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Stavo parlando con il mio elettrauto/meccanico proprio di questo argomento. Sottolineo che ha 55 anni, lavora da una vita, è bravissimo, aggiornatissimo ed economico; ed è anche uno degli pochi rimasti in grado di mettere le mani su auto storiche, delle quali, peraltro, ha anche ricostruito, in alcuni casi, l'impianto elettrico.

 

Ebbene, eccovi i risultati della discussione:

  1. le riparazioni delle auto moderne sono mediamente molto costose ed incomparabilmente più costose rispetto alle auto meno recenti, sia a causa dei ricambi sia per la manodopera, perché:
    le riparazioni delle auto moderne sono mediamente molto costose ed incomparabilmente più costose rispetto alle auto meno recenti, sia a causa dei ricambi sia per la manodopera, perché:
    • ci vuole moltissimo tempo per smontare e rimontare qualsiasi cosa, gli ingegneri non hanno certo perso tempo a pensare agli interventi di riparazione... sino alla necessità di smontare un paraurti per sostituire una lampadina;
    • non si può fare più niente per strada, occorre il carro attrezzi per portare l'auto in officina e questo fa lievitare i costi (es. pompa della benzina rotta su auto lasciata in pieno centro città, a distanza ridotta dall'officina: su FIAT Uno del 1990 costo riparazione €70, su FIAT Punto del 2010 costo riparazione €350 di cui €120 di carro attrezzi);
    • occorrono una serie di strumentazioni elettroniche molto costose (l'ultimo tester per l'OBD gli è costato €4500, ed ha dovuto forzatamente comprarlo perché l'azienda produttrice non aggiorna più il sofware del precedente modello, comprato pochissimi anni fa e praticamente nuovo), il cui ammortamento incide sui prezzi delle riparazioni;
    • hanno una tendenza a mostrare difetti di funzionamento le cui cause sono molto difficili da diagnosticare e che, pertanto, costano molto anche nella mera fase diagnostica e, troppo spesso, non si riesce nemmeno ad identificare oppure ci si riesce dopo tentativi, e tempo/denaro, andati a vuoto;

[*]per quanto sopra, i costi di gestione non sono facilmente determinabili perché, una volta scaduta la garanzia, si corre il rischio di spendere moltissimi soldi anche per faccende banali;

[*]ci sono molte più contestazioni in garanzia rispetto alle auto meno recenti, perché sono talmente "fini" le specifiche di funzionamento che è piuttosto facile, per la casa, lavarsi le mani della responsabilità;

[*]le auto moderne costano un botto per l'acquisto;

[*]le auto moderne non ripagheranno, con il funzionamento nella propria vita, l'inquinamento necessario per produrle o quello eliminato se vanno a sostituire auto meno recenti. In altre parole, forse inquinano e consumano meno, ma durano meno, si guastano di più, i ricambi costano di più, la manodopera costa di più perché ci vuole più tempo, e tutto ciò costa soldi ed inquinamento.

 

Non mi pare di ricordarmi altro.

 

In ogni caso, il suo mestiere è diventato molto più complicato da una serie di variabili incontrollabili (mi dice che mai si è avuto tanto nervosismo in officina come negli ultimi dieci anni, perché le riparazioni ti mandano veramente fuori di testa) e, purtroppo, pochi clienti lo comprendono... tanto per dire, ormai è impossibile effettuare interventi per strada che non siano dovuti alla batteria scarica, perché o sono problemi elettronici, e quindi ci vuole l'officina, oppure l'accesso alle parti da sostituire è talmente difficile che bisogna portare il veicolo comunque in officina. Questo, visto che non si possono più utilizzare né le barre per il traino, né le targhe-prova (che comunque pochi avevano), significa che o l'officina si è dotata di carroattrezzi o di carrello (visto il costo, mi dicono che praticamente nessuno l'ha fatto), oppure bisogna chiamare il carroattrezzi che, qui da me, non sta sotto i €120 ad intervento. Aggiungete poi quando scritto sopra, la larga presenza di incompetenti e veri truffatori, e la qualità del lavoro insieme alla relazione con il cliente sono servite... fredde.

 

Pertanto, il suo consiglio è di andare piuttosto in giro con un'auto storica, da vent'anni in su, che con una moderna.

