Cordy 0 Postato 13 Dicembre 2014 Report Share Postato 13 Dicembre 2014 Perdonate il tono forse professorale, ma credo che vadano spiegate meglio alcune cose. Sperando di essere utile a tutti. 1. i tester sono digitali (cioè che mostrano la misura in "digit" termine inglese derivato dal greco che indica le cifre) su un display oppure analogici (a lancetta). Nel primo caso il funzionamento è quasi sempre automatico. Nel secondo, da qualche parte c'è una rotella, con cui dovremo regolare lo zero. Cioè: mettiamo in collegamento diretto fra loro i due puntali, poi giriamo la rotellina fino a leggere esattamente zero sul quadrante di misura. I migliori quadranti hanno uno specchio, che serve pe leggere diritto. Cioè prima ci mettiamo in modo da leggere la posizione della lancetta senza vedere il suo riflesso nello specchio, poi senza muoverci andiamo a leggere il valore indicato. Più difficile scriverlo che farlo, in effetti... 2. I tester non sono perfetti ed infallibili. Se parliamo di strumenti da pochi euro, su una misura di pochi ohm temo che l'errore sarà significativo. A volte ho usato un tester per un po', fino a rendermi conto che invece di misurare sparava numeri a casaccio. Una buona idea sarebbe comperare il tester in un negozio di componenti elettronici, comperando anche una resistenza da 4,7 ohm, 1% di errore. A strumento nuovo, leggiamo la resistenza e ci appuntiamo il numero esatto da qualche parte. Poi, ogni tanto, quando abbiamo bisogno di una misura faremo prima una verifica che la resistenza sia ancora letta allo stesso valore: la resistenza, conservata in un cassetto, non cambierà mai di valore, consentendoci una discreta fiducia nel funzionamento del tester. Per darvi un ordine d'idee, tester e resistenza potrebbero costarvi 20-25 euro. Se siete ricchi e pignoli, ci sono laboratori metrologici, vi comperate un signor tester e lo fate tarare almeno ogni 6 mesi. Ma questa è roba da professionisti (e pure bravi). 3. cioè che andrebbe misurata è l'impedenza degli iniettori. Cioè la resistenza che oppongono al passaggio di una certa forma d'onda di una certa frequenza. Nel nostro caso, si tratta di onde quadre (o trapezoidi, o denti di sega, secondo la qualità di componenti che sono nella centralina). Un impedenzimetro costa un botto di soldi. Per cui, ci si accontenta di misurare la resistenza in OHM (un omega greco secondo l'abbreviazione classica). Che è la resistenza opposta ad una corrente a tensione continua (cioè fissa e che non cambia mai). La differenza per i nostri scopi può esserci, ma per un hobbysta, dato che un impedenzimetro non è proponibile, va comunque bene la resistenza. Ma teniamo conto che è un altro parametro che potrebbe sballare le nostre valutazioni. 4. CALORE. Se i problemi che ritenete vi stiano dando gli iniettori sono costanti, ok, saltate questo punto. Ma se la vostra auto un po' fa i capricci ed un po' no... beh, il problema potrebbe essere dovuto ad un surriscaldamento dell'iniettore. Quindi, quando voi lo misurate, lui avrà avuto modo di raffreddarsi e risulterà perfetto. Mentre incastrato fra la testata, un tubo dell'acqua calda (e magari sotto uno di quei cosi plasticosi che piacciono tanto ai progettisti moderni per nascondere i motori), ben presto ricomincerà a dare i numeri. L'ideale potrebbe essere trovare il modo di fare un collegamento ben fatto, accendere il tester, mettere l'iniettore a bagno maria (cioè scaldarlo progressivamente, ma senza bagnarlo) e vedere che cosa succede. Scusate se mi sono dilungato, ma credo che un minimo di info in più su come si misura, ci stia bene, in questo argomento. Quote Link to post Share on other sites
ALE TNT 0 Postato 16 Dicembre 2014 Report Share Postato 16 Dicembre 2014 Sono arrivati gli iniettori "viola", ho fatto una prima misura con il tester di un amico (Valex professional 9000), non conoscendo il tester non l'ho azzerato..... unendo i puntali dava 0.3 Ohm. Misurando un iniettore dava 1.3 Ohm, quindi togliendo i 0.3 di errore iniziale dovrebbe essere 1.0 Ohm il valore corretto. Stasera li monto e misurerò con il tester con il quale avevo fatto le misure precedenti (sarà un modello da 4 soldi ma almeno ha la stessa tatratura delle vecchie letture). Quote Link to post Share on other sites
