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DIESEL vs GPL


yeah782000

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è simpatico (oddio, simpatico proprio no) notare gli aumenti avvenuti in 8 anni:

 

riferimento post #8

 

Benzina

2004 1,16 2012 1.93 aumento del 65% circa

 

Gasolio

2004 0,96 2012 1.80 aumento del 88% circa

 

GPL

2004 0,54 2012 0,80 aumento del 48% circa

 

Metano

2004 0.63 kg 2012 0.97 aumento del 55% circa

 

 

in pratica i risparmi rispetto ad un'auto diesel sono quasi raddoppiati e vi è un 25% di risparmio in più rispetto alla benzina.

La scelta del Gpl (e del metano) risulta oggi più vantaggiosa che mai

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Si, ottima analisi.

 

Oltretutto la conclusione a me pareva già molto evidentegià dalla semplice osservazione che tempo fa il gpl veleggiava a circa metà il prezzo della benzina (che a sua volta negli ultimi anni si muove mediamente a +10cent rispetto al gasolio). Ora latro che la metà... se continua così è a un terzo

 

Se già allora il gpl era conveniente (almeno quando ho deciso di installare l'impianto), non oso pensare ora.

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Indubbiamente oggi il gas risulta vincente, a (meritato) beneficio di coloro che GIÀ posseggono, in virtù delle scelte fatte, automobili alimentate in tal modo. Mi pare quindi giusto che che tali persone traggano le loro belle soddisfazioni.

 

Sulla convenienza del passaggio al gas, invece, sarei più cauto e farei parecchie distinzioni a seconda dei casi, specie se si parla di alimentazione a gasolio.

 

In NESSUN caso penso possa essere economicamente conveniente cambiare la macchina SOLO per passare ad altro combustibile; se la macchina DEVE essere cambiata perché oggettivamente finita, cioè non più in grado di fare il suo mestiere, allora ben venga l'idea di comprare un'auto a gpl o, meglio ancora, a metano.

 

Nei casi simili al mio (berlina a gasolio dignitosamente funzionante 1900cc 130cv 145mila km 10 anni valore commerciale 1000euro 19km/l), rimango convinto che la cosa in assoluto più conveniente (o, per meglio dire, meno sconveniente) sia tenersi ben stretta l'automobile che GIÀ si possiede. Anche perché il confronto va fatto non tanto sul costo del carburante in sé, ma sul costo del carburante necessario per ogni chilometro, parametro sul quale le differenze tra gasolio e gas si fanno sentire parecchio.

 

Per le auto a benzina, più o meno facilmente e felicemente "gasabili", bisogna vedere caso per caso, a seconda delle condizioni dell'auto, del tipo di impiego, del chilometraggio previsto e via dicendo.

 

Senza dimenticare che le differenze di prezzo tra i vari carburanti, dovute ormai in massima parte a questioni puramente fiscali o politiche, possono cambiare in qualsiasi momento, molto rapidamente e NON necessariamente a favore del gas, che fino a prova contraria è pur sempre un prodotto che viene distribuito e venduto a scopo di lucro.

Non ci vogliono certo grandi doti di chiaroveggenza per prevedere che la "convenienza" possa facilmente ridursi con l'aumento della domanda, come giÀ è successo in passato proprio al gasolio. Basare consistenti investimenti sul presupposto che una certa configurazione dei prezzi si mantenga inalterata nel tempo (o addirittura migliori) può essere pericoloso. Mi viene in mente ad esempio chi qualche anno fa, in occasione di un (temporaneo) abbassamento del prezzo del gasolio, comprò veicoli diesel parecchio consumanti in virtù della "convenienza" delle offerte commerciali con cui tali veicoli venivano proposti...

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Penso che il topic riguardasse l'ipotetica scelta tra più opzioni al momento dell'acquisto di un veicolo.

E' evidente che cambiare l'auto non sia quasi mai di suo una scelta conveniente economicamente conveniente, se non obbligata per qualche motivo

 

Se invece si possiede già un veicolo a benzina, magari davvero di scarso valore commerciale, ma ben funzionanente, oggi più che mai mi pare sia interessante valutarne una eventuale conversione (se lo si vuole tenere nel tempo e se "compatibile" con il gas)

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...E' evidente che cambiare l'auto non sia quasi mai di suo una scelta economicamente conveniente, se non obbligata per qualche motivo...

 

A quanto mi risulta, questa cosa è evidente solo ad alcune persone, tra cui a quanto pare noi due.

Nonostante le (prevedibilissime) difficoltà economiche del periodo, continuo infatti a leggere e sentire in giro moltissime affermazioni di segno contrario.

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Bah, non so se sia una questione di piacere o altro.

So però che nel giro di qualche decennio siamo passati dalla mentalità dei nonni e bisnonni, che consideravano il debito come una fonte di profonda vergogna e una sorta di veleno letale da cui tenersi alla larga, a quella dei nipoti e pronipoti, che considerano invece il debito come una pratica del tutto normale e assai utile con cui procurarsi beni e servizi senza il fastidioso assillo di dover procedere contemporaneamente al pagamento, seccatura che si può tranquillamente rimandare al futuro (e magari a terze persone) mediante "comode" rate di "soli" X euro.

 

In altre parole siamo passati dal "prima guadagni i quattrini e poi li adoperi per comprare le cose" al molto più... evoluto "compri oggi e paghi l'anno prossimo", basato sull'ipotesi, totalmente assurda, che comprare e pagare possano essere azioni indipendenti tra loro (un po' come dire parli oggi e apri la bocca domani).

