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pneumatici invernali o 4 season???


MERIVA 1.6

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Montate le gomme stasera (prima il gommista convenzionato era chiuso per ferie), per ora la sorpresa di vedere che sono un settimana 48 del 2013 :)

Penso le avranno inviate direttamente dalla fabbrica :D :lol:

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La pagina che hai linkato, non parla di altro che delle diverse scolpiture per i diversi fondi stradali.
Come scritto ,a seguito del tuo >> la gomma è gomma ...e l'estiva al silice andare da Dio sulla neve << , scrivevo di pacchetti e non solo di mescola e in quel link descrivono brevemente qualche componente del pacchetto .

 

Come vedi praticamente non sono lamellari, ma trattenevano la neve molto bene, meglio dei lamellari.

Il difetto è che i tasselli erano profondi e molto spaziati, e su asfalto asciutto rendevano l'auto veramente molto, troppo "gommosa".

Belle quelle estremizzazioni , certo che se il topic è il dubbio del doppio treno o le 4s , quelle estremizzazioni potrebbero effettivamente esere una soluzione .

La lamellatura serve ad "aggrappare" più neve possibile, pur senza obbligare il costruttore a spaziare troppo i tasselli e rendendo poco piacevole la guida su terreno asciutto.

La forma della lamellatura varia, ci sono quelle concepite per uso più "cittadino", che ti aiutano a cavartela per la nevicata sporadica, o quelle più adatte a chi abita in montagna o ci va spesso.

Ok quindi non è il silice dell'estiva a dare il grip con la neve .Certo ci sono invernali e invernali e il definire un'invernale buona su ghiaccio , neve/pesante, pioggia è sicuramente generalizzare .

 

 

Per "l'odore di gomma bruciata", no, non m'è mai capitato neanche con le nokian di cui sopra dopo essermi fatto una tiratina in montagna in periodi caldi (quando dovevo finirle), a meno di non mettermi a sgommare.

Mi vien da pensare che forse avevi la pressione parecchio bassa, o che forse non erano le gomme a puzzare di bruciato...

E in ogni caso, una mescola più morbida ha un'isteresi maggiore, e scalda di più.

Che sia un treno di invernali o le gomme da gara del Kart cambia poco...la gomma morbida scalda di più.

 

Ma non sono morbide per farle scaldare.

Sono morbide perchè se no col freddo diventerebbero di granito...e lo sanno anche i sassi che se hai un treno di invernali ben stagionate, e quindi "indurite", durano di più, ma tengono meno.

 

E son chiamate "termiche" non perchè si riscaldano, ma perchè non si induriscono...

Dici che mi sono confuso !! Ma confermo quanto scritto sono le gomme e il fenomeno avviene d'inverno . Non le ho + sulla macchina ma le ho comunque sui mezzi aziendali che non metto in garage ma basta appoggiarci la manina .

Si la gomma morbida si scalda maggiormente quando non fa freddo , se fa freddo e le temperature sono rigide rimane una gomma morbida al freddo e c'è da immaginarsi quanto si scalda ad andare tra i 20-60km/h a 0° o meno su neve o ghiaccio .

Ma se la gomma morbida invece è del genere e lavora come in quel video precedentemente postato delle lamelle 3D , dove qualunque materiale se viene sollecitato in flessione e in sfregamento genera calore , se poi è elastico ha anche quell'energia da fruttare ...... si auto-raffredda :D .

Quindi l'auto-raffreddamento sommato al freddo della stagione le fanno rimanere morbide e hanno un'ottimo grip col ghiaccio .

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Beh, non sarebbe certo la prima volta che i nomi "comuni", ovvero comunemente usati nel linguaggio commerciale o popolare, vengono attribuiti in maniera più o meno simbolica o fantasiosa e non strettamente attinente agli aspetti tecnici oggettivi.

 

Mi viene in mente ad esempio il caso del cosiddetto "acciaio rapido", usato per la fabbricazione di utensili da taglio. Esso non ha di per sé, ovviamente, alcuna maggiore rapidità o velocità (?) e venne definito "rapido" perché, rispetto all'acciaio normale, permetteva di effettuare fresature e torniture più rapidamente, ossia impostando velocità di taglio maggiori. Ad essere più veloce e quindi "rapida", pertanto, era la lavorazione. All'aumentare della velocità di taglio l'utensile si scalda sempre più, per effetto degli sforzi e degli attriti dovuti alla lavorazione; siccome a una certa temperatura il materiale dell'utensile si... intenerisce e l'utensile non riesce più a fare il suo mestiere, tale temperatura non deve essere raggiunta e la velocità di taglio non può quindi superare un certo valore. L'acciaio rapido si intenerisce a temperature più alte e permette quindi velocità di taglio superiori e tempi di lavorazione più... rapidi.

