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Giugno in cifre...


VW GOLF IV

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Giugno porta bene alla Fiat

 

Vendite del gruppo in salita del 9,5%

 

E' sempre tonico il mercato delle quattro ruote in Italia. Per il terzo mese consecutivo le immatricolazioni hanno fatto un balzo in avanti, anche se in modo più moderato, registrando un +3,29%, dopo il +12,12% di maggio e il +13,2% di aprile. Fiat ancora una volta non delude e fa meglio della media di mercato. Le vendite del gruppo torinese sono salite del 9,5%. La quota di mercato si è assestata sul 26,6%, con un incremento di 1,5 punti rispetto al giugno dello scorso anno.

 

 

E' quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dal Ministero dei Trasporti. E se giugno porta bene alle auto nuove, va ancora meglio per i trasferimenti di vetture usate. Il volume globale delle vendite, infatti, ha interessato per il 33,83% le nuove immatricolazioni e per il 66,17% auto usate con un incremento dei trasferimenti del 36,28%.

 

Fiat, la quota sale ancora

Tra tutte le varie case automobilistiche si è distinta la Fiat che ancora una volta ha piazzato tre sue vetture ai vertici della classifica delle dieci vetture piu' vendute in Italia: la Punto al primo posto, la Panda al secondo, e la Lancia Ypsilon al quarto.

 

Nella classifica dei primi sei mesi dell'anno delle Top Ten diesel, la Fiat Punto ha conquistato la prima posizione, mentre Stilo si conferma al quarto posto.

 

Nello stesso periodo, inoltre, hanno confermato posizione di leadership, nei rispettivi segmenti, i monovolume Fiat Idea, Fiat Ulysse e Lancia Phedra ed il multispazio Doblo'.

 

A giugno i segmenti di mercato nei quali e' presente Alfa Romeo hanno registrato una contrazione del 2,1 per cento, mentre la quota dell'Alfa ha consuntivato un incremento dello 0,6 per cento, raggiungendo l'11 per cento. In particolare, nel segmento D, dove e' presente con l'Alfa 156 e il coupe'Alfa Gt, la quota e' aumentata di 3,2 punti (17,4 per cento rispetto al 14,2 per cento del giugno 2003).

 

Le case straniere

Fra le case automobilistiche estere e' la Opel a fare la parte del leone in giugno con 16.330 auto immatricolate, il 7,53% in piu' rispetto a giugno 2003. Al secondo posto Ford (15.340 unita', +7,27%), seguita da Renault (14.450 immatricolazioni, +3,77%) e Citroen (13.340, +23,53%). Sopra quota 10.000 immatricolazioni anche Volkswagen con 11.510 unita', Peugeot (10.190) e Toyota (10.060).

 

Fra le tedesche di lusso, Mercedes registra una battuta d'arresto, con le immatricolazioni in calo del 10,04% a quota 5.710 unita'; anche Audi in diminuzione (-1,68% rispetto a giugno 2003, a 4.690 unita'). Crescita a due cifre, invece, per Bmw (+22,57% per un totale di 5.740 unita'). Nel gruppo di Wolfsburg, registra un calo Skoda (-14,92%) e un deciso aumento invece Seat (+26,21%).

 

Fra le case orientali, la Daewoo e' in calo rispetto allo stesso mese di un anno fa: -37,70% immatricolazioni in maggio a 2.090 unita'. Segno meno anche per Nissan (-19,05% a 6.170 unita'), Mitsubishi (-33,82%). Crescono invece Mazda (+39,84%), Kia (+42,95), Hyundai (+17,65%), Honda (+15,46%).

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Mercato italiano - SU ANCHE A GIUGNO (05/07/2004)

 

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Dopo il +13,28% di aprile e il +12,12% di maggio, il mese scorso il mercato italiano delle auto nuove ha registrato il terzo rialzo consecutivo: le immatricolazioni sono state 196.300, il 3,29% in più rispetto a giugno del 2003. Positivo anche il consuntivo da inizio anno: 1.292.200 le consegne, con un aumento del 3,05% sul primo semestre precedente.

