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Che "la gente" cerchi di sottrarsi al pagamento delle tasse è cosa del tutto naturale, così come è naturale, ad esempio, che uno studente preferisca un pomeriggio di svago a un pomeriggio di studio e l'interrogazione programmata a quella a sorpresa, oppure che un adulto preferisca una giornata di ferie pagate ad una giornata in fabbrica o in ufficio e così via.

 

Tutti cerchiamo, nei limiti del possibile, di perseguire il nostro personale tornaconto, non solo economico. In prima battuta cerchiamo di farlo "legalmente", cioè senza infrangere le leggi, senza rischiare punizioni, metodo decisamente più conveniente in quanto esente da rischi. Studiamo le leggi e cerchiamo un modo di aggirarle. Un'alternativa più "spinta", più o meno gettonata a seconda delle personali... attitudini, sta invece nell'infrangere spudoratamente le leggi, sperando di non essere acciuffati e magari avendo già messo in conto l'eventuale punizione (strategia che, esempio tra i tanti, nel caso dei vari condoni si è sempre dimostrata finora vincente).

 

Un ingrediente enormemente influente su questi meccanismi e sulla loro ricaduta oggettiva sta nel COME sono fatte le leggi e le sanzioni, nelle dosi di buon senso e misura e razionalità e coerenza e autorevolezza (anche punitiva) che contengono.

Tanto più bassi tali dosaggi, tanto più frequenti e massicci gli aggiramenti, "legali" e non. Anche perché, come la logica elementare insegna, tanto più una regola è palesemente insensata tanto più è probabile che chi la infrange si comporti, di fatto, sensatamente...

Purtroppo "comportarsi onestamente" NON è equivalente a "rispettare la legge"; tutti infatti abbiamo conosciuto e conosciamo (nel commercio, nel lavoro, tra i parenti...) persone che pur senza infrangere le leggi e senza essere quindi perseguibili si comportano regolarmente in maniera per nulla onesta e leale.

 

Peccato che le leggi intrise di buon senso e razionalità ecc. sembrino essere, per la maggior parte delle persone, prive di interesse. Quasi nessuno sembra davvero interessato alla nascita di leggi di quel tipo. Basta pensare, per fare un esempio stradale, a come tanti preferiscano sentire annunciare dal balcone che chi si metterà al volante con una singola birretta in corpo rischierà una sanzione colossale e spettacolare piuttosto che sentire che chi si metterà al volante veramente ubriaco avrà altissime probabilità di essere sistematicamente intercettato e castigato in base alle sue effettive colpe.

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il punto è diverso.

Purtroppo in uno stato come il nostro,dove l'evasione è lo sport nazionale,spostare la tassazione sulle imposte indirette da un gettito più sicuro.

 

Fosse per me sposterei tutta l'imposizione sulle imposte indirette, se non fosse che poi la gente inizierebbe a comprare all'estero, pur di non pagare :lol:

 

basta molto più semplicemente non fare ricevuta o scontrino...quindi il molto più sicuro va a farsi benedire, salvo grande distribuzione o multinazionali...

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il punto è diverso.

Purtroppo in uno stato come il nostro,dove l'evasione è lo sport nazionale,spostare la tassazione sulle imposte indirette da un gettito più sicuro.

 

Fosse per me sposterei tutta l'imposizione sulle imposte indirette, se non fosse che poi la gente inizierebbe a comprare all'estero, pur di non pagare :lol:

 

chiaro che però lo svantaggio deriva dal far pagare la stessa tassazione ad un pensionato da 500 euro al mese,che a un possessore di ferrari.

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...lo svantaggio deriva dal far pagare la stessa tassazione ad un pensionato da 500 euro al mese che a un possessore di ferrari.

Già, ma la stessa tassazione sarebbe sul singolo bene acquistato.

Però il possessore di ferrari, rispetto al pensionato, farà molti più acquisti (mooolto più carburante, mobili, vestiti...) anche in proporzione alla propria vanità, al desiderio di esibire la sua presunta superiorità e così via; alla fine pagherebbe molte più tasse del pensionato e le pagherebbe esattamente in proporzione al lusso di cui si circonda.

 

Si tratta, in fin dei conti, di un meccanismo che già esiste, seppure in misura diversa, visto che finora le tasse sui prezzi di acquisto (IVA, accise) sono sempre state uguali sia per il milionario che per il pensionato, sia per l'onesto che per l'evasore spudorato. Quest'ultimo, però, può comprare tante cose "a sbafo", cioè usando denaro "non suo", denaro che non dovrebbe possedere, denaro che avrebbe dovuto versare al fisco ma che non ha versato, dichiarando sistematicamente un reddito assai inferiore a quello reale o ricorrendo ad altri stratagemmi di vario genere (compensi fuori busta, gonfiaggi di spese e rimborsi, finanziamenti agevolati mediante "addomesticamento" di carte, macchinoni di lusso immatricolati come autocarri...). Quindi, sebbene le tasse sui prezzi di acquisto ci siano e siano formalmente uguali per tutti, lui NON le paga affatto di tasca sua e nemmeno paga il prezzo di acquisto stesso.

 

Per non parlare del purtroppo classico paradosso, per nulla raro, dell'evasore spinto e benestante che, in virtù del suo basso reddito ufficiale, accede a tutte le agevolazioni pensate per coloro che benestanti non sono, ottenendo quindi un ulteriore vantaggio dalla propria "furberia".

 

Posso essere d'accordo sul fatto che l'idea di spostare il 100% della tassazione sugli acquisti non sia perfetta, ma in quanto a difetti, contorsionismi ed effetti collaterali iniqui mi pare che il meccanismo fin qui adottato si difenda assai bene...