 

Ovviamente, tutti sappiamo che prendere auto costruite prima del 1970 (che significa la bellezza di 40 anni fa) fa diventare l'utilizzo quotidiano delle auto storiche sempre più complesso. Posso testimoniare che un mio conoscente di Fermo, grande collezionista e restauratore di auto storiche ed in particolare di Alfa Romeo, straordinario saldatore elettrico e battilamiera (tanto per dire, ha ricostruito in lamiera tutta la parte frontale - scudetto, fari - di un'Alfetta da corsa con cofano motore in alluminio, non ricordo il modello preciso, che ha poi regalato al figlio per il conseguimento della laurea, partendo dal modello in legno realizzato sulle forme esistenti della carrozzeria), va in giro con una Alfa Romeo Giulia 1600 Super, a GPL, della metà degli anni '70. Per inciso, credo che abbia ancora una Montreal, da rimettere in sesto in vendita, insieme a molte altre. Un giorno che ero da lui, è passato un suo amico collezionista con una enorme, bellissima e perfetta Cadillac degli anni '30, ecco, con quella credo che non sia tanto pratico andare in giro tutti i giorni.

 

Trovate un'auto costruita almeno vent'anni fa, iscritta all'ASI o da iscrivere. Con €120 di assicurazione ed un bollo variabile secondo la regione (nelle Marche €27,88) più la quota ASI (€100) avete chiuso con le spese fisse.

 

Scusate la lunghezza.

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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...E_NOSTRISOLDIsa

 

Rc auto, tariffe italiane al top in Europa

Ania: con il federalismo saliranno ancora

 

ROMA - L'Italia è caratterizzata da una serie di "inefficienze di sistema" che originano per l'assicurazione obbligatoria rc auto "prezzi più alti che in altri Paesi europei": lo ha detto il presidente dell'Ania, Fabio Cerchiai, nella sua relazione all'assemblea annuale, spiegando che nel 2010 si è tornati a un aumento della raccolta premi (+4,5%) "frutto dell'inevitabile aggiustamento tariffario".

 

"Il vero problema da risolvere", secondo Cerchiai, è il costo dei sinistri pagati dalle compagnie: in Italia è "tra i più alti d'Europa, decisamente superiore a quello di Germania e Francia. E il costo medio, dal 2000 al 2010, è cresciuto del 45%". All'origine del fenomeno ci sono vari fattori strutturali "ancora tutti sul tappeto" ha detto Cerchiai: dalla frequenza dei sinistri da circolazione stradale di molto superiore a quella riscontrabile nei maggiori Paesi europei; all'"abnorme numero dei danni alla persona di lievissima entità"; "l'assenza di una normativa organica per il risarcimento dei danni gravi alla persona"; "provvedimenti legislativi tecnicamente sbagliati" come quello che ha distorto il sistema bonus malus; le "incertezze normative e interpretazioni giurisprudenziali".

 

"Bisogna evitare l'innescarsi di una perversa spirale fra aumento dei costi e aumento dei prezzi. È inutile continuare a denunciare prezzi troppo elevati, senza approfondirne le cause sottostanti" ha proseguito Cerchiai, sottolineando che "denunciare la presenza di oltre 3 milioni di veicoli non assicurati, senza andare alle radici del fenomeno e intervenire per reprimere la più elementare delle frodi assicurative: la violazione dell'obbligo di assicurarsi". Allo stesso modo, secondo il presidente dell'Ania, "è del tutto irragionevole e incoerente il provvedimento che consente alle Province un ulteriore imposizione, sino al 3,5% del premio, aggravando un già troppo elevato carico fiscale sull'assicurazione obbligatoria". Con il federalismo provinciale il carico impositivo del ramo rc auto è "destinato verosimilmente a crescere. Al 27 giugno scorso, 29 provincie avevano già aumentato l'imposizione nella misura massima" si legge nel rapporto, che ricorda anche che "già nel 2009 il ramo rc auto in Italia presentava un onere complessivo di oneri fiscali e parafiscali pari al 23%, valore ampiamente superiore rispetto alla media europea".