 

Non mi stupirei affatto, quindi, se qualcosa del genere valesse anche per la cosiddetta "termicità" delle gomme invernali.

 

Concordo che nel commercio sono proprio gli addetti ai lavori o agli sviluppi tecnico/commerciali a lanciare nomi o parole da associare a funzionamenti o pregi dell'oggetto da commercializzare usandoli come gadget incentivante .

 

Non è reato , ma concordo che l'acciaio è acciaio e la gomma è gomma.

Quindi la gomma come materiale , non è termica , non è lamellare ,non è estiva e ne invernale.....è gomma .

Quindi l'acqua calda è acqua calda non brodo,the,caffè ... sempre acqua calda è ma sporcata .

 

Chiaramente se prendi una barretta di acciaio e la ancori ad una estremità per bene , mentre all'altra estremità cerchi di farlo flettere senza arrivare alla sua rottura a destra a sinistra, avanti e indietro , e magari mentre fai questo gli strusci contro con un paio di barre ci acciaio , simulando lontanamente quel che riporta il precedente video delle lamelle 3D , è possibile che si scaldi la barra d'acciaio e magari i tecnici-commerciali arrivano a chiamarlo acciaio rapido termico .

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Concordo che nel commercio sono proprio gli addetti ai lavori o agli sviluppi tecnico/commerciali a lanciare nomi o parole da associare a funzionamenti o pregi ... Quindi l'acqua calda è acqua calda non brodo ...

 

Ho letto due o tre volte, ma non sono riuscito a capire che cosa, del mio scritto, tu abbia voluto criticare.

 

L'anno scorso, quando dovevo scegliere le nuove gomme e non avevo alcuna nozione tecnica specifica circa le differenze tra gomme estive e gomme invernali, dedicai qualche ora ad informarmi in rete, presso siti di produttori di pneumatici e non solo, trovando più o meno sempre le stesse descrizioni e mai trovando, tra l'altro, alcun cenno a presunte "termicità" intrinseche della gomma invernale tali da far sì che la gomma in qualche modo produca del calore, a parte ovviamente quello derivante dagli stessi processi che fanno scaldare qualsiasi pneumatico in proporzione alle condizioni ambientali e al tipo di sforzi cui viene sottoposto.

Proprio da tali letture (e non da chissà quali mie teorie personali) deriva quanto ho imparato in materia ed espresso nei messaggi precedenti.

 

Ho fatto il paragone con l'acciaio (rapido) o con l'acqua (con antigelo), attingendo a nozioni che invece mi sono familiari da tanto tempo, solo perché mi sembrava potesse chiarire la questione e i relativi diffusi equivoci.

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...la gomma morbida si scalda maggiormente quando non fa freddo...

 

Il fatto è che a temperature non basse la gomma invernale NON è più morbida dell'altra; DIVENTA (o meglio RIMANE) più morbida quando le temperature scendono. La differenza, quindi, insorge con il freddo e diventa consistente intorno agli zero gradi e sotto.

 

Se il meccanismo funzionasse a tutte le temperature anziché solo a quelle basse, allora la differenza di durezza dovrebbe diventare sempre più vistosa a mano a mano che la temperatura sale e, di conseguenza, a temperature di 20-25° dovrebbe essere mooolto più vistosa di quella esistente a 0° o a -5° e quindi tale da rendere la gomma inutilizzabile o quasi e comunque tale da rendere impossibile, ad esempio, percorrere una 50ina di km di strada di montagna a media velocità senza lasciare sull'asfalto buona parte del battistrada.

Come potremmo allora in famiglia avere già alle spalle circa 30mila km "estivi" (in tre estati) con gomme invernali senza vistosi incrementi dell'usura?

Come avrei potuto percorrere, nell'agosto 2012, ben 300 km consecutivi (100 sulle strade dell'appennino tosco-emiliano ad andatura allegra e 200 di autostrada a circa 130) con temperature tra i 33° e i 38° riscontrando poi che non vi era alcuna differenza apprezzabile tra la misura del battistrada fatta prima di partire e quella fatta al ritorno?