minu 0 Postato 16 Gennaio 2015 Report Share Postato 16 Gennaio 2015 per curiosita' oggi ho dato una misurata agli iniettori del mio impianto LANDI, che fa un po di bizze con gli iniettori. ho misurato: 1.4 (iniettore nuovo sostituito da poche migliaia di km) 1.6, 2.3 e 4.2 Ohm. quello da 4.2 mi sembra sia quello che vada peggio, soprattutto a caldo. Scusa ma come sono fatti questi iniettori? C'è un solenoide all'interno? Non è facile giustificare così tanta differenza: parliamo di una resistenza tripla tra il primo e l'ultimo valore che hai indicato. Se dentro c'è un banale avvolgimento di filo, in teoria dovrebbero esser tutti abbastanza vicini come resistenza. Non vorrei che, magari, si tratti di un problema legato alla misura (magari il connettore è un po' ossidato). Come l'hai misurata? Con un ohmetro digitale? Tra l'altro ci sarebbe da tener conto anche della resistenza dei puntali che, se non considerata, tenederebbe a falsare in difetto la discrepanza che hai misurato tu. Potresti provare a fare la stessa misura imponendo una tensione di qualche centinaio di millivolt (o comunque un valore sicuramente inferiore alla normale tensione di lavoro: se lavorano a 12 volt li puoi alimentare direttamente dalla batteria interponendo una resistenza da 50 ohm in serie) e misurando la corrente. Non credo che una tale prova possa rovinarli ed avresti una seconda misura della resistenza interna. Oppure quegli iniettori sono fatti in un altro modo! ciao a tutti sono nuovo del forum e vorrei portare il mio contributo su iniettori sporchi ,gpl sporco,resistenze in corto,tutte cose possibili ma il vero problema,che nussuno a mai cosiderato ,ma MOLTO IMPORTANTE sono le MOLLE!!se solo perdono qualche decimo in lunghezza o si affievoliscono vanno in ritardo.Faccio presente che le molle sopportano un duro lavoro,ed è naturale pensare che oltre un certo numero di ore non vanno più per cui come la mia auto una stilo 1600 dopo 175k andava a 2 o3 cilindri.smontato gli iniettori landi poi aperti puliti bene all'interno,o stirato un po le molle e con mia grande sorpresa adesso va a meraviglia,minimo perfetto,senza vuoti in accelerazione.Vedrò se riesco a farmi fare delle molle nuove. Quote Link to post Share on other sites
Youssi 0 Postato 17 Gennaio 2015 Report Share Postato 17 Gennaio 2015 ciao minu che molle sono??? io non ne ho mai sentito parlare, la macchina ti dava problemi anche a benzina??? Quote Link to post Share on other sites
minu 0 Postato 17 Gennaio 2015 Report Share Postato 17 Gennaio 2015 ciao minu che molle sono??? io non ne ho mai sentito parlare, la macchina ti dava problemi anche a benzina??? ciao youssi dentro ogni iniettore di gas ce una molla che serve a chiudere il foro di iniezione di gas dopo che il magnete rilascia l'otturatore. Se la molla NON è sufficientemente veloce a chiudere,l'iniettore perde il sincronismo e va in ritardo.Però la macchina a benzina andava bene,se il motore va male anche benzina,allora il problema è un altro. Quote Link to post Share on other sites
gnegneto 0 Postato 3 Febbraio 2015 Report Share Postato 3 Febbraio 2015 - Quote Link to post Share on other sites
minu 0 Postato 3 Febbraio 2015 Report Share Postato 3 Febbraio 2015 E come hai fatto ad aprire un iniettore med senza romperlo? ciao vai su questo forum cerca "nuovi iniettori med landi renzo 2014"li trovi il video che ho messo.devi tagliare con un dremel con dischetto da taglio piccolo incidi nello spazio sotto OR grande ci sono 4 gianfrinature(una specie di punto di saldatura)li tagli o li pareggi,poi segui il video che ti dicevo.leggi anche i miei consigli su queste pagine ci sono foto con i med aperti qualcuno lo a gia fatto. fammi sapere ciao Quote Link to post Share on other sites
gnegneto 0 Postato 4 Febbraio 2015 Report Share Postato 4 Febbraio 2015 - Quote Link to post Share on other sites