 

Per quanto riguarda i costruttori, a giugno il gruppo Fiat ha visto crescere le registrazioni del 9,57% e la quota di mercato salire del 26,67%, dal 25,15% di un anno fa. Tra le altre principali Case, salgono sopra la media del mercato anche le immatricolazioni di CitroÃ"n (+23,5%), BMW (+22,6%), Opel (+7,5%), Ford (+7,3%) e Renault (+3,8%). Audi, invece, va in rosso dell'1,7%, Peugeot del 2,8%, Volkswagen del 9,2%, Mercedes del 10%, Nissan del 19% e Toyota del 22,3%.

 

Nella classifica mensile delle vetture più vendute, leader è sempre la Fiat "Punto", seguita dalla "Panda" e dalla CitroÃ"n "C3", prima delle straniere.

 

Infine, sempre fortissima l'escalation delle vetture a gasolio: il mese scorso la loro quota di mercato si è attestata al 60,3% e nel progressivo da gennaio al 56,7%.

 

VAI CON LE AUTO A GASOLIO!!!!!

 

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ooooooooooooooooooooooooh, ma cosa dite!!!! :D

 

Le auto a gasolio inquinano meno e spesso sono meno puzzose di quelle a verde...dopo una sgasata, si sente un puzzo di catalitica che è un "piacere"... :blink:

In effetti la catalitica sa un po' da uovo marcio...ehehe :D

 

Cmq il gasolio non inquina di meno...e poi ci sono vari tipi di inquinamento, per quello da pm10 il gasolio senza filtri FAP è in testa alla graduatoria.

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Sono cresciute le vendite nel senso di immatricolazioni o di immatricolazioni con acquisto da parte del cliente?

 

 

Ciao

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Comunque i peggiori rimangono i motorini sgasatori... :blink:

Tipo quelli che fanno tutta la mia via a palla e poi inchiodano allo stop davanti a casa mia? :D

 

Ciao

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Volkswagen.

La casa di Wolfsburg appare in affanno: a maggio le vendite sono cale del 9,25% e le quote di mercato scendono dal 6,67 al 5,86 per cento e nel semestre le immatricolazioni perdono il sei per cento. È il segno che la quinta generazione della Vw Golf non ha fatto breccia come le quattro serie precedenti nel cuore degli automobilisti italiani. Probabilmente ha pesato il design poco innovativo è un posizionamento di prezzo troppo elevato in relazione a una concorrenza che ha ridotto, praticamente annullato, le distanze, qualitative con il riferimento Made in Germany delle auto del segmento C (medie).

Negli altri marchi del gruppo tedesco, brilla la performance di Seat che a giugno ha archiviato un rialzo del 26,1%, mentre nello stesso mese Audi registra un rallentamento pari all’1,68% e Skoda va in picchiata (-14,92%9. Nei sei mesi le performance del marchio della Repubblica Ceca sono però di segno opposto: +14,27 per cento. Simile la prestazione della casa dei Quattro Anelli (+14,85%) mentre la spagnola è in ribasso del 7,35 per cento.

Opel.

 

Il marchio tedesco dell’americana Gm è al secondo posto. Il suo market share è infatti pari all’8,32 per cento (contro il 7,99% del giugno 2003). Le vendite sono aumentate del 7,53% nel mese e del 6,19% durante l’intero periodo gennaio-giugno. Il successo è dovuto al gradimento di best seller come la sette posti compatta Zafira, la piccola monovolume Meriva e la nuova Astra, l’anti-Golf per antonomasia. Da segnalare anche la commercializzazione della versione station wagon della grande Vectra, motorizzata con il Fiat Multijet da 1,9 litri.

Ford.

