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domandina tecnica


peter2

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il gassificatore del GPL, opera sfruttando il calore dell'acqua del radiatore, no?

in pratica assorbe dal circuito di raffreddamento del motore il calore necessario per far fare la transizione liquido-aeriforme al GPL, giusto?

e allora deduco:

1)il risultato di tale transizione dipenderà dalla temperatura dell'acqua (influenzata dalla temperatura esterna) e quindi il rendimento del motore.

2) in caso di caldo torrido il motore è "più frresco"perchè il liquido del radiatore è ulteriormente raffreddato dal gas.

 

quante caxxate ho detto??? ;) :wub:

 

ciao

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correttissimo, ma la quantità di calore necessaria allo scopo è modesta e non tale da alterare in maniera avvertibile il bilancio termico dell'impianto di raffreddamento.

 

ciao

quoto, anzi questo inverno ho fatto 100 km di autostrada a gpl e il ritorno a benzina.

ho cercato di mantenere la stessa andatura.

 

risultato:

 

- a gpl la temperatura acqua restava fissa sugli 85, la temperatura olio poco sopra i 90

 

- a benzina la temperatura dondolava lentamente fra i 90 e i 75 (attacco-stacco della termovalvola del radiatore) e la temperatura olio era poco sotto i 90.

 

IMHO questa è la conferma che a benzina si genera un po' meno calore (l'acqua fissa ad 85 significa che il radiatore riusciva ad equilibrare la generazione di calore, l'acqua che "dondola" invece significa che il radiatore era sovradimensionato e quindi la termovalvola chiudeva ogni tanto il circuito esterno in modo da far risalire la temperatura).

 

ciao ;)

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Ciao,

L'assorbimento di calore di un riduttore varia sicuramente in base hai kw della vettura, non influenza il riscaldamento del motore in quanto se è correttamente collegato, la valvola termostatica presente nel motore fa in modo che la temperatura sia sempre costante, se vi sono degli sbalzi vuol dire che o il riduttore è collegato male al circuito dell'acqua o la valvola termostatica ha dei problemi (vi è anche la possibilità che il sensore della temperatura abbia dei problemi di stabilità, ma questa terza opzione è abbastanza rara).

Nei sistemi sequenziali moderni è importante la circolazione dell'acqua in quanto i riduttori sono di ridotte dimensioni e lo scambio termico deve avvenire in maniera molto rapida, altrimenti vi sono dei problemi agli iniettori.

Saluti a tutti

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correttissimo, ma la quantità di calore necessaria allo scopo è modesta e non tale da alterare in maniera avvertibile il bilancio termico dell'impianto di raffreddamento.

 

ciao

quoto, anzi questo inverno ho fatto 100 km di autostrada a gpl e il ritorno a benzina.

ho cercato di mantenere la stessa andatura.

 

risultato:

 

- a gpl la temperatura acqua restava fissa sugli 85, la temperatura olio poco sopra i 90

 

- a benzina la temperatura dondolava lentamente fra i 90 e i 75 (attacco-stacco della termovalvola del radiatore) e la temperatura olio era poco sotto i 90.

 

IMHO questa è la conferma che a benzina si genera un po' meno calore (l'acqua fissa ad 85 significa che il radiatore riusciva ad equilibrare la generazione di calore, l'acqua che "dondola" invece significa che il radiatore era sovradimensionato e quindi la termovalvola chiudeva ogni tanto il circuito esterno in modo da far risalire la temperatura).

 

ciao <_<

quindi :

col GPL l'impianto di raffreddamento deve smaltire più calore perchè se ne produce di più, e il freddo "cedutogli" dal vaportizzatore del GPL non ce la fa a compensare completamente tale differenza.

 

inoltre sarei curioso di sapere qual'è la perdita di carico del vaporizzateore..... <_< <_<

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...Nei sistemi sequenziali moderni è importante la circolazione dell'acqua in quanto i riduttori sono di ridotte dimensioni e lo scambio termico deve avvenire in maniera molto rapida, altrimenti vi sono dei problemi agli iniettori....

che succede? arriva GPL ancora liquido agli iniettori?

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inoltre sarei curioso di sapere qual'è la perdita di carico del vaporizzateore..... <_< <_<

Interessante come domanda.

Non so risponderti di preciso, ma formulo una mia teoria...........

 

IMHO la perdita di carico è minima, perchè il circuito del riduttore è in parallelo a quello del circuito solito.

