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Fiat cerca partner anche in Europa.


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Marchionne: "Cerchiamo partner in Europa"

 

"Nell'industria automobilistica 'piccolo non è bello', soprattutto quando si è in un mercato di massa". Così l'ad di Fiat e Chrysler citando Peugeot, Renault e la stessa Fiat. E ancora: "Sto formando il mio successore alla velocità della luce".

 

(12/01/2012)

"CERCHIAMO PARTNER IN EUROPA". "Piccolo non è bello nell'industria automobilistica, soprattutto quando si è in un mercato di massa", ha dichiarato Marchionne citando due case automobilistiche europee, Peugeot e Renault, che secondo lui avranno presto bisogno di iniezioni di danaro pubblico per sopravvivere. L'ad ha ribadito che il Lingotto vuole giocare un ruolo attivo nel consolidamento dell'industria automobilistica europea e ha sottolineato di essere interessato a trovare un partner per condividere i costi sulle auto piccole in Europa. "Ma ci sono ancora barriere alle fusioni fra case automobilistiche in Europa perché sono politacamente difficili da accettare".

 

http://www.milanofin...=cnbc&sot=focus

 

 

Sembra che sia ricominciata la caccia... :ph34r: :D

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Marchionne: "Cerchiamo partner in Europa"

 

Sembra che sia ricominciata la caccia... :ph34r: :D

:D e chissà se stavolta riesce a trovare qualcuno di grullo abbastanza... :P

 

..la volta prima, ho perso il conto di quanti son stati a mandarlo adarviaicìap... :lol: :lol:

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Li cercasse in paradiso i partner, questo sta con un piede su 13 staffe...

 

Prima dice che tiene all'Italianità della Fiat, poi spaccia la 300c per lancia thema.

Poi prende una giulietta/bravo, la frulla con un design "americopacchiano" e ci propone la rivoluzione dell'automobilismo, una macchina capace di fare ben 40 miglia con un solo gallone di Benzina, ben 15 km/l...

 

Ribadendo che per il mercato Americano saranno prodotte in america, mentre, se verranno proposte anche in Europa saranno prodotte in cina... Ricordo che su termini diceva che era troppo lontano dal resto d'Italia per essere una valida soluzione...

 

Iniziasse a lavorare per 3000€ al mese....

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Li cercasse in paradiso i partner, questo sta con un piede su 13 staffe...

 

Prima dice che tiene all'Italianità della Fiat, poi spaccia la 300c per lancia thema.

Poi prende una giulietta/bravo, la frulla con un design "americopacchiano" e ci propone la rivoluzione dell'automobilismo, una macchina capace di fare ben 40 miglia con un solo gallone di Benzina, ben 15 km/l...

 

Ribadendo che per il mercato Americano saranno prodotte in america, mentre, se verranno proposte anche in Europa saranno prodotte in cina... Ricordo che su termini diceva che era troppo lontano dal resto d'Italia per essere una valida soluzione...

 

Iniziasse a lavorare per 3000€ al mese....

 

Sbagliato, le staffe sono 14, adesso, pare che stia "parlando" anche con il CEO della GM circa i destini della OPEL.

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Marchionne: "Cerchiamo partner in Europa"

 

Sembra che sia ricominciata la caccia... :ph34r: :D

:D e chissà se stavolta riesce a trovare qualcuno di grullo abbastanza... :P

 

..la volta prima, ho perso il conto di quanti son stati a mandarlo adarviaicìap... :lol: :lol:

 

...beh, la volta prima, visto che in tanti l'avevano mandato adarviaicìap, ha dovuto accontentarsi del più grullo di tutti... un certo Barak Obama; incidentalmente anche presidente degli USA.

Certo, non si trattava dell'utente "cristanim", occasionale e spassoso frequentatore di forum automobilistici... ma con i tempi che corrono, meglio accontentarsi... :D

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Sbagliato, le staffe sono 14, adesso, pare che stia "parlando" anche con il CEO della GM circa i destini della OPEL.

 

Secondo il Corriere, la trattativa vera è con Peugeot...

 

Fiat-Chrysler tratterà con Peugeot

Marchionne: "Fusioni in Europa"

 

Il Ceo: "In Italia non si investe per colpa dei sindacati. Per il gruppo può darsi che ci sia un terzo partner"

 

http://www.corriere....06b9c283b.shtml

 

B)

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Marchionne: "Cerchiamo partner in Europa"

Sembra che sia ricominciata la caccia... :ph34r: :D

:D e chissà se stavolta riesce a trovare qualcuno di grullo abbastanza... :P

..la volta prima, ho perso il conto di quanti son stati a mandarlo adarviaicìap... :lol: :lol:

...beh, la volta prima, visto che in tanti l'avevano mandato adarviaicìap, ha dovuto accontentarsi del più grullo di tutti... un certo Barak Obama; incidentalmente anche presidente degli USA.

