendosi al sistema operativo nel suo insieme, ma coloro che se ne intendono, perché operano nel settore o sono appassionati e hanno un minimo di cura per la correttezza, NON lo fanno. Analogamente, ad esempio, un appassionato di pesca eviterà bene di fare, parlando di canne ed esche e tecniche ecc., gli innumerevoli errori terminologici che senza dubbio farei io, che in materia sono ignorante. Ecco allora che in una sede come questa, frequentata da appassionati/intenditori di automobili e affini, che ad esempio ben si guardano dal confondere il metano col gpl (pratica molto diffusa tra i non conoscitori), mi piacerebbe che diesel e gasolio rimanessero termini distinti.

Si tratta ovviamente di un mio personale e soggettivo e anche un po' malinconico desiderio (senza intento polemico, come dicevo), quasi certamente destinato a rimanere insoddisfatto; però non posso fare a meno, ogni volta, di avvertirlo.

 

Questo è un paradosso, legittimo, ma sempre tale. Potrei per converso dirle che, impedendo in qualche modo una qualsiasi evoluzione della lingua, dovremmo parlare ancora il latino dell'era repubblicana, o forse lingue ancora più antiche.

In realtà la lingua si evolve, spesso proprio per volgarizzazioni, errori grammaticali. Abolendo la grammatica, e la scuola, il processo forse sarebbe solo più rapido. L'introduzione dell'informatica e degli sms hanno già accelerato il processo (vedi la X usata per dire "per": ormai spesso si trova scritto nei testi più disparati). In realtà anche anche lei si esprime oggi usando espressioni e regole grammaticali che, secondo la grammatica di 100 anni fa, sarebbero scorrette, ma nemmeno se ne rende conto.ù

Il fatto che diversi distributori di carburanti vendano il "diesel" e non il "gasolio" (a proposito, anche l'eni, ho visto di recente, scrive "diesel") è indicativo di un certo uso impreciso ormai invalso nella prassi. Il tempo codificherà anche per i grammatici l'uso della parola diesel anche come sinonimo di gasolio. Si rassegni :)

 

 

Decisamente troppi, meglio pensare di ritarare la temperatura di commutazione.

La mia in inverno, con partenza a freddo a -6° - 7° al max commuta in 1 km,

mentre in estate (ma anche oggi, 01/04/2012) commuta in 50 metri.

 

lo so, è sempre stata così lenta. Ero tentato di far accorciare la temperatura di commutazione, ma poi ho sempre lasciato perdere.

Secondo i miei calcoli il risparmio sarebbe stato di un centinaio di euro all'anno scarsi, cifra risibile in rapporto al fatto che percorro circa 25000 km all'anno.

E una cosa che funziona bene è meglio non toccarla. Inoltre percorrere abbastanza strada a benzina preserva gli iniettori, quindi del tutto male non fa.

Piuttosto a volte, soprattutto in estate, o a motore semicaldo, parto direttamente a gas senza problemi.

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...non farebbe in ogni caso i 25 km/l reali...

Beh, io quasi mai sono sceso sotto i 19-20 km/l effettivi con la mia "vecchia" berlina (9anni, 2000cc, 130cv, 140mila km, 1600kg, 4.7m) e non di rado ho raggiunto i 21; di conseguenza mi stupirei davvero se l'auto di cui tu parli non riuscisse ad arrivare a 25 e anche a superarli.

Ovviamente a patto che venga guidata in maniera tale da sfruttare al meglio le potenzialità che il motore diesel indubbiamente possiede in tal senso (un aspetto che assai spesso viene ignorato o sottovalutato).

 

Come han già detto in tanti, Euro5 e FAP han, paradossalmente, fatto aumentare i consumi.

La piccola Swift modello 2010 a gasolio, comunque, per "Al Volante" fa circa i 17 km/l di media.

Per rendere l'idea, la Corsa con lo stesso motore, nonostante sia più grossa e pesante, secondo le prove empiriche di quella rivista percorre mi pare sui 20 km/l (ed è quella che consumerebbe meno).

Con la mia Punto 1.2 Euro4, quando andavo a benzina, adottando una guida attenta e risparmiosa (90 in tangenziale, anche se con limite 110, 60-70 in extraurbano, regolazione della velocità da almeno 500-600 metri in funzione della luce proiettata dal semaforo successivo - ormai percorrendo sempre la stessa strada ho imparato all'incirca le varie sincronie dei semafori oppure la velocità da tenere in base alla luce accesa da un certo semaforo posto 500-600 metri più avanti) riuscivo ad avere consumi reali vicini ai 17 km/l, facendo anche città e coda in parte.

Questo piccolo 1.3 a gasolio penso che potrei portarlo sulle stesse strade al massimo a 20-21 km/l.

Qualcosa ci rimetterei rispetto al GPL, ma non tantissimo considerando anche i costi connessi al GPL e non (connessi all'usura dell'auto ormai prossima ai 150000 km)

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......

Il fatto che diversi distributori di carburanti vendano il "diesel" e non il "gasolio" (a proposito, anche l'eni, ho visto di recente, scrive "diesel") è indicativo di un certo uso impreciso ormai invalso nella prassi.Il tempo codificherà anche per i grammatici l'uso della parola diesel anche come sinonimo di gasolio. Si rassegni :)

^_^ ..concordo appieno! :rolleyes:

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Non passerò mezze ore imbottigliato in colonna, però faccio notare che ormai, per lo meno dalle mie parti, le strade "a scorrimento" sono diventate un lontano ricordo; tra semafori a temporizzazione contemplativa, semafori finti (quelli senza incrocio), rotatorie fini a sé stesse, "dissuasori" (di transito), marciapiedi in mezzo alla strada e via dicendo, camminare a velocità costante (anche bassa) per un tratto non irrisorio è diventata cosa rara assai. Stando a quanto dice la strumentazione la mia velocità media effettiva è di ben 41km/h, molto diversa da quella che tengo non appena la strada lo consente.