 

L'Ania da parte sua, ha ricordato il presidente, ha avanzato alcune proposte: si sta confrontando con l'Isvap per "superare la crisi del sistema bonus malus"; condivide inoltre l'esigenza di disporre di una "banca dati sinistri Rc auto efficiente, nell'ambito di un disegno organico di lotta alle frodi". Proposte che non si sono ancora tradotte in iniziative concrete: "Forse le priorità e le urgenze della politica sono altre - osservato Cerchiai - ma, data la rilevanza sociale dell'assicurazione obbligatoria Rc auto, si tratterebbe di una grave valutazione".

 

Martedì 05 Luglio 2011 - 16:51 Ultimo aggiornamento: 16:52

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Girare con un'uto di 20nni fa conviene solo a chi usa davvero poco l'auto.

Personalmente con 25mila km l'anno dubito fortemente che un'auto di 20anni sia indicata per vari motivi.

I materiali di cui è composta hanno molto tempo, son deboli e più propensi a rompersi, anche se son molto facili da sostituire.

però bisogna sperare che non si rompa niente di strano, se capita che un filo si lesioni in una matassa ci metti tempo e pazienza a trovarlo.

 

Oltreuttto la sicurezza è quella che è, bisogna acquistare un berlinone per competere con un'utilitaria di oggi, e non solo per airbag ecc ma anche epr robustezza di scocca ecc.

Per non parlare del confort....oramai anche la Punto ti fa fare 1500km al giorno, farli con una Uno è fisicamente fattibile ma....il giorno dopo non ti alzi dal eltto.

 

Consumi: i motori vecchi son molto meno potenti e portano pesi minori, consumano "poco" ma le utilitarie.

I "macchinoni" son fatti per andare con tanta benzina visto che ait empi costava "poco" ma ora....e il gpl non è neanche più tanto conveniente.

Oltre che essere un gran investimento su un'auto cosi vecchia.

 

Oltretutto bisognerebbe acquistarla usata per il 90% degli automobilisti, quindi se tii capita il bidone sei "apposto".

 

Per finire una cosa stupida ma per chi ci è dentro reale: i ricambi.

 

Si fa fatica trovare ricambi NUOVI per la Punto primo modello, non intendo candele o cose cosi ma fari, paraurti ecc ecc. Certo cè il demolitore ma è cmq roba usata eche va riverniciata o cmq rattoppata.

Ma prima o poi si farà fatica anche dai demolitori, almeno qua al nord trovare la Uno non è mica tanto semplice perchè molti la schiacciano col proprietario ancora dentro a momenti :rolleyes: aòltri ti sparano cifre da capogiro perchè non han voglia di smontare 2 pezzi per poco niente di guadagno.

 

 

Secondo me l'auto d'epoca conviene solo a chi fa sui 5-10mila km anno MASSIMO.

Solo cosi può godere die veri incentivi e nel caso di problemi ha la "calma" di sistemarli per bene e con calma.

Oppure come seconda- terza auto di famiglia invece di tenerne 1nuova costantemente in garage ad invecchiare per nulla.

 

 

 

Per quelle nuove ha ragione il tuo amico meccanico ma cmq tutte le auto si rompono ma alla fine cè da dire che oggi cè trppo consumismo.

20anni fa rifare la guarnizione di una testa era un lavoro quasi quotidiano e costava un bel pò di soldi.

Oggi se si può(ma neanche sempre) si cambia auto per svariati motivi...è vecchia, mi ha stufato, ha troppi km, ecc ecc.

Ma facnedo cosi non si mmortizzerà mai l'auto!

 

A mio parere se l'auto va bne nel senso che non è nata male conviene usarla finchè va e quando davvero inizia a mollare o ad aver troppi problemi la si cambia.

2 mesi fa ho rottamato una Punto jtd con 260mila km, l'auto era di 5 cm più bassa perchè l'assetto era ceduto, i sedili avevano i buchi, le gomme finiteinsieme alla frizione e l'elettronica iniziava a partire.

Il motore di km ne avrebbe fatti ancora tanti ma veramente non valeva più la pena ripararla.

Però per 10anni ci ha portato ovunque e qunando a 5-6 anni ha ceduto il turbo lo si è cambiato, spendendo anche qualcosina ma devo dire che ci ha restituito quei soldi.

Se l'avessimo cambiata, probabilmente ora anche la sua erede era già un"ex" e invece....è ppena arrivata.

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  • 4 weeks later...