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... Comunque, per esperienza, in piena estate una gomma termica, lavora fuori temperatura e fischia, slitta e si consuma più di una estiva.

..ma SOPRATTUTTO, nel malaugurato caso si debba fare una frenata\sterzata d'emergenza (che come ebbi modo di rimarcare qualche tempo fa in occasione del discorso sull'indubbia utilità oggettiva dell'ESP, sono eventi che possono occorrere anche al guidatore più prudente del mondo!! -_-) di sicuro NON si potrà contare sulla massima aderenza possibile ma ci si dovrà "accontentare" di quello che delle gomme inadatte per la stagione potranno fare, il che spesso significa, in ordine crescente di sfiga, dei gran spaventi senza conseguenze serie, dei danni materiali magari anche molto sostanziosi, feriti più o meno gravi, fino all'estremo caso di arrivare a causare la morte di qualcuno per il solo "sfizio filosofico" (ed abominio logico) che "tanto non è vero che si consumano troppo usandole anche d'estate"!!!!!!! :ph34r:

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Concordo che nel commercio sono proprio gli addetti ai lavori o agli sviluppi tecnico/commerciali a lanciare nomi o parole da associare a funzionamenti o pregi ... Quindi l'acqua calda è acqua calda non brodo ...

 

Ho letto due o tre volte, ma non sono riuscito a capire che cosa, del mio scritto, tu abbia voluto criticare.

 

L'anno scorso, quando dovevo scegliere le nuove gomme e non avevo alcuna nozione tecnica specifica circa le differenze tra gomme estive e gomme invernali, dedicai qualche ora ad informarmi in rete, presso siti di produttori di pneumatici e non solo, trovando più o meno sempre le stesse descrizioni e mai trovando, tra l'altro, alcun cenno a presunte "termicità" intrinseche della gomma invernale tali da far sì che la gomma in qualche modo produca del calore, a parte ovviamente quello derivante dagli stessi processi che fanno scaldare qualsiasi pneumatico in proporzione alle condizioni ambientali e al tipo di sforzi cui viene sottoposto.

Proprio da tali letture (e non da chissà quali mie teorie personali) deriva quanto ho imparato in materia ed espresso nei messaggi precedenti.

 

Ho fatto il paragone con l'acciaio (rapido) o con l'acqua (con antigelo), attingendo a nozioni che invece mi sono familiari da tanto tempo, solo perché mi sembrava potesse chiarire la questione e i relativi diffusi equivoci.

Non criticavo ero in accordo sul tuo scritto dei nomi "comuni" dati dal commerciale o dal popolo ,solamente che tu lo facevi + popolare , io lo facevo e lo vedevo molto + commerciale .

 

:D Ti presento un paio di termini popolari nuovi :

Mescola nordica , speciale mescola TERMO-ATTIVA , ma citano anche di mescola TERMICA e varie ....

http://www.yokohama.it/News/ITA/2013/Yokohama-iceGUARD-iG50-il-nuovo-pneumatico-invernale-nordico

avanti o popolo .

 

per me , se tu cerchi il produttore che ti spiega il funzionamento ....guarda il link che ti ho appena postato e secondo me fai prima a cercare sul sito Fiat se ti spiegano come funziona un motore termico o come ragiona una ecu . Sono commerciali .

I siti che srivono a riguardo li trovavo e li trovo ,ma sarò + fortunato io nella ricerca .....Google , non che siano la tecnica nella tecnica ma le basilari ci sono .

 

Sarà come dici che la gomma dell'invernale è + morbida in inverno ma non d'estate , quindi si accenderà e spegnerà con quei 7° circa , mi va bene così .

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...per il solo "sfizio filosofico" (ed abominio logico) che "tanto non è vero che si consumano troppo usandole anche d'estate"...

 

Nel mio caso poteva trattarsi di uno "sfizio filosofico" o, meno aggressivamente, di un concreto dubbio (fondato proprio sulla logica e sulle nozioni tecniche raccolte) PRIMA, quando non avevo alcuna esperienza diretta in materia e dovevo basarmi su quanto riferito da terzi più o meno esperti ed obiettivi.