 

Sbaglierò (in effetti lo spero), ma per ora rimango convinto che una comunità (piccola famiglia o grande nazione, il meccanismo non cambia) in cui la maggior parte delle persone ragiona e agisce per anni in base a questi disinvolti ragionamenti non possa stupirsi né lamentarsi gran che nel momento in cui, inevitabilmente, i proverbiali nodi vengono al proverbiale pettine.

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Siamo in OT, però ne approfitto per dire la mia (che poi non è solo la mia, ma è cosa condivisa da autorevolissimi conoscitori della politica e dell'economia, a cui io non sono nemmeno degno di pulire le scarpe): il problema della crisi economica, innescata nei paesi occidentali, è tutta qui, cioè quanto espresso da marimasse.

 

I paesi occidentali, e con "paesi" intendo tutti i soggetti, dai singoli privati cittadini fino agli stati interi, non sono stati (e non sono ancora) in grado di mantenere un certo stile di vita desiderato senza ricorrere all'indebitamento. Stop.

 

Lehman Brothers e altre varia istituzioni finanziare, che hanno le loro colpe abnormi, sia chiaro, sono una conseguenza del processo di avvitamento su se stessi del nostro caro occidente, processo che poggia su basi economiche reali, non eslusivamente su fenomeni legati alla finanza come spesso sento raccontare (forse è più rassicurante identificare i cattivi in pochi potenti finanzieri spietati e assetati di soldi, rispetto a sentirsi dire "signori, state vivendo sopra le vostre possibilità, o crescete oppure spendete di meno")

 

In questi giorni di ferie, nei quali per motivi famigliari sono dovuto rimanere in zona, approfittando della città vuota, mi sono dedicato a un po' di shopping per la casa, cosa che posticipavo da troppo tempo (elettrodomestici, arredamento). Ho visto cose inimmaginabili (per me ovviamente), tipo aperture di finanziamenti per home theatre da 150 euro, infatti è da un po' di giorni che sto rimuginando proprio su questo tema...

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è simpatico (oddio, simpatico proprio no) notare gli aumenti avvenuti in 8 anni:

 

riferimento post #8

 

Benzina

2004 1,16 2012 1.93 aumento del 65% circa

 

Gasolio

2004 0,96 2012 1.80 aumento del 88% circa

 

GPL

2004 0,54 2012 0,80 aumento del 48% circa

 

Metano

2004 0.63 kg 2012 0.97 aumento del 55% circa

 

 

in pratica i risparmi rispetto ad un'auto diesel sono quasi raddoppiati e vi è un 25% di risparmio in più rispetto alla benzina.

La scelta del Gpl (e del metano) risulta oggi più vantaggiosa che mai

 

Sempre che l'impianto che metti in after market non abbia rogne... altrimenti vedi come si assottiglia il risparmio. e comunque oltre al costo della manutenzione a benzina si somma quella del GPL

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Siamo in OT...

Come ho già detto in varie occasioni, non vedo proprio che cosa ci sarebbe di male in ciò. Passare spontaneamente, discorrendo tra persone, da un argomento all'altro, in base agli spunti che il dialogo genera, è cosa del tutto naturale.

 

...non è solo la mia, ma è cosa condivisa da autorevolissimi conoscitori della politica e dell'economia...

A dire il vero, per rendersi conto che l'acqua non può essere asciutta non serve affatto l'avvallo di "autorevolissimi conoscitori" (la cui effettiva dotazione di competenza e buona fede, oltre tutto, è tutt'altro che garantita); basta un minimo di logica e di capacità/volontà di osservare le cose lasciando un po' da parte ideologie, simpatie, convenienze ecc.

 

...forse è più rassicurante identificare i cattivi in pochi potenti finanzieri spietati e assetati di soldi...

Non ci sono solo i cattivi, ci sono anche i più o meno consapevoli complici, ovvero tutti coloro che, pur non avendo premeditatamente e personalmente organizzato furberie di vario genere, hanno concretamente collaborato alle furberie organizzate da terzi, ad esempio votando (e ri-votando...) per loro, traendo diretti o indiretti benefici da qualcuno dei tanti sprechi e intrallazzi contro cui oggi tanto ci si indigna o anche solo "lasciando fare" in virtù di un parecchio distorto senso di solidarietà (ingrediente fondamentale in innumerevoli casi di truffa fiscale, abuso edilizio, pagamento in nero...)

Quindi il "forse" si può togliere senz'altro, come d'altronde conferma in pieno la crescente dose di intensità e violenza con cui certi discorsi vengono fatti e scritti negli ultimi tempi. Basterebbe fare qualche oggettivo e tranquillo paragone con il clima che regnava in italia verso il 1920 (o con quello che regnava in germania...) per capire quanto geniale e salutare sia un simile atteggiamento, ma nessuno sembra avere tempo da perdere in banalità del genere...

 

...Ho visto cose inimmaginabili (per me ovviamente), tipo aperture di finanziamenti per home theatre da 150 euro...

Già.

Peccato che tali cose inimmaginabili stiano accadendo sistematicamente e capillarmente da molti anni, con la benedizione (e la promozione) di tutti, compresi tanti "autorevolissimi conoscitori", al punto da diventare del tutto normali, innocue e addirittura benefiche, agli occhi di una colossale quantità di cittadini.

Forse avremmo dovuto immaginarle e osservarle ed analizzarle parecchio tempo fa. Comunque, meglio tardi che mai.

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