minu 0 Postato 4 Febbraio 2015 Report Share Postato 4 Febbraio 2015 Proprio di recente ho sostituito un med. Per curiosità avevo provato ad aprirlo e dopo aver fatto saltare le saldature come dici tu, non sono riuscito a disaccoppiarlo quindi l'ho segato, di gusto, quasi con sadismo. Ho aperto anche la parte del solenoide e ho visto come lo affogano. Sinceramente pur avendo capito come lo fanno non credevo fosse possibile separarlo senza romperlo. A me sapeva tanto da accoppiato con un macchinario e inserito ad un profondità esatta. Poi ho visto il forum e......peccato! Se vi avessi letto prima........... Forse recupero dal sacco delle immondizie la molla e la misuro così vediamo quanto è lunga. La cosa migliore sarebbe aprirne uno nuovo e misurare la molla. Io ne ho 5 verdi usati e 4 neri usati (non miei). Sotto al tappino colorato c'è una vite che funge da regolazione/taratura. Dopo aver stirato la molla non andrebbe regolata anche quella? Sei riuscito ad accoppiarlo nuovamente semplicemente con una morsa e un martello senza danneggiarlo? Visto che ti stai facendo fare le molle da un tuo amico, potresti testarle e poi prendere accordi con lui per acquisto con spedizione in Italia? A questo punto credo che ne acquisterei un pò. grazie e complimenti mi sono fatto un estrattore da usare dopo aver tagliato i punti, ma devo modificarlo per usarlo anche per chiudere l'iniettore. attualmente o usato una morsa per chiuderli mettendo un velo d'olio e facendolo girare man mano che entrava. o usato un seiger per albero da 30mm spessore 1,5 e lo messo contro il labbro contro cui o forzato per aprirlo.bisogna mandare il cappuccio fino contro il seiger che poi con una pinza adatta si toglie.per quanto riguarda le molle le ho ordinate ma devo aspettare che la macchina che fa le molle,sia impostata per il filo giusto,perchè non possono impostare una macchina per fare 10 molle.non ci vorrà molto tempo,penso una 15a di giorni.mi diceva quello del mollificio che secondo lui sarebbe meglio farle non a 2 spire di lavoro ma a 4 sarebbero piu longeve.adesso quelle che ho stirato a 16mm funzionano a meraviglia,(o gia fatto 1200km)ma non appena mi darà le molle nuove le montero subito e poi ti dirò.la vite che vedi dietro, non la devi toccare pena la perdita di gas. ciao Quote Link to post Share on other sites
ramses 0 Postato 4 Febbraio 2015 Report Share Postato 4 Febbraio 2015 Ottimo Minu Hai voglia di mettere una foto dell'estrattore. Di che lunghezza le fai fare le nuove molle? Quote Link to post Share on other sites
minu 0 Postato 10 Febbraio 2015 Report Share Postato 10 Febbraio 2015 ciao a tutti vi invio queste foto dell'estrattore/inseritore per med landi,scusate qualche imperfezione ma ho riciclato quello che prima era solo estrattore. le molle le farò lunghezza 14,5 a 4 spire di lavoro,e non a 2 Quote Link to post Share on other sites
AlfoneForever 0 Postato 10 Febbraio 2015 Report Share Postato 10 Febbraio 2015 Grazie minu Quote Link to post Share on other sites
vincenzinox 0 Postato 18 Febbraio 2015 Report Share Postato 18 Febbraio 2015 Misurare direttamente resistenze di piccolo valore (dell’ordine di qualche ohm) con tester ordinari è sconsigliabile perché per una serie di motivi si possono avere errori notevoli. Molto meglio “misurare” quelle resistenze per via indiretta come ha già scritto qualcuno. Cioè: si alimenta l’iniettore e si misura la corrente che circola in esso per poi DEDURNE la resistenza con un calcolino (R = V/I) MA. MA. MA, Essendo un iniettore costruito per essere alimentato solo per brevi istanti (impulsi), alimentarlo in modo fisso (o per troppo tempo) dovrebbe essere a grave rischio di cottura avvolgimento, infatti supposta una resistenza “normale” di 1.2 ohm, alimentando l’iniettore con tensione di 12V fissa, si avrebbe una corrente di ben 10Ampere (12V : 1.2 ohm), e il povero iniettore dovrebbe smaltire il calore corrispondente a 120Watts ( Potenza = V x I ; (12Vx10A). Volendo far dissipare all’iniettore, durante la misura INDIRETTA della sua resistenza, una potenza ragionevole e tollerabile es. 1/100 di quei 120 Watts, dobbiamo fare in modo da inserire tra i 12V e la bobina dell’iniettore, una resistenza elettrica adeguata. Se inseriamo ad esempio una resistenza di 100 ohm in serie alla bobina dell’iniettore avremo (con quel iniettore da 1,2 ohm) una resistenza totale del circuito di 100+1,2 = 101,2 ohm, quindi la corrente diventerebbe di circa (12V : 101,2 ohm), ossia circa 0.118 Ampere (118 milliampere = circa un decimo di 1A) e l’iniettore no si arrostirebbe. A questo punto la resistenza dell’iniettore può essere CALCOLATA; essa è uguale alla V (tensione) misurata della batteria, diviso per la corrente del circuito; il risultato sono ohm (resistenza) e quel risultato meno la resistenza (di