 

La Casa dell’Ovale Blu nel mese di giugno ha messo a segno un progresso del 7,72% con quote di mercato in aumento dal 7,53 al 7,81 per cento. Nel semestre tuttavia Ford vede ridurre le vendite dell’8,55% e il market share passa al 9,25 all’8,21 per cento, ma resta il secondo in classifica dopo Fiat e prima di Opel.

Le altre marche del gruppo mettono a segno incrementi di rilievo assoluto. È il caso della giapponese Mazda che esprime le migliori performance fra tutti i costruttori automobilistici, grazie a un incremento del 39,84% a giugno. Considerando prima metà dell’anno la casa di Hiroshima è andata vicina al raddoppio (+97,49%) rispetto all’analogo periodo del 2003. Ma il podio per la crescita mensile più elevata spetta a Jaguar che ha messo a segno un rialzo del 99,20 per cento. E il successo della strategia di apertura verso aree di mercato mai coperte prima. La casa inglese ha introdotto per la prima volta motori diesel sulla “piccola‿ X-Type (offerta in anche in una "blasfema" versione station wagon) e più recentemente ha messo un propulsore a gasolio (un 2,7 litri a 6 cilindri) nel cofano della più aristocratica S-Type. Una scelta questa che le permette di contrastare lo strapotere delle berline tedesche più blasonate (Mercedes Classe E, Bmw serie 5 e Audi A6). Per volvo giugno è stato un mese boom. La svedese ha messo a segno un rialzo di quasi il 51% mentre nei sei mesi ha registrato un incremento delle immatricolazioni pari al 14,44 per cento.

I francesi.

Renault cresce in linea con la media di mercato. Nel mese le vendite sono, infatti, aumentate del 3,77% e le sue quote di mercato sono cresciute dal 7,38 al 7,41, mentre nella prima metà del 2004 la Regie vede le vendite ridursi del 10,67% con il market share che passa dal 7,9% al 6,8% per cento. Peugeot continua a dare invece segnali di difficoltà: a giugno le vendite della Casa del Leone sono calate del 2,81% mentre nel semestre la picchiata è del 12,74 per cento. Situazione opposta per l’altro marchio del gruppo d’Oltralpe Psa. CitroÃ"n, infatti, sulla scia del successo di C3 e C2, ha registrato un incremento delle vendite pari al 23,53% rispetto al giugno del 2003 e del 22,32 in relazione al primo semestre dello scorso anno.

Lusso tedesco.

Bmw ha archiviato il semestre con un progresso del 16,44%, mentre a giugno ha visto salire le vendite di ben il 22,57% e le quote di mercato sono aumentate dal 2,46 al 2,92 per cento. Il discusso design di Bangle ha dunque fatto breccia dopo lo scetticismo iniziale. La casa ha appena lanciato la versione touring (cioè Sw) della Serie 3 ed è pronta al debutto la Serie 1, inedita due volumi a trazione posteriore con la quale il gruppo bavarese intende coprire una fascia di pubblico più giovane. Può essere considerata la risposta Bmw ad Audi A3 e ad Alfa 147, alla quale Bmw pare essersi ispirata, almeno nel taglio della fiancata, simile in modo imbarazzante a quello della berlinetta italiana. Il marchio Mini a giugno ha segnato una flessione del 7,85 ma nel semestre ha registrato una crescita del 21,59 per cento.

La "stella a tre punte" continua a brillare poco. Mercedes vede calare le immatricolazioni di oltre dieci punti a giugno mentre il market share si riduce dal 3,34 al 2,91%. Le vendite nei sei mesi sono diminuite del 11,59 per Cento. In forte discesa anche la Chrysler (-25,51% a giugno, - 10,08 nel semestre). Smart in Italia continua a correre grazie un incremento mensile del 26,01% e a un rialzo nel periodo gennaio-giugno pari a circa il cinque per cento.

Le giapponesi.

