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Abolizione bollo auto e sicurezza stradale


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L'associazionismo no profit operante sul versante della sicurezza stradale guarda con molta attenzione l'evolversi della situazione politica e, pur non venendo interpellato dagli organi istituzionali responsabili, cerca di dare un proprio contributo di idee per fermare l'ignobile strage che quotidianamente si consuma sulle strade Italiane. Gli organi d'informazione convenzionali (giornali e TV) sembrano più interessati alla spettacolarità emotiva del trauma stradale od alle esternazioni provenienti da alcuni interessati rappresentanti istituzionali, perciò difficilmente raccolgono la voce propositiva di chi opera nel mondo del volontariato più autentico ed indipendente. Pertanto ancora una volta siamo costretti a fare conoscere le nostre riflessioni e le nostre proposte attraverso siti associativi, e-mail, blog, forum ed altri strumenti divulgativi.

 

Sulla prospettata abolizione del bollo auto è stata avviata la seguente discussione che si auspica possa essere arricchita da altri contributi di idee:

 

Il 16/04/2008 il Comitato per la Sicurezza Stradale "F. Paglierini" (http://paglierini.135.it) ci ha fatto pervenire il seguente messaggio, che integriamo e rilanciamo attraverso il forum:

 

" Abolizione del bollo auto? No, destinarlo alla SICUREZZA delle strade. Ammontano a € 422.500.000,00 gli introiti dai bolli auto per la Regione Emilia nel 2008 (fonte bilancio di previsione). Eliminare il bollo auto, come starebbe pensando di fare il nuovo governo, sarebbe un intervento che indubbiamente acconteterebbe la stragrande maggioranza, se non la totalità degli utenti stradali. Ma, in un paese con una rete viaria in condizioni disastrose, lasciata nel pressochè totale abbandono da oltre 30 anni, rinunciare a questi introiti, anzichè destinarli totalmente a tali scopi, all'informazione e, anche, alla ri-educazione alla guida di molti utenti, sarebbe un suicidio vero, non metaforico, per l'Italia che rischia di non centrare l'obiettivo europeo del 2010 di riduzione del 50% delle "sue" vittime sulle strade.

 

E' di stamani la notizia di un'altra vittima, l'11a da inizio d'anno, sulle strade della nostra Provincia di Ferrara; con dichiarazioni di cittadini che si ripetono e continuano ad imprecare sulle pessime condizioni di sicurezza delle stesse. Si mantenga in vigore il bollo auto e si obblighino, piuttosto, le Regioni, che oggi hanno la competenza d'introitarlo, a destinarlo totalmente a Province e Comuni per gli interventi necessari ed urgenti. Fino almeno alla messa in sicurezza di tutte le strade di propria competenza. Una specie, se vogliamo, di "project-financing" a partecipazione ...popolare allargata, per far fronte a questa emergenza ed evitare tante altre tragedie stradali, altrimenti, annunciate. E questo anche perchè, se in presenza di riscossione del bollo auto per l'importo prima indicato, la Regione Emilia Romagna ha in bilancio di previsione 2008 interventi sulla rete viaria per € 20.111.455,92 (Cap. spesa: 46107 - 46110 - 46115 - 46125 + fondi di partecipazione Inail a destinazione vincolata), che rappresentano 'solo' il 4,7% dell'introitato, si pensi quanta "sicurezza" e quanta "informazione" all'utenza si realizzerebbe con a disposizione, ogni anno, oltre 400 milioni di Euro. Chi ancora si ricorda (e ringrazia) della abolizione della 'tassa' sull'autoradio e del 'bollo sulla patente'? Se quelle piccole somme fossero state mantenute e destinate alla sicurezza, quante Vite umane conteremmo salve oggi?"

 

Il 17/04/2008 l'associazione PU.RI. (http://puri.135.it) ha integrato il messaggio del comitato "Paglierini" con le seguenti considerazioni:

 

"Come da copione, il novello Governo della Repubblica tirerà subito fuori dal cappello una serie di regalie, sconti e promozioni per accattivarsi la simpatia popolare. L a ventilata abolizione del bollo auto ne è un esempio tipico.

 

A questo punto una domanda sorge spontanea: i mancati introiti derivanti dal bollo auto da quali altri balzelli saranno sostituiti per non mandare in tilt le casse Regionali?

 

Per mettere in stato di sicurezza la nostra disastrata rete viaria, non sarebbe più semplice e meno macchinoso destinare a tale scopo quegli iperbolici ed imprevisti incrementi delle entrate provenienti dalle accise sui carburanti (conseguenti all'aumento del costo del petrolio) che presumibilmente hanno giocato un ruolo determinante nell'alimentare tutti quei sogni infranti riconducibili al famigerato ed evanescente "tesoretto" del passato Governo?

 

In questo modo non si andrebbero a scardinare i precari equilibri di bilancio degli Enti Pubblici periferici, poichè il finanziamento delle opere per la messa in sicurezza delle strade deriverebbe da quel surplus di entrate che, rappresentando una sopravvenienza attiva, non risulta indicato nel bilancio di previsione".

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