Spero di leggere altri commenti...

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Spero di leggere altri commenti...

 

Girare con auto vecchie di oltre 20 anni...è un'espereinza che ho fatto e che nn poteva mancare ad un innamorato degli anni ottanta...ho avuto per oltre deu anni una volvo 740 2.0 a benzina...bhe l'auto l'avevo pagata 1100 euro con il passaggio non era messa male di motore e carrozzeria ma tra iscrizione asi, ricariche aria condizionata gomme ammortizzatori freni già appena presa ho speso altri 1000 euro per rincondizionarla...poi ho cambiato la frizione poi mi sono dedicato all'impianto elettrico ed ogni poco erano spese...ho fatto i conti che in 2 anni sono arrivato a 5000 euro complessivi e diventava sempre più difficile reperire cavolate come il gruppo clacson che ho dovuto modificare per adattare delle trombe di una regata che mi avevano regalato per disperazione ad uno sfascio...e poi...con 20 euro nemmeno la lancetta della benzina si alza...in pratica faceva in autostrada 8 a litro.....è vero che il comfort la souplesse è stata insuperabile...c'è un amico che la guidava spesso ...lui aveva una mercedes cls del 2008 e diceva sempre che la mia 740 aveva un comfort superiore alla sua cls ma onestamente era inproponibile...girarci una settimana mi costava 100 euro....non è possibile gettare i soldi così....

 

per quanto riguarda il tuo pensiero condivido in toto ma è così in tutti i mestieri...anche noi famracisti cambiamo computer ogni anno e senza che nessuno ci dia mai un contributo...certo epr farmacie del centro città la spesa è irrisoria ma ad esempio nel 2009 hanno isituito il controllo elettronico delle ricette..bhe lo scanner il programma gestionale il nuovo computer da dedicare per un totale di 6500 euro è sato carico nostro e per una farmacia di paese piccolo sono soldi...intanto...è così...e pensate li dove non c'è l ADSL di fatto il collega o si arma di pc portatile e chiavetta e ogni sera trasmette i dati al ministero o se ne va a casa...quindi già un 60 enne come mio padre poco pratico di computer tra qualche anno sarà paragonabile ad un analfabeta degli anni 20......

 

oggi facevo anch'io una costatazione..con questo nuovo sistema commerciale che si sta deliniando è una guerra a chi muore per primo....nel mio paese 5000 anime ci sono nel circondario forse 8 supermercati ogni giorno ci sono nuovi cartelli pubblicitari...questi per lavorare rispetto a 10 anni fa hanno dovuto pensare anche alla cartellonistica ai volantini..sono spese in più che non servono a guadagnare di più o a crescere rispetto ai volumi di 10 anni fa...ma a rimanere a galla...questo vuol dire che se io nel 2000 fatturavo 200000000 di lire l'anno e me ne rimanevano 50....ora ne fatturo lo stesso 100000 euro ma me ne rimangono 20 quindi 5000 in meno che dedico ogni anno alla pubblicità....intanto però ora ci sono le stamperie che lavorano di più che introitano maggiormente rispetto a dieci anni fa quindi il proprietario del supermarket incassa 40 milioni e non più 50 e deve sbattere la testa a cercare di mantenere sto ritmo..e quelli delle stamperie hanno triplicato i propri incassi...lo stesso per le officine...oggi quelli dei carroattrezzi lavorano di più ed incassano di più rispetto a 10 anni fa perchè è richiesto il loro intervento anche per una lampadina bruciata a scapito delle officine.....e soprattutto del cliente....ma secondo voi quando nel 2001 Berlusconi disse di creare un milione di nuovi posti di lavoro a cosa si riferiva? a questo nuovo sistema commerciale in cui uno lavora ed altri 5 parassitano su quel lavoro...infatti se si prendono le attività commericiali ogni anno l'esercente deve pagare quello che gli revisiona l'impianto elettrico l'estintore il registratore di cassa l'antivirus la caldaia...tutte spese che si assommano alla gestione fanno calare gli utili specie in periodi di crisi e danno di fatto lavoro ad altre persone...certo con il sistema automobilistico poco centra BErlusconi con il suo milione di posti di lavoro...ma diciamo che il Silvio si è ispirato alla tendenza che il mercato in generale sta assumendo a livello mondiale....

