Jump to content

La "carriera" di ciarrapico....


Weightless

Post consigliati

Parlamento Pulito: Ciarrapico: camicia nera, fedina pure

 

 

Che sia fascista, lo dice pure lui. E sarebbe pure una cosa grave, se non fosse per la fedina penale, che è molto più nera della camicia nera. Giuseppe Ciarrapico in arte Ciarra, stando al casellario giudiziario, vanta una collezione di condanne, arresti, rinvii a giudizio, prescrizioni e processi in corso da non temere rivali. Le condanne definitive, confermate dalla Cassazione, sono quattro, per reati che vanno dalla bancarotta fraudolenta alla ricettazione fallimentare, dallo sfruttamento del lavoro minorile alla truffa pluriaggravata, ma potrebbero presto aumentare.

 

In primo grado, il camerata pregiudicato è stato di recente condannato per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni.

 

Il Cavaliere è stato di parola. Aveva promesso di non candidare "supposti autori di reati": infatti candida quelli sicuri.

 

La carriera penale del futuro senatore del Pdl - ricostruita dalla Voce delle Voci (già Voce della Campania) - inizia nel 1973, quando la Corte di Appello di Roma conferma la sentenza del Tribunale di Cassino e lo condanna per truffa aggravata e continuata a Inps, Inail e Inam per non aver registrato sui libri paga gli stipendi dei dipendenti. La Cassazione conferma la truffa, ne dichiara prescritta una parte e incarica la Corte d’appello di rideterminare la pena per l’altra.

 

Nel 1974 altra condanna: il pretore di Cassino lo multa di 623.500 lire per aver violato per quattro volte la legge che tutela "il lavoro dei fanciulli e degli adolescenti, sentenza confermata in Cassazione. Poca roba, rispetto a Tangentopoli e anche dopo [...]

 

 

Aprile ’93: Di Pietro lo fa di nuovo arrestare per una stecca di 250 milioni al segretario del Psdi Cariglia su richiesta di Andreotti. "Era vero, li diedi per arruolare Modugno alle feste del Psdi", dirà lui anni dopo. Passa un mese e torna dentro, stavolta per un presunto miliardo alla Dc andreottiana nello scandalo delle Poste. A giugno, condanna in primo grado a 6 mesi per diffamazione: aveva affisso a Fiuggi un manifesto in cui dava a un consigliere comunale del "mentitore diffamatore mestatore".

 

Nel 1997 la Procura di Roma lo rinvia a giudizio per peculato, abuso e falso nella sua attività di re delle acque minerali: secondo il pm Maria Cordova, mentre era custode giudiziario dell’Ente Fiuggi, omise di versare 20 miliardi al Comune e si appropriò di denaro per spese pubblicitarie, interessi passivi e acquisto di beni capitalizzati, rinnovando il contratto di vendita dell’acqua Fiuggi a una sua società che offriva prezzi inferiori (e danneggiando il Comune, che percepiva un tot a bottiglia).

 

Nel 1995 è condannato con rito abbreviato per falso in bilancio delle Terme Bognanco. Ma questi processi finiscono in nulla. Nel 1998, la prima mazzata: condanna in Cassazione a 4 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta del Banco Ambrosiano. La sua Fideico, nel 1982, aveva ottenuto dalla Banca di Calvi e della P2 un improvviso aumento di credito da 4 a 39 miliardi, restituendo solo le briciole.

 

Nel 1999, il kappaò: altra condanna definitiva a 3 anni per il crac da 70 miliardi della società che controllava la Casina Valadier, il palazzetto liberty romano trasformato in ristorante. Ma il Ciarra, pur dovendo scontare 7 anni e mezzo, non finisce in carcere: per l’età e gli acciacchi ottiene l’affidamento ai servizi sociali. Intanto i processi avanzano, con qualche botta di fortuna. Nel ’99, condannato in appello per emissione di assegni, è assolto in Cassazione perché il reato è stato appena depenalizzato.

 

Nel 2000 cade in prescrizione la condanna in primo grado per violazione della legge sulle assunzioni obbligatorie di invalidi. Nel 2001, condanna in primo grado a Perugia per abuso d’ufficio con il giudice fallimentare di Frosinone che nel ’93 regalò l’amministrazione controllata alla sua capogruppo Italfin 80, evitandogli il crac: reato poi estinto per prescrizione. Intanto s’è dato alle cliniche private. E anche in quel ramo riesce a dare lavoro alla Giustizia. Nel 2002 il Tribunale di Roma lo condanna a 1 anno e 8 mesi per truffa e violazione della legge sulle trasfusioni: insieme ad alcuni dirigenti della Quisisana, avrebbe imposto a una cinquantina di pazienti sottoposti a trasfusioni parcelle gonfiate per 3-400 mila lire l’una.

 

Nel 2005 è rinviato a giudizio per ricettazione nella vecchia vicenda delle tangenti al ministero delle Poste. Ma ci sono pure questioni recentissime, come quella che lo investe per la sua attività di editore di giornali locali, 11 "cooperative" tra la Ciociaria e il Molise, finanziate dallo Stato. Del novembre 2007 il Ciarra è indagato a Roma per truffa ai danni di Palazzo Chigi: pare che tra il 2002 e il 2005 abbia incassato il doppio dei contributi, attestando falsamente che le società Editoriale Ciociaria Oggi e Nuova Editoriale Oggi avevano gestione separata. In attesa, il Gip ha sequestrato i 2,5 milioni della Presidenza del Consiglio. Ma ieri Berlusconi ha detto di averlo candidato per avere finalmente qualche giornale amico: tra qualche mese, se tutto va bene, Fedina Nera a Palazzo Chigi potrà entrare quando gli pare.

Link to comment
Share on other sites

innanzitutto mi pare che il Ciarra sia anche un grande fan del Goffredone (bettini) http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=247187.... non per nulla si è letto anche qualcosa tipo "fascista quando vi fa comodo". è accaduto anche, infatti, che presenza e parole del Ciarra non abbiano dato così fastidio a sx....

cmq, circa le condanne ed i processi dell'imprenditore ciociaro (che tra le altre cose è proprietario delle Terme di Fiuggi)....che dirti. quando si gestisce un certo volume d'affari ed un impero economico, si hanno centinaia di dipemdenti e ci si destreggia tra mille leggi, tutti i giorni. la probabilità di avere problemi con la legge, per forza di cose, è maggiore, rispetto a chi in vita sua non ha mai fatto un caxxo.

chiaro che chi ha sempre fatto solo il gruppettaro all'università e si è formato nel palazzo della sede di partito, questo rischio non lo corre....

ovviamente non è un inno o una giustificazione all'illegalità, sia chiaro!

quello che ha fatto il ciarra non lo so, e francamente me ne frego.

preferisco, in parlamento, essere rappresentato da un imprenditore piuttosto che da un "fancazzaro" :lol:

se poi nel tempo libero si veste con la camicia nera....caxxi suoi! me ne frego!

di sicuro è uno che non ha bisogno della poltrona da parlamentare per mettere insieme il pranzo con la cena.....tendenza , non puoi negarlo, molto più diffusa sulla "rive gauche" :lol:

Link to comment
Share on other sites

Partecipa alla discussione

Puoi scrivere ora e registrarti in seguito. Se hai un account, accedi ora

Guest
Rispondi a questo topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
×
×
  • Create New...