 

Teoricamente anzi, dovrebbe guadagnare (come due resistenze in parallelo).

 

Ma visto che i due giunti a T per la derivazione del liquido raffreddamento sicuramente "strozzano" abbastanza, alla fine forse la perdita risultante tende ad essere piccola.

 

 

Ciao <_<

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Allora, se abbiamo il gas allo stato liquido non occorre riscaldarlo, anzi dobbiamo fare in modo che non si scaldi altrimenti gasifica, se invece siamo in fase gassosa, dobbiamo determinare quanto gas sta passando per il tubo.

Come la vettura misura l'aria che entra e in base a diversi calcoli determina il tempo di apertura dell'iniettore, il sistema in teoria sarebbe semplice, tagliamo il filo di comando dell'iniettore benzina e lo mandiamo ad un iniettore gas (che dovrebbe avere le stesse caratteristiche di quello benzina sia in portata e tutto il resto) e il gioco è fatto.

Perchè esiste una centralina del gas?

Siccome non esistono degli iniettori gas con le stesse caratteristiche di quelli benzina vuoi per i tempi di risposta vuoi per le portate e via dicendo la centralina del gas elabora diverse cose, perchè deve quantificare se il gas che sta entrando è nella stessa quantità, quindi misura la pressione, la temperatura del gas, la temperatura dell'acqua e altre cose.

Se la temperatura del gas sale, la centralina aggiusta il tempo di iniezione in base alla temperatura, in quanto una particella di gas riscaldata ha più volume di una particella di gas freddo, quindi temperatura gas calda=tempo iniezione più lungo, temperatura gas fredda=tempo di iniezione più corto.

Dobbiamo anche tenere conto che tutti gli organi come iniettori specialmente sono stati testati per lavorare con del gas ad una certa temperatura, quindi hanno delle tolleranze in quelle condizioni ottimali, ma se facciamo lavorare gli iniettori ad una temperatura diversa si possono avere delle sorprese.

Per questo si studiano dei riduttori in grado di dare una stabilità di temperatura molto lineare, ma se connessi al modo giusto non portano via nulla al raffreddamento della vettura, perchè?

In inverno il raffreddamento del motore avviene molto dal radiatore del riscaldamento della vettura, ma non è sufficente, quindi quando la temperatura raggiunge un livello predefinito interviene una valvola (valvola termostatica) che fa in modo che l'acqua circoli anche nel radiatore, non si apre tutta, ma parzializza l'uscita verso il radiatore facendo in modo che la temperatura rimanga costante.

Quindi in estate questa valvola deve aprirsi molto di più perchè il radiatore del riscaldamento è inefficente (nessuno usa il riscaldamento) quindi abbiamo molta più acqua calda.

Il riduttore nell'effettuare lo scambio termico per fare in modo che il gas passi dallo stato liquido (perchè arriva al riduttore liquido e esce gassoso) allo stato gassoso prende il calore dell'acqua quindi è come un piccolo radiatore, ma abbiamo appena detto che del calore ne abbiamo in eccesso quindi non crea nessun problema (se fossimo capaci di usare quest'acqua calda per produrre energia consumeremmo molto meno, infatti una parte della potenza che il motore crea vola via in calore).

Scusate la siegazione un po' lunga Ciao

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IMHO la perdita di carico è minima, perchè il circuito del riduttore è in parallelo a quello del circuito solito.

 

Teoricamente anzi, dovrebbe guadagnare (come due resistenze in parallelo).

:blink:

questa non l'ho capita....

 

in ogni caso sei sicuro che venga montato in parallelo?

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...Per questo si studiano dei riduttori in grado di dare una stabilità di temperatura molto lineare, ma se connessi al modo giusto non portano via nulla al raffreddamento della vettura, perchè?

In inverno il raffreddamento del motore avviene molto dal radiatore del riscaldamento della vettura, ma non è sufficente, quindi quando la temperatura raggiunge un livello predefinito interviene una valvola (valvola termostatica) che fa in modo che l'acqua circoli anche nel radiatore, non si apre tutta, ma parzializza l'uscita verso il radiatore facendo in modo che la temperatura rimanga costante.

Quindi in estate questa valvola deve aprirsi molto di più perchè il radiatore del riscaldamento è inefficente (nessuno usa il riscaldamento) quindi abbiamo molta più acqua calda.