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Al caro troll... immagino che ti castigava spesso è?

Poverino, io ancora ti rispondo, ma quando non lo farò nemmeno io chi ti risponderà....

 

migliaia di utenti che ti ignorano e tu che giri come un fantasma in questo universo telematico ignorato da tutti o quasi. Sembra la sceneggiatura di un film cyberpunk...

 

ONTOPIC

 

 

Girare con l'auto d'epoca tutti i giorni è pesante, senza contare che poi ti iniziano a fermare spesso, o a chiederti il permesso di soggiorno se sei tanto abbronzato o hai dei lineamenti "stranieri"...

 

Il problema è che in Italia (ma possiamo dire Europa) le macchine costano troppo e sono studiate troppo spesso per rompersi...

 

Negli Stati uniti certe macchine che da noi costano 18 20'000€ le paghi 10'000$...

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Girare con un 'auto d'epoca comporta molti problemi: sicurezza in primis dal momento che i materiali sono vecchi e in caso di urti non si comportano come la più economica delle utilitarie di oggi.

Inoltre il rischio di subire furti o atti vandalici è più elevato.

Per quanto riguarda le riparazioni non concordo sul fatto che siano più economiche dal momento che spesso trovare determinati ricambi costa molto in termini di tempo e denaro.

Le storiche vanno tenute in garage e usate per fare il giro della domenica secondo me.

 

A mio parere:

 

5\15.000 km annui: compro un'auto usata con non più di 6 anni e faccio una manutenzione scrupolosa;

15.000 -30 000 km annui compro un'auto nuova spendendo anche qualcosa in più perchè la comodità si paga e la porto fino alla fine(ovviamente sempre con una buona manutenzione);

30 000 km annui o più compro un'auto nuova o un buon usato con massimo 2-3 anni e la cambio ogni 2-3 anni perchè percorrere molto chilometri significa dover guidare comodi, inoltre in un auto con molti chilometri anche se fatti bene il rischio di restare a piedi è inevitabilmente maggiore.

 

In ogni caso mai fare con una storica più di 2\3 000 km annui si rischia veramente tanto.

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  • 2 weeks later...

a mio parere...se uno può permettersi di cambiare la macchina ogni 4-5 anni fa bene...è inutile tenerla 10-12 anni e poi qnd la vai a rivendere ti dicono "quanto vuoi per tenerla"...le macchine sono bellissime, ma nn sono investimenti...

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non concordo minimamente quello scritto prima...

un'auto (vecchia o nuova che sia) se trattata bene ti porta in giro senza particolari problemi...

la sicurezza è quasi l'ultima cosa che l'italiano medio guarda....visto che compra tutt'ora le matiz e le fiat 600.....

personalmente in 10 mesi ho percorso 8mila km con la mia uno e arriverò di sicuro a 10mila....

ci sono andato in montagna a sciare in giornata (400 km in 2 persone + portasci) per ben 5 volte lo scorso inverno....con auto moderne magari bloccate dal gelo....

ho addirittura pensato di vendere la mia nuova modus...ma mi danno troppo poco e la tengo...

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  • 3 weeks later...

Vedo una bella discussione civile... finalmente...

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e non solo per airbag ecc ma anche epr robustezza di scocca ecc.

Scusami derapage, son completamente d'accordo con te (consumi osceni -io a GPL con l'impianto aspirato sono ai livelli di una supersportiva come consumi-, difficoltà ENORME a trovare i ricambi, minor tecnologia nelle utilitarie, anche se non è poi tanto vero sui segmenti più alti, problemi uno dietro l'altro...) ma -almeno in questo- non puoi dir praticamente nulla alle scocche del passato :D , che almeno possono ancora vantare il nome di "scocca"... oggi è prettamente plastica e latta, basta guardarsi intorno, vedi le Smart che spaccano i parafanghi un giorno si e l'altro pure (e non tamponando, ma sbagliando un parcheggio...), paraurti scollati ai laterali perché, al primo colpo, saltano via quelle escrescenze di plastica che chiamano -non ho capito con che logica, almeno alla toyota- fermagli, per non parlare degli interni, dove se malauguratamente devi metter mano saltan via metà dei fermi (e se non sei tu a lavorarci, non tutti i carrozzieri sono così onesti da perder tempo ad andarle a comprare, cambiarle, non dico non fartele pagare perché poveretti li comprendo, però già sarebbe tanto...) insomma, sotto questo aspetto potrebbero di gran lunga migliorare a mio parere :D