Adesso invece, DOPO aver sperimentato di persona per tre stagioni estive durante le quali (proprio per via di quel dubbio) ho ripetutamente misurato con il calibro la profondità del battistrada e tenuto sotto controllo soprattutto i fianchi del medesimo, il dubbio non c'è più e posso dire con certezza che effettivamente, in quanto a consumo, le gomme invernali NON si consumano troppo usandole d'estate; anzi, nel mio caso non ho notato alcun drastico aumento di consumo rispetto a quanto ero abituato con le estive. Nemmeno ho avvertito fischi o slittamenti di sorta, pur avendo parecchio sperimentato in tal senso (sempre per via del suddetto dubbio).

Il tutto, ovviamente, nel caso delle NOSTRE due auto di famiglia, entrambe caratterizzate da chilometraggi annuali medio-bassi (incompatibili con l'ipotesi delle 8 ruote per auto) e da un impiego non "sportivo".

 

Non metto assolutamente in dubbio (e mai l'ho fatto) che per altre persone, aventi esigenze e abitudini e preferenze diverse, le differenze ci siano e siano anche vistose. In più di qualche occasione ho sentito o letto, ad esempio, affermazioni secondo cui la gomma invernale andrebbe cambiata già dopo UN solo inverno, perché dopo ventimila km e 12 mesi (di cui 7 in garage) "si sente benissimo che ha perso le sue doti originarie e non è più sicura". Io NON credo che chi afferma cose del genere sia persona abominevole o insulsa; credo soltanto che abbia delle esigenze assai diverse dalle mie e che il suo modo di usare l'automobile sia tale da permettergli di "sentire" delle cose che nel mio caso non si sentono affatto. Anch'io, per dire, quando si parla di ambiti in cui sono esperto ed esigente, sento e vedo differenze che altri non percepiscono affatto; questo però non mi rende migliore o più intelligente di loro come persona.

 

Per quanto riguarda le eventuali situazioni di grave emergenza, non mi piace proprio l'idea di viaggiare pericolosamente. Ho provato a simulare, in agosto, qualche brusca frenata (cosa che peraltro faccio con una certa regolarità, specie quando piove, a scopo di verifica preventiva) e anche in quel caso non ho riscontrato comportamenti anomali o inquietanti.

So bene di non poter contare sulla "massima aderenza possibile"; nemmeno posso contare sulla massima efficienza possibile dell'impianto frenante e in generale dell'intera vettura, visto che la vettura stessa non è certo nuova e quindi da tanto tempo ha detto addio, in tutti i campi, al suo "massimo" stato di efficienza. Per avere sempre livelli "massimi" dovrei cambiare gomme e pastiglie (e anche gli ammortizzatori, che influiscono non poco sulla frenata) con grande frequenza e molto prima che siano sensibilmente usurate. Mi accontento, un po' come in tante altre cose nella vita, di avere buoni livelli di efficienza, in ogni caso decisamente superiori a quelli previsti dalle leggi dello stato; se con la strada bagnata freno improvvisamente e con tutta la forza e vedo che l'auto si ferma con decisione, senza sbandare o slittare o prodursi in altre stranezze, mi ritengo ragionevolmente soddisfatto. Senza dubbio, se avessi gomme nuove o freni nuovi (o una vettura diversa, meglio progettata o meno anziana) o anche riflessi più pronti o muscoli più scattanti, potrei fermarmi prima, ma accetto il compromesso e non ritengo proprio, per questa ragione, di meritare la qualifica di persona sconsiderata e pericolosa. Anche perché se prima di uscire di casa pensassimo per un attimo a tutte le disgrazie che possono capitare e a tutte le precauzioni che dovremmo adottare per uscire in condizioni di "massima sicurezza", allora la logica ci imporrebbe di rimanere a casa, indossando una tuta pneumatica asettica...

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.... Ho provato a simulare, in agosto, qualche brusca frenata (cosa che peraltro faccio con una certa regolarità, specie quando piove, a scopo di verifica preventiva) e anche in quel caso non ho riscontrato comportamenti anomali o inquietanti .... se con la strada bagnata freno improvvisamente e con tutta la forza e vedo che l'auto si ferma con decisione, senza sbandare o slittare o prodursi in altre stranezze, mi ritengo ragionevolmente soddisfatto. ...