Ecco scoperto l'inghippo, 41 km/h di velocità media se ci dici che non passi tempo imbottigliato nel traffico e che appena le strade lo consentono aumenti la velocità è una media decisamente bassa.

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...che si possano ottenere risultati migliori rispetto al ciclo di omologazione (eseguito in condizioni irrealizzabili su strada), è sostanzialmente impossibile, al limite (ma proprio al limite) si possono eguagliare, anche se dubito...

Colto dal dubbio di essermi sbagliato, sono andato proprio adesso a controllare il libretto istruzioni dell'auto di mia moglie, immatricolata nel 2008, euro4 senza fap, 2000cc, 140cv, 115mila km: si dichiarano 10.5 l/km per il ciclo urbano, 5.5 l/km per l'extraurbano e 6.7 l/km per il combinato. L'altro ieri siamo andati in giro con quella e ho visto che il cruscotto segnava un consumo medio (azzerato qualche mese fa e quindi calcolato sull'insieme dei km percorsi nel frattempo) di 5.9. Tenendo conto del fatto che mia moglie fa quasi sempre piccoli tragitti (dai 20 ai 50km) percorrendo ogni settimana strade di vario genere, tra cui anche una 60ina di km in autostrada e almeno un paio di visite in città, non credo proprio si possa parlare di "ciclo extraurbano" e quindi mi pare che i consumi ottenuti non solo eguaglino quelli dichiarati ma siano leggermente migliori.

 

Devo quindi dedurre che a casa mia il "sostanzialmente impossibile" accade regolarmente da sempre.

Forse dovrei scrivere un libro... :]

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...indicativo di un certo uso impreciso ... Il tempo codificherà anche per i grammatici l'uso della parola diesel anche come sinonimo di gasolio. Si rassegni...

Ovviamente non perdo il sonno per questo ma, come dicevo, il fatto che un errore venga commesso da un numero crescente di persone NON mi sembra affatto una buona ragione per smettere di considerarlo tale o addirittura per accodarsi.

Proprio per non scivolare disinvoltamente nel paradosso.

Invalso o meno che sia nella prassi, l'uso della parola diesel come sinonimo di gasolio è e rimane, appunto, tecnicamente impreciso, errato, così come l'equiparazione di Windows a Excel o di Linux a OpenOffice o di uno schermo al plasma a uno lcd e così via. Poi con le parole si possono fare tutti i giochini "semplificativi" del mondo, ad esempio dicendo che i Ghz di un processore per PC sono una misura della potenza, che una certa temperatura è più calda di un'altra, che al mattino è meglio uscire di casa già mangiati ecc. Da un punto di vista tecnico e oggettivo, però, le cose non cambiano di certo.

 

Sbaglierò ma nel mio piccolo, forse anche per gli studi compiuti, ho sempre apprezzato e cercato di rispettare una certa precisione, specie sulle questioni tecniche; quando essa manca mi permetto semplicemente di farlo notare, senza (mi pare) offendere né aggredire. Se questo fa di me una persona arcaica, assurda o ridicola pazienza, mi rassegnerò a convivere con tale qualifica.

 

D'altra parte è un approccio che adotto anche in altri contesti; ad esempio, nonostante abbia riscontrato negli anni che sempre più persone hanno frodato più o meno spudoratamente il fisco dichiarando redditi nettamente inferiori al vero o facendo in modo di usufruire di benefici non dovuti, io non mi sono accodato (per dire, quando 10 anni fa comprammo un piccolo suv NON seguimmo il... consiglio di farlo passare per autocarro indispensabile all'attività lavorativa "risparmiando" in tal modo quasi il 50% della spesa e venimmo guardati dal concessionario come marziani) e continuo a nutrire e anche a esprimere, quando capita, la stessa opinione nei loro confronti. Anche lì, nonostante gli innumerevoli inviti e consigli in tal senso, non mi sono ancora rassegnato.

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Ecco scoperto l'inghippo, 41 km/h di velocità media ... è una media decisamente bassa.

Nessun inghippo; quella velocità media deriva dal tipo di strade che percorro e dal traffico che incontro; non posso certo volare al di sopra degli altri veicoli. I miei tempi di percorrenza non sono diversi da quelli altrui, tanto è vero che non vengo continuamente sorpassato da tutti, anzi; mi muovo seguendo il flusso del traffico.

Indubbiamente NON adotto quello stile di guida "sportivo" che tanti sembrano amare (a cominciare da meccanici e gommisti) e che, in fin dei conti, non fa guadagnare tempo e produce grossi risultati oggettivi solo a livello di consumi (di carburante, gomme, freni, frizione ecc) e, per qualcuno, di gratificazione psicologica. Di fronte a un breve rettilineo non schizzo a 120 o più per poi fare una vigorosa frenata, non rimango appiccicato a 60 all'ora in terza marcia dietro a uno (procedendo di fatto alla sua stessa velocità) in attesa di sorpassarlo per poi ripetere la procedura con il successivo e poi con il seguente e così via.

Qualche volta, magari perché in grave ritardo, ho ceduto alla tentazione di guidare in tal modo (non che non ne sia capace, non è così difficile) e ho visto che alla fine del viaggio avevo accumulato un vantaggio concretamente insignificante, oltre ad aver speso molto più denaro e corso molti più rischi, a cominciare da quelli esattoriali.

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