 

Mi ricordo (perché mi ha impressionato) un mio lontano parente che abita nel paese materno delle marche... beh, ha una mercedes classe A (la scatoletta monovolume) di questi anni... un giorno, ha trovato una lieve ammaccatura sotto alla maniglia della vettura, e non si faceva capace di come potesse esser stata fatta...

lo sai cosa è stato a provocarla ? la fede: :D lui ha il vizio di spingere la porta con il dorso della mano, e se n'è accorto successivamente perché -ad oggi- le ammaccature sono ben 3, 2 più lievi ed una -evidentemente- andava di fretta quando ha chiuso la macchina :D.

 

... e io che aprivo lo sportello, mi arrampicavo e mi siedevo sul tetto quando avevo 8 anni... peso 80 kg scarsi ora, non oso rifarlo, ma quando ne pesavo la metà non mi sembra si sia mai lamentata :)

 

Della stessa pasta di quella mercedes purtroppo sembra fatta la lamiera della yaris, dove le imbottiture son fatte con il polistirolo (non è una battuta, ho dovuto sostituire un motorino chiudiporta: c'è veramente il polistirolo sotto) anziché con felcro e compensato come nella Y10 ad esempio, il tunnel centrale si regge con 3 fermagli in plastica (di cui 1 si era spaccato e mi vibrava tutto :D) mentre nella Y10 non ricordo nemmeno quante viti avesse, sulla Thema,poi, per smontarlo è un dramma... 3 fermagli in acciaio, 4 viti di sicurezza, 6 fermagli...

 

Insomma, l' "ipotetica qualità" nel tempo è cresciuta, purtroppo è la "buona volontà" di utilizzarla anche nelle auto di segmento non extra-costoso che è scemata (vedi lo scarnimento generale sulla qualità -non estetica, ma effettiva- dei materiali utilizzati sulle utilitarie di questo decennio)

 

A mio parere se l'auto va bne nel senso che non è nata male conviene usarla finchè va e quando davvero inizia a mollare o ad aver troppi problemi la si cambia.

Ho iniziato a fare questo discorso io stesso con la Thema... poi sono arrivato a 22 anni di servizio no-stop lasciandomi a piedi 1 volta sola (la yaris l'ha già recuperata in appena 9 anni :D ) e -pian piano- ho finito per rifarla quasi tutta, un pezzo alla volta, un pezzo alla volta, per fortuna sempre cose di poco conto e secondarie, come plastiche che vibrano e tappi che si scollano... il resto è sempre manutenzione ordinaria (freni, olio, filtri, candele, gomme... non ho mai cambiato una lampadina ai fari posteriori ora che ci penso, stanno tutte lì da almeno 14 anni :D ) è come con le ciliegie, una piccola riparazione tira l'altra e ti ritrovi a perdere almeno un weekend al mese a cambiare pezzi... è vero, se fosse l'auto principale, o se dovessi usarla (come la usavano i primi 8 anni di vita) per fare Roma-Milano a 230 all'ora, forse si rovinerebbe di gran lunga più velocemente, sarebbe da folli utilizzarla come prima auto...

Giusto io, con il kilometraggio annuo che fa ridere (si e no farò 3.000 km annui con la thema, ma proprio se mi impegno, visto che la uso quasi esclusivamente in autostrada e per i viaggi estivi/natalizi/scampagnate del sabato ecc... ed il bello è che è sempre stato così con quest'auto...)

Tant'è che ha 22 anni e 87.000 km, chiunque guarda il tachimetro giurerebbe che è stato toccato...

 

Per kilometraggi superiori, effettivamente, non so quanto convenga un auto di questo tipo, nonostante tutto il bene che le voglio, la comodità -degli interni in buono stato- ineguagliabile anche dalle berline moderne e tutto il resto... se fai troppi km, forse è meglio che guardi altrove, è vero :)

 

a mio parere...se uno può permettersi di cambiare la macchina ogni 4-5 anni fa bene...è inutile tenerla 10-12 anni e poi qnd la vai a rivendere ti dicono "quanto vuoi per tenerla"...le macchine sono bellissime, ma nn sono investimenti...