Lo sbarco nel mercato diesel ha fatto bene alle vendite di Honda che sono aumentate di oltre il 15% a giugno e del 3,76% nei sei mesi. Toyota ha invece visto calare le immatricolazioni di oltre il 22% nel mese scorso, ma durante la prima metà dell’anno il saldo è positivo per il 5,14. La casa nipponica nel semestre possiede un market share superiore a quello di Renault. Anche Nissan registra un mese in picchiata (-19%) ma un semestre il forte rialzo (+18,1 per cento).

Le sportive.

Ferrari e Maserati, a giugno, hanno aumentato le vendite rispettivamente dell’80,5 e del 33,3 per cento. Positivo anche il trend per l’intero primo semestre dove la casa del Cavallino è cresciuta del 5,86%, mentre le vendite di Maserati invece sono aumentate del 77,97 per cento, superando Ferrari per 315 macchine contro 307. Complessivamente i due marchi, nel primo semestre, hanno messo in strada 622 contro 477 vetture. Si tratta di volumi nettamente inferiori a quelli della rivale Porsche che ha targato nei sei mesi 2.447 auto (+5,2%) ma nella sua offerta è presente la Cayenne, vero best seller tra i Suv di categoria top. Porsche a giugno ha invece subito un calo dell’8,05 per cento.

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Volkswagen.

 

La casa di Wolfsburg appare in affanno: a maggio le vendite sono cale del 9,25% e le quote di mercato scendono dal 6,67 al 5,86 per cento e nel semestre le immatricolazioni perdono il sei per cento. È il segno che la quinta generazione della Vw Golf non ha fatto breccia come le quattro serie precedenti nel cuore degli automobilisti italiani. Probabilmente ha pesato il design poco innovativo è un posizionamento di prezzo troppo elevato in relazione a una concorrenza che ha ridotto, praticamente annullato, le distanze, qualitative con il riferimento Made in Germany delle auto del segmento C (medie).

Negli altri marchi del gruppo tedesco, brilla la performance di Seat che a giugno ha archiviato un rialzo del 26,1%, mentre nello stesso mese Audi registra un rallentamento pari all’1,68% e Skoda va in picchiata (-14,92%9. Nei sei mesi le performance del marchio della Repubblica Ceca sono però di segno opposto: +14,27 per cento. Simile la prestazione della casa dei Quattro Anelli (+14,85%) mentre la spagnola è in ribasso del 7,35 per cento.

 

Opel.

 

Il marchio tedesco dell’americana Gm è al secondo posto. Il suo market share è infatti pari all’8,32 per cento (contro il 7,99% del giugno 2003). Le vendite sono aumentate del 7,53% nel mese e del 6,19% durante l’intero periodo gennaio-giugno. Il successo è dovuto al gradimento di best seller come la sette posti compatta Zafira, la piccola monovolume Meriva e la nuova Astra, l’anti-Golf per antonomasia. Da segnalare anche la commercializzazione della versione station wagon della grande Vectra, motorizzata con il Fiat Multijet da 1,9 litri.

 

Ford.

 

La Casa dell’Ovale Blu nel mese di giugno ha messo a segno un progresso del 7,72% con quote di mercato in aumento dal 7,53 al 7,81 per cento. Nel semestre tuttavia Ford vede ridurre le vendite dell’8,55% e il market share passa al 9,25 all’8,21 per cento, ma resta il secondo in classifica dopo Fiat e prima di Opel.

Le altre marche del gruppo mettono a segno incrementi di rilievo assoluto. È il caso della giapponese Mazda che esprime le migliori performance fra tutti i costruttori automobilistici, grazie a un incremento del 39,84% a giugno. Considerando prima metà dell’anno la casa di Hiroshima è andata vicina al raddoppio (+97,49%) rispetto all’analogo periodo del 2003. Ma il podio per la crescita mensile più elevata spetta a Jaguar che ha messo a segno un rialzo del 99,20 per cento. E il successo della strategia di apertura verso aree di mercato mai