..a mio modestissimo avviso ^_^ hai la perniciosa tendenza a sovrastimare di molto le tue capacità di giudizio, perché delle simulazioni come queste che fai (e che convengo, tutti i guidatori dovrebbero fare d'abitudine al variare delle condizioni stradali..) non ti potranno mai e poi mai davvero evidenziare l'abisso che c'è in situazione d'emergenza (dove tra l'altro se non hai ABS\EPS non sarai mai in grado di controllare alcunché, come chiunque altro non sia un pilota professionista che riesca a mantenere sufficiente "sangue freddo" anche in tali eventi..), perché non basta proprio "vedere che l'auto si ferma con decisione" :wacko: ma dovresti usare un ostacolo artificiale e provare a schivarlo in frenata ai 100 all'ora e con 40° per verificare di persona il fatto assodato che con le estive forse ce la fai, mentre con le invernali manco per l'anticamera del kaiser... -_-

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il dubbio non c'è più e posso dire con certezza che effettivamente, in quanto a consumo, le gomme invernali NON si consumano troppo usandole d'estate; anzi, nel mio caso non ho notato alcun drastico aumento di consumo rispetto a quanto ero abituato con le estive. Nemmeno ho avvertito fischi o slittamenti di sorta, pur avendo parecchio sperimentato in tal senso (sempre per via del suddetto dubbio). Il tutto, ovviamente, nel caso delle NOSTRE due auto di famiglia, entrambe caratterizzate da chilometraggi annuali medio-bassi

 

Guarda, anche si consumassero sensibilmente di più (cosa che avverrebbe, probabilmente, in caso di una guida più "allegra"), ritengo che nel tuo caso (pochi km) sarebbe un bene. Gomme che durano tanto (come tempo, non solo km), se da un punto di vista economico è evidentemente un bene, dal punto di vista della sicurezza lo è meno. Una invernale dopo 2-3 anni inizia a dare segni di minor efficienza, ma anche un'estiva non scherza. Se giri con una "gomma di legno", anche sia quella più adatta per la stagione, è comunque pericoloso.

 

Come già detto, nel tuo caso, dove l'ottimo per la sicurezza (il doppio treno) non è sensato dal punto di vista economico, a mio giudizio è meglio un'invernale tutto l'anno che un'estiva tutto l'anno (poi dipende sempre da dove abiti, parlo con riferimento alle mie latitudini), soprattutto se adotti abitualmente uno stile di guida prudente

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.... nel tuo caso, dove l'ottimo per la sicurezza (il doppio treno) non è sensato dal punto di vista economico, ...

..ovviamente, mettere la "sensatezza economica" prima della sicurezza è una scelta del tutto personale (ed anche purtroppo basata sulla disponibilità economica, oltre che sulle esigenze, di ciascuno), ma rischiare di farsi del male o anche solo di subire dei danni cospicui, per risparmiare qualche centinaio d'euri l'anno mi continua a sembrare un abominio logico... -_-

 

... a mio giudizio è meglio un'invernale tutto l'anno che un'estiva tutto l'anno (poi dipende sempre da dove abiti, parlo con riferimento alle mie latitudini),soprattutto se adotti abitualmente uno stile di guida prudente

..a questo punto, IMHO meglio le all-season "ne carne ne pesce", ma che almeno non raddoppiano gli spazi d'arresto d'estate sull'asfalto bollente e non triplicano quelli su fondo innevato d'inverno (come accade nel caso di ab-uso "promiscuo")... ^_^

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Non saprei, ho diversi colleghi che usano le invernali tutto l'anno e non si trovano male (nota: tutta gente con pochi km all'anno, che vanno mediamente piano, quasi solo urbano casa/lavoro e se va bene autostrada in vacanza)

 

Certo, come dicevo l'ottimo è un altro, per come guido io per me è imprescindibile l'invernale d'inverno ed estiva "pura" d'estate anche su una panda, ma alla fine mi rendo conto che spesso è necessario scendere a compromessi. Alla fine l'ottimo uccide il buono...

 

PS. se vogliamo stare a vedere, secondo me gli ammortizzatori dopo 90-100mila km sarebbero da sostituire, io mi accorgo già ora (70mila km) che la macchina palleggia più del dovuto in appoggio sullo sconnesso, e ho un'utilitaria del cavolo, però da nuova era un'altra cosa. Dunque per la sicurezza la sostituzione andrebbe fatta. Ma chi la fa? Chi cambia olio dei freni ogni 2-3 anni?

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Non saprei, ho diversi colleghi che usano le invernali tutto l'anno e non si trovano male (nota: tutta gente con pochi km all'anno, che vanno mediamente piano, quasi solo urbano casa/lavoro e se va bene autostrada in vacanza)

..in autostrada d'estate, non ci andrei neanche con una panda 30 svalvolata, se avesse su le invernali... :unsure:

 

... PS. se vogliamo stare a vedere, secondo me gli ammortizzatori dopo 90-100mila km sarebbero da sostituire, ... Dunque per la sicurezza la sostituzione andrebbe fatta. Ma chi la fa? Chi cambia olio dei freni ogni 2-3 anni?

^_^ ..io per esempio, che ho fatto rigenerare i Bilstein anteriori già a 80mila (quando se ne percepiva appena il degrado) e conto di sostituire i posteriori (non rigenerabili purtroppo) con quest'anno quindi entro i 120mila km ;) ..inoltre, ho fatto cambiare il fluido dei freni all'acquisto nel 2008 (visto che la poverina era rimasta ferma alle intemperie per ben 18 mesi) e poi di nuovo in occasione della sostituzione delle 4 pasticche (+ rettifica dei dischi) al tg dei 75mila, quindi circa 3 anni e mezzo dopo... B)

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...Se giri con una "gomma di legno", anche sia quella più adatta per la stagione, è comunque pericoloso...

 

Questa è una cosa che ho imparato circa 30 anni fa, quando sostituii molto prima del tempo (km) un treno di gomme (montate dopo che erano state un paio d'anni ferme dal gommista) perché appunto, pur avendo un battistrada consumato neanche a metà, si erano indurite troppo. Se avessi dovuto usarle fino a portare il battistrada ai limiti di legge, avrei potuto farci probabilmente 200mila km e più!

 

...nel tuo caso, dove l'ottimo per la sicurezza (il doppio treno) non è sensato dal punto di vista economico...

 

Non è solo questione di soldi (senza dubbio per me parecchio importante, anche perché ho da molti anni il malaugurato e non diffusissimo vizio di dichiarare al fisco tutti i guadagni e di chiedere fattura quando sono io a pagare), ma anche di oggettivi sprechi e anche, se vogliamo, superflui inquinamenti, proprio in relazione al discorso appena fatto. Se dovessi usare il doppio treno mi troverei, in 4 anni, con treni di gomme tutt'altro che consumate (45mila km scarsi su una delle auto di famiglia e addirittura 25mila sull'altra) MA ormai compromesse in termini di indurimento e quindi, per questioni di sicurezza, dovrei sostituirle tutte (16!), ovvero buttarle via senza averle usate compiutamente.

 

Non si tratta di mettere ottusamente il denaro davanti alla sicurezza e alla salute e alla vita umana ecc. ecc., ma di trovare un ragionevole e realistico compromesso tra due esigenze squisitamente teoriche e diametralmente opposte (la massima sicurezza e la minima spesa), NESSUNA delle quali si può mettere in pratica alla lettera.

L'idea di mettere sempre il denaro (e, per inciso, il lavoro necessario a guadagnarlo) in secondo piano rispetto alla sicurezza ecc. è senza alcun dubbio nobile e seducente (e anche regolarmente usata a scopo prettamente commerciale), MA se dovessimo metterla in pratica sul serio dovremmo spendere tutti i denari che possediamo e non solo quelli. Chi va in giro con gomme (o freni o ammortizzatori) dalle prestazioni "non massime" è un incosciente che antepone il vile denaro alla salvaguardia della vita propria e altrui? Allora lo stesso discorso deve valere anche, ad es., per chi va in giro con un auto "vecchia" di 3-4 anni o più, la quale indiscutibilmente NON ha più le prestazioni che aveva da nuova e quindi è diventata più pericolosa. Continuando con la stessa logica (...), lo stesso discorso deve valere anche per chi possiede una vettura, seppur nuova, di un certo tipo, meno robusta e accessoriata e confortevole e sofisticata di un'altra e quindi assolutamente incapace, in condizioni di emergenza, di garantire altrettanta sicurezza e salvaguardia.

A paradossi del tutto analoghi si arriverebbe seguendo la strada opposta, orientata al "massimo" risparmio.

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