:o ..ma non si stava amabilmente discettando di partner europei? :rolleyes: ..e comunque, non ho mai pensato che tra le due sponde dell'atlantico i veri grulli fossero sulla sponda ovest, anzi ^_^ gli (..o per meglio dire, ci) hanno sbolognato una delle loro aziende più gravemente decotta, con tutti i debiti e contropippe annesse, prestandogli i soldi per l'operazione a patto che li restituisse subito, come puntualmente è avvenuto, anche se non è ancora del tutto chiaro (a tutti :P) di chi sono veramente i soldi usati per fare il "miracolo"... :D

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Sbagliato, le staffe sono 14, adesso, pare che stia "parlando" anche con il CEO della GM circa i destini della OPEL.

 

Secondo il Corriere, la trattativa vera è con Peugeot...

 

Fiat-Chrysler tratterà con Peugeot

Marchionne: "Fusioni in Europa"

 

Il Ceo: "In Italia non si investe per colpa dei sindacati. Per il gruppo può darsi che ci sia un terzo partner"

 

http://www.corriere....06b9c283b.shtml

 

B)

 

 

...allora che facciamo?....aboliamo i sindacati, dai!..... :wacko:

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Marchionne: "Cerchiamo partner in Europa"

 

"Nell'industria automobilistica 'piccolo non è bello', soprattutto quando si è in un mercato di massa". Così l'ad di Fiat e Chrysler citando Peugeot, Renault e la stessa Fiat. E ancora: "Sto formando il mio successore alla velocità della luce".

 

(12/01/2012)

"CERCHIAMO PARTNER IN EUROPA". "Piccolo non è bello nell'industria automobilistica, soprattutto quando si è in un mercato di massa", ha dichiarato Marchionne citando due case automobilistiche europee, Peugeot e Renault, che secondo lui avranno presto bisogno di iniezioni di danaro pubblico per sopravvivere. L'ad ha ribadito che il Lingotto vuole giocare un ruolo attivo nel consolidamento dell'industria automobilistica europea e ha sottolineato di essere interessato a trovare un partner per condividere i costi sulle auto piccole in Europa. "Ma ci sono ancora barriere alle fusioni fra case automobilistiche in Europa perché sono politacamente difficili da accettare".

 

http://www.milanofin...=cnbc&sot=focus

 

 

Sembra che sia ricominciata la caccia... :ph34r: :D

Perchè non tutto il cucuzzaro Fiat-Opel-Peugeot e così VW si da all'ippica. :D

Si scherza eh! Mica tanto...................

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Li cercasse in paradiso i partner, questo sta con un piede su 13 staffe...

 

Prima dice che tiene all'Italianità della Fiat, poi spaccia la 300c per lancia thema.

caso mai ce ne fosse bisogno: la Thema/nuova 300C è diversa dalla vecchia, e Lancia e Chrysler sono state fuse in un unico marchio.

Poi prende una giulietta/bravo, la frulla con un design "americopacchiano" e ci propone la rivoluzione dell'automobilismo, una macchina capace di fare ben 40 miglia con un solo gallone di Benzina, ben 15 km/l...

qui c'è bisogno: Giulietta e Bravo non hanno lo stesso pianale. Il pianale C-Evo (che è un ottimo pianale) opportunamente sarà usato per tutte le C e le D del gruppo. E poi prova te a fare tanta strada con un turbobenzina su una 159. :D

 

Ribadendo che per il mercato Americano saranno prodotte in america, mentre, se verranno proposte anche in Europa saranno prodotte in cina... Ricordo che su termini diceva che era troppo lontano dal resto d'Italia per essere una valida soluzione...

 

Iniziasse a lavorare per 3000€ al mese....

Infatti lo è. E' più facile far arrivare un'auto in Germania/Polonia dalla Cina che dalla Sicilia, perché pensi che noi nel meridione siamo così infognati? Perché siamo terroni?

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Probabile futuro partner?

http://www.quattroru...nce-e-a-le-mans

pare che anche i francesi stiano affrontando seri problemi economici.

 

Questi non sono europei però sebrano vicini:

http://www.quattroruote.it/notizie/industria/fiat-suzuki-nuovo-accordo-per-il-13-multijet

chissà come mai hanno rotto con i tedeschi... :D

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Marchionne si prepara a realizzare il più grande gruppo automobilistico del mondo?

Molti sembrano accreditare questa ipotesi, e non solo per le carbonaresche trattative tra Fiat e PSA, come si può evincere anche da questo articolo di ieri del Sole24Ore e nel quale si descrive con sorprendente realismo.anche le dinamiche delle sue strategie e il suo modo di perseguirle.

 

 

Il movimentismo di Marpionne ( :D)

 

Nel dicembre 2008, all'incontro di fine anno dei dirigenti Fiat, Sergio Marchionne aveva detto che l'incombente crisi globale imponeva un radicale cambio di passo ai produttori d'auto e che la Fiat doveva perciò prepararsi a uscire dai suoi confini. Quell'annuncio, difficile da interpretare in quel momento, venne chiarito pochi mesi dopo dalla candidatura a rilevare la Chrysler, una casa automobilistica che quasi tutti davano per spacciata e nessuno era disposto a rilevare tranne la Fiat.