E' un punto di vista molto condiviso ultimamente... io invece, sarò "retrò" e anti-consumista, ma non capisco chi le rivende... è inutile rivendere un'automobile, visto che già che varchi la soglia del concessionario (nemmeno...già che la immatricoli) inizi subito a perdere di valore sul prezzo di listino...

Io lo considero un bene affondato, un fondo perduto: compri un'auto da 20mila euro ? Sono 20mila euro persi su quella vettura, che -se hai scelto bene- non deve dare rogne, almeno serie, per i prossimi anni... certo, se poi per qualche motivo le spese diventano tali da rendela non conveniente, se intervengono spese particolari o se si presentano occasioni tali da rendere la vendita conveniente, è un altro discorso... ma -io personalmente- il prezzo di ri-vendita di un'auto è l'ultima cosa che guardo... ;)

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Concordo sul discorso del fondo perduto...

 

Mica siamo tutti George Best della situazione!!!

 

Citazione:

 

"Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcol e automobili. Il resto l'ho sperperato."

 

Gia che ci siamo, un OT con delle perle di saggezza di George Best....

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Concordo sul discorso del fondo perduto...

 

Mica siamo tutti George Best della situazione!!!

 

Citazione:

 

"Ho speso gran parte dei miei soldi per donne, alcol e automobili. Il resto l'ho sperperato."

 

Gia che ci siamo, un OT con delle perle di saggezza di George Best....

 

L'latro giorno il mio amico rappresentante farmaceutico mi ha fatto un discorso simile....ha detto: "sono 12 anni che faccio questo mestiere...nel 1999 ho comprato una Vectra cdi....ho speso 22 milioni, l'ho rivenduta con 80000 km in più nel 2001 tirando una permuta pari a 9 milioni per una 156 jtd che ho pagato 38 milioni (meno la permuta, quindi 29 milioni). Nel 2004 disperato dalla durezza della 156 l ho permutata con appena 37000 km ed ho preso una S60 d5 (uguale a quella che avevo io), che ho pagato 31 mila euro cioè quasi 60 milioni...la 156 è stata scontata 10 mila euro cioè meno di 20 milioni. Nel 2005 dopo 85000 km ho preso una classe e che ho pagato 42 mila euro con un forte sconto...la S60 è stata scontata 15 mila euro....nel 2008 ho preso la CLS pagata 80000 euro...alla mercedes dove avevo preso la E e ho comprato la CLS......sai quanto mi hanno pagato la E con 100000 km che nn sono nulla per quella macchina?...solo 16 mila euro...ed ho perso quindi altri 26 mila euro..nel 2010 ho rivenduto la cls con appena 57000 km e me l'hanno pagata 51000 euro.......da allora ho avuto una 530 xd del 2007 pagata 22 mila euro con 140000 km che ho rivenduto dopo 6 mesi con 155 mila km e l ho rivenduta 22 mila euro uguali. ho avuto per 5 mesi una 9-3 pagata 12000 euro con 100000 km e lho rivenduta con 13000 km in più 11000 euro....ed ora ho una jaguar s-type del 2006 3.0 con impianto a gas che ho pagato 14000 euro e che di sicuro venderò tra 6 mesi o anche un anno..almeno 12000 euro......dal 2010 sto comprando solo usato...lo tengo 6 mesi e via...solo la jaguar terrò un anno perchè a gas mi pare convenga più del gasolio....io dovevo scendere a 25 euro al giorno di carbuirante per i km che faccio giornalmente e ci sono sceso con quest'auto a gas....in 12 anni di questo mestiere a conti fatti ho buttato oltre 65000 di auto tra volore di acquisto e quello permutato...con 65000 euro mi sarei comprato un altra auto...ho finito di prendere auto nuove....per non contare eventuali tassi di interessi di finanziarie che nel tempo ho fatto per acquistare l'auto che si avvicinano ai 20 mila euro"

 

Queste sono le parole di un amico che fa di mestiere il rappresentante uno che l'auto la vive come la casa e poi è un appassionato di motori.....è arrivato a questa considerazione......e scusate e nn mi pare l'ultimo cretino...vi ho riportato integralmente il discorso....

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