Il riduttore nell'effettuare lo scambio termico per fare in modo che il gas passi dallo stato liquido (perchè arriva al riduttore liquido e esce gassoso) allo stato gassoso prende il calore dell'acqua quindi è come un piccolo radiatore, ma abbiamo appena detto che del calore ne abbiamo in eccesso....

intanto grazie per la risposta:

1)la mia ipotesi iniziale sull'influenza di un riduttore in serie all'impianto di raffredamento motore, era positiva: immagginavo cioè che rappresentasse un ulteriore punto in cui l'acqua del circuito cedesse calore e abbassasse la sua temperatura. ora però deduco che tale calore sia trascurabile rispetto all'aumento di produzione di calore dovuto alla combustione del GPL rispetto alla benzina.

 

2)non sapevo che in inverno il raffreddamento avvenisse tramite il "radiatore del riscaldamento dall'abitacolo"!!! :blink: :) pensavo che l'elettrovalvola strozzasse solamente la sezione del tubo del circuito per far passare meno acqua e quindi abbassare l'effetto del radiatore esterno. sapevo anche che il radiatore poteva essere completamente escluso dal circuito tramite un altra elettrovalvola, in modo che il liquido circoli solo nel motore... quante cose si imparano!!

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:D

questa non l'ho capita....

 

in ogni caso sei sicuro che venga montato in parallelo?

Nel mio è in parallelo.

 

In elettronica (ma anche in idraulica) se colleghi una resistenza (un tubo) in parallelo ad un altro, diminuisci la resistenza complessiva (in pratica è come se montassi un unico tubo di sezione maggiore).

 

quindi teoricamente la pompa acqua sforza meno.

ma visto poi che ci sono anche i connettori a T (che hanno per forza di cosa una

sezione minore visto che devono infilarsi dentro il tubo e quindi oppongono una resistenza al flusso d'acqua leggermente maggiore), alla fine credo che la risultante di tutte queste componenti sia leggermente negativo per la pompa che quindi sforzerà leggermente di più (ma in maniera, IMHO, minima).

 

non so se sono stato spiegato...... :D

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:ph34r:

questa non l'ho capita....

 

in ogni caso sei sicuro che venga montato in parallelo?

Nel mio è in parallelo.

 

In elettronica (ma anche in idraulica) ...

non so in elettronica....ma in idraulica non è così... :)

comunque pensandoci mi sa che lo mettono in parallelo per questioni di sicurezza: se si ottura non sfascia la pompa e non fondi il motore.

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Cribbio che domande in questo forum ! Roba da Politecnico ! Personalmente credo che la quantità di calore assorbita dall'evaporatore del GPL sia veramente molto piccola da cui dovrei dedurre che l'influenza di tale dispositivo sulla temperatura dell'acqua di raffreddamento nel motore sia pressochè intangibile. E' chiaro che a sensanzione si potrebbe pensare al contrario ma pensiamo anche che l'evaporatore gela in assenza di riscaldmento anche per via delle sue piccole dimensioni e della sua piccola massa. Facciamo il paragone contario per quanto riguarda il motore ed il dado è tratto. Non saprei dirti quanti metri di colonna d'acqua perda un evaporatore ma penso (intuitivamente) che vista la bassa prevalenza di un ricircolatore d'acqua quale è quello montato su un motore d'auto, percentualmente (perdita di carico localizzata/prevalenza della pompa) si faccia sentire : in ogni caso "ja' fa". Un'ultima cosa sulla temperatura : comunque un motore alimentato a GPL scalda di più ! Ciao Dottori ! :rolleyes: Mauri.

P.S. : confermo in elettronica il parallelo tra due resistenza (solo tra queste) ne diminuisce il valore (R1*R2/R1+R2).

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non so in elettronica....ma in idraulica non è così... :rolleyes:

comunque pensandoci mi sa che lo mettono in parallelo per questioni di sicurezza: se si ottura non sfascia la pompa e non fondi il motore.

in elettronica ed in idraulica funziona così, invece...

ai capi del parallelo dei due tubi si ottiene una resistenza minore in quanto aumenta la quantità di aqua che può passare in un dato istante.

il risultato è quindi simile a quello che si avrebbe mentenendo un unico tubo di diametro maggiore.

 

il motivo per cui poi lo colleghino in parallelo credo possa essere come dici tu.

 

nel mio caso il riduttore/evaporatore è in parallelo al circuito idraulico che va al radiatorino del riscaldamento abitacolo.

 

:unsure:

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