protezione) da 100 ohm ci dà proprio la resistenza dell’iniettore. Esempio: mettiamo che con quella resistenza di protezione da 100 ohm inserita misurassimo una corrente di 0.115 Ampere (115 milliampere) e una tensione della batteria di 11.8 Volt, la resistenza dell’ iniettore sarebbe: > 11.8V diviso 0.115A = 102,6ohm, poi proseguendo: 102,6 ohm - 100ohm = 2,6 ohm che sarebbe la resistenza dell’iniettore. Sembra difficile, ma se qualcuno bravo (io non lo sono) fa un disegno del circuito diventa tutto molto facile e comprensibile. Salvo errori ed omissioni. Ciao a tutti e spero qualcuno ci provi. Vincenzo. Se comprate quella resistenza di 100 ohm (o giù di lì), prendetela di un paio di watts. p.s. sono andato a fare la prova pratica sulla mia peugeot stravecchia con iniettori vecchi (Landi) da poco puliti (in casa). Tensione della batteria 12.8 Volt; resistenza di protezione 108,5 ohm (ottenuta mettendo assieme 3 resistenze da 330ohm in parallelo, cioè una al fianco dell’altra e avvolgendo tra loro i reofori - disegnatore batti un colpo J ). La corrente misurata, anche con mia sorpresa era quasi perfettamente identica per i quattro iniettori: circa 106 milliampere (0.106 Ampere). Facendo i conticini: Volt 12.8, diviso 0.106 Ampere = circa 120 ohm ; 120 ohm - 108,5 ohm della resistenza = 11.5 ohm. Poiché sono uno che insiste, ho chiamato la Landi per sapere quanto deve essere quella resistenza,risultato chiami il numero verde. Chiamato il numero verde, risultato chiami una nostra officina. Chiamato una loro officina, risultato “ma..veramente..”chi cavolo lo sa” nessuno ce lo ha mai detto. A questo punto scagli la prima pietra chi è in grado di dare una fonte tecnica autorevole dove viene detto che quella resistenza è di tot ohm. Saluti e a presto, spero. Vincenzo p.s. l'idea che mi sono fatto è che 1.2 ohm non stà in piedi, anche perché quando ho pulito gli iniettori e davo direttamente impulsi da 12V, non mi è sembrato fosse quasi un corto circuito, qual'è una resistenza di 1.2ohm. Quote Link to post Share on other sites
vincenzinox 0 Postato 18 Febbraio 2015 Report Share Postato 18 Febbraio 2015 Su questo stesso forum leggo e ne faccio tesoro: """Una precisazione, non fatevi spaventare dai valori di impredenza bassi, che farebbero pensare a correnti elevatissime (1.2 ohm a 12V sono 10 ampere) perchè tutti gli iniettori sono pilotati con sistemi elettronici (speed-up o peak and hold) che prevedono un picco di chiamata iniziale seguito da un mantenimente a correnti (e credo tensioni) più basse. Certo che un'elettronica che deve gestire 10 A (anche se per solo qualche millisecondo) sarà ben più sollecitata da una che usa 2 A.Ciao""" Resta il fatto che la resistenza da me misurata indirettamente era circa 11.5 ohm per tutti e quattro gli iniettori, ben più alta dei 1.2 ohm. Dov'è l'errore? Quote Link to post Share on other sites
Cordy 0 Postato 18 Febbraio 2015 Report Share Postato 18 Febbraio 2015 vincenzinox, hai descritto (nel post che mi appare in caratteri GIGANTI) come funziona un tester... Un tester digitale in particolare si presenta quasi come un circuito aperto (cioè con una resistenza superiore ai 10 milioni di ohm!). Proprio per non influenzare troppo la misura. Il tuo metodo sposta il problema, ma se il tester non vale niente, non è che misurando 100 ohm invece di 2 migliora. Continua a sparare numeri a casaccio... Per di più, quello che a noi interessa è l'impedenza, cioè (se così posso esprimermi) la resistenza opposta alla corrente alternata, con una forma d'onda, nel caso nostro, nemmeno sinusoidale. Probabilmente il metodo migliore sarebbe una visualizzazione a motore acceso a regime costante con un oscilloscopio. Ma andiamo sul difficile e costoso. In fondo, a noi interessa la DIFFERENZA fra i vari iniettori. Cioè se ce n'è uno difettoso. Se tutti vanno male, beh, che problema c'è? Si cambiano tutti. Ma se solo uno manca colpi, o usiamo il sistema di chiudere il flusso del gas (quando è possibile) al singolo iniettore, o andiamo di OBD e capiamo il cilindro in questione qual è o misuriamo banalmente la resistenza. Se uno dei solenoidi ha un valore molto diverso: BINGO! Abbiamo trovato il colpevole, presumibilmente, no? Quote Link to post Share on other sites
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