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...basta molto più semplicemente non fare ricevuta o scontrino...

No, non basterebbe; oltre a non fare lo scontrino, bisognerebbe anche abbassare sensibilmente il prezzo, togliendo le tasse.

 

Questo, peraltro, costituirebbe una enorme novità, perché le tasse evase in tal modo non sarebbero più quelle di chi vende ma quelle di chi compra.

In altre parole, la transazione senza ricevuta o senza scontrino costituirebbe una truffa fiscale attuata NON dal commerciante o dall'idraulico o dal meccanico o dal dentista MA dal cliente, magari operaio o impiegato o pensionato.

 

Il commerciante (o il muratore ecc.) non avrebbe più alcun interesse a proporre pagamenti in nero o scontrini alleggeriti e così via, perché ciò non avrebbe più alcun effetto sulla sua posizione nei confronti del fisco.

 

Ora, supponendo che sia vero ciò che si sente e si legge da ogni parte (i disonesti, , ricattatori, colpevoli ecc. sono i commercianti e i professionisti e via dicendo mentre invece gli altri, gli indifesi clienti, specie se lavoratori dipendenti, sono fiscalmente immacolati), questo metodo dovrebbe portare ad una drastica riduzione, se non addirittura estinzione, del fenomeno dell'evasione fiscale. O no?

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Beyfin (SR 435, Pieve a Nievole - PT): 0,769

TotalERG (SR435, Stazione Masotti - PT): 0,775

Esso (SR435, Pontelungo - PT): 0,779

 

Beyfin (SR 435, Pieve a Nievole - PT): 0,769

TotalERG (SR435, Stazione Masotti - PT): 0,775

Esso (SR435, Pontelungo - PT): 0,769

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...solo quando la busta paga dei dipendenti non fosse defraudata di quel 40% che viene tolto ogni mese senza colpo ferire.

Beh, non mi sembra che al non dipendente venga tolto di meno. Informarsi bene per credere.

A patto, ovviamente, che stiamo parlando di persone (dipendenti e non) che si comportano in maniera sostanzialmente corretta nei confronti del fisco e anche del prossimo.

Senza dimenticare che non esiste solo la busta paga; ci sono tanti altri modi.

 

Come ho già detto e come continuo sempre più a pensare, la contrapposizione "senza se né ma" tra più o meno presunte e comode categorie, tra "noi" comunque santi e "loro" comunque diavoli, è forse il più insidioso e letale "virus" che ci affligge. Riuscissimo a liberarcene anche solo un po', puntando l'attenzione sulle sole due categorie che davvero meritano di essere distinte (le persone che, seppure imperfette, si comportano in maniera sostanzialmente onesta e leale e le persone che invece non lo fanno), faremmo un passo avanti di ampiezza inimmaginabile. Purtroppo si tratta di un'ipotesi non realista perché scagliarsi a spada sguainata contro un "nemico" opportunamente scelto cui attribuire tutte le colpe sembra essere lo sport più popolare e praticato in assoluto.

 

Per quanto riguarda questa prevedibilissima cosiddetta crisi (dalla quale non esiste alcuna "uscita" se, alla faccia del più elementare buon senso, intendiamo con "uscita" il ritorno alla situazione antecedente, la "ripresa" di quegli stessi meccanismi che alla crisi hanno portato), sono convinto che praticamente nessuno possa dichiararsi totalmente immacolato, del tutto estraneo a una situazione che si è venuta a creare piano piano, nel corso non di mesi ma di decenni durante i quali praticamente tutti hanno spinto nella stessa direzione o, per lo meno, non hanno frenato.

Pensare il contrario, dirlo o scriverlo con insistenza, collocando sé stessi nella categoria delle vittime innocenti, può essere consolante (o addirittura assai conveniente, come ben sa ad esempio chi adotta questo metodo a scopo elettorale), ma purtroppo non è corretto e, quindi, per nulla benefico.

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stamattina la bellissima sorpresa di fare il pieno a 0.75.

...e pensare che un mese fa si metteva a non meno di 0.85.

sul pieno di 34 litri risparmiati 3.5 €.

il rapporto con la benzina è passato da 0.469 a 0.428

gaudio sommo.

:D

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Beh, non mi sembra che al non dipendente venga tolto di meno. Informarsi bene per credere.

A patto, ovviamente, che stiamo parlando di persone (dipendenti e non) che si comportano in maniera sostanzialmente corretta nei confronti del fisco e anche del prossimo.

Senza dimenticare che non esiste solo la busta paga; ci sono tanti altri modi.

 

Come ho già detto e come continuo sempre più a pensare, la contrapposizione "senza se né ma" tra più o meno presunte e comode categorie, tra "noi" comunque santi e "loro" comunque diavoli, è forse il più insidioso e letale "virus" che ci affligge.

 

Bravissimo, non avrei potuto esprimerlo meglio, non quoto tutto per soli motivi di leggibilità, ma andrebbe quotato parola per parola.

Purtroppo in Italia pare che quando si parla di lavoratori, si faccia riferimento SOLO a quelli dipendenti, come se gli altri fossero li a gozzovigliare alle spalle degli altri. Si è un po' perso il principio basilare del diritto che prevede l'innocenza salvo prova contraria. Ormai si parte dall'assunto non dipendente = disonesto

 

OT a parte, anche Torino si vedono finalmente grossi passi avanti nella riduzione dei prezzi, con qualche (raro) caso appena sotto gli 0,800, ma comunque la maggior parte nella forchetta 0,800-0,820, addirittura 0,805 in autostrada

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