 

Tre anni dopo, al Salone dell'automobile di Detroit dei giorni scorsi, Marchionne ha compiuto un'altra mossa, dicendo questa volta che il vero punto debole del sistema mondiale dell'auto non è più rappresentato dagli Stati Uniti, dove il mercato ha ripreso a crescere e la produzione interna è stata rilanciata, ma l'Europa. Qui c'è un mercato stagnante, attestato su livelli bassi o addirittura previsti in ulteriore regresso, come in Italia e in Spagna, dove le vendite d'auto sono destinate a scendere ulteriormente nel 2012. Per giunta, esiste un impressionante eccesso di capacità produttiva - che Marchionne indica fra il 10 e il 20% - e i prezzi dei prodotti sono tenuti così bassi da non generare una redditività sufficiente.

 

É una situazione tale da esigere una radicale opera di riorganizzazione (che Marchionne chiama "consolidamento"), con un riduzione degli impianti e lo sviluppo di una politica di alleanze fra i produttori. Perciò la prossima tappa nella strategia della costruzione di un nuovo gruppo globale dell'auto, iniziata con la convergenza tra Fiat e Chrysler, dovrà puntare a un'intesa con una casa automobilistica europea, interessata come la Fiat a razionalizzare la propria struttura produttiva. Il nucleo importante delle dichiarazioni pronunciate da Marchionne nell'ambito del Salone di Detroit è questo, non la questione di dove sarà collocata la sede direzionale di Fiat-Chrysler, una volta che la fusione fra le due società sarà stata attuata.

 

Chi pone questa domanda al manager italo-canadese (ricavandone sempre la medesima risposta e cioè che il problema è aperto e non può essere sciolto adesso) ragiona come se Fiat-Chrysler fosse una realtà statica, un progetto già definito in tutte le sue linee portanti. Invece non è così: il nuovo gruppo globale che Marchionne sta costruendo si sviluppa passo dopo passo e non procede secondo un disegno studiato a tavolino, ma in base alle opportunità che man mano si delineano sulla scacchiera internazionale. Il capo di Fiat-Chrysler è soprattutto un negoziatore, un abilissimo giocatore che sa trarre vantaggio dall'evolversi delle condizioni.

 

E poi è molto attento a non scoprire mai le proprie carte fino all'ultimo, sicchè si infastidisce quando gli viene richiesto di illustrare i suoi piani. Essi dipendono dal variare delle condizioni di mercato e dalla gamma di vantaggi che ciò offre; non corrispondono a un disegno organico (che sarebbe pregiudicato, del resto, dalle modeste dotazioni di cui dispone). Fiat-Chrysler non è insomma la Volkswagen, che procede con determinazione teutonica e un'eccezionale potenza di fuoco verso il traguardo che si è prefissato, il primo posto nella gerarchia mondiale delle case automobilistiche. Assomiglia piuttosto a un work in progress, soggetto a continui adattamenti e aggiustamenti in corso d'opera.

 

Ha di mira, certo, alcuni obiettivi di massima, ma i passaggi per poterli conseguire sono subordinati a revisioni e cambiamenti. E deve contare sulle risorse limitate che ha, giovandosi delle occasioni che si dischiudono in un sistema dell'auto in fase di rivoluzionamento incessante dal 2009 a oggi. Dunque, le sollecitazioni di varia natura che Marchionne riceve per chiarire i suoi piani non sono destinate ad avere soddisfazione. Sia perchÉ, come si è detto, il leader di Fiat-Chrysler mette a punto (e corregge) i suoi progetti mentre li sviluppa, subordinandoli al contesto, sia perchÉ è molto attento a lasciarsi un campo di manovra il più libero possibile.

 

Come già in passato, Marchionne ha segnalato con sicurezza un problema cruciale nella struttura produttiva dell'industria automobilistica europea. Essa risulta sovradimensionata e gli aiuti che alcune nazioni, come la Francia, hanno erogato nei momenti più duri della crisi, se hanno avuto l'effetto di alleggerire l'emergenza, hanno però congelato impianti e occupazione. L'Europa non ha fatto come l'America di Obama, che ha concesso grandi prestiti a Detroit, ma ne ha favorito la profonda riorganizzazione.

 

Ora i nodi stanno venendo al pettine anche su questa sponda dell'Atlantico e Marchionne è convinto che sia giunto il momento di mettere mano risolutamente alla capacità produttiva. Pensa di avere le carte in regola per compiere il primo atto, perchÉ la Fiat è fra le poche case automobilistiche ad aver deciso di chiudere un impianto, quello di Termini Imerese. Vedremo nei prossimi mesi se Fiat-Chrysler riuscirà a configurare una nuova alleanza con un produttore europeo.

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Il "profeta" Marchionne, eh eh eh, con la barba mi da quell'idea, aveva comunque profetizzato tutto alcuni anni fa quando disse che in Europa c'erano almeno 2 produttori di troppo e credo che i tempi odierni gli stiano dando ragione.

 

PSA sta franando, OPEL non se la passa bene .............. praticamente abbiamo già identificato i 2 di troppo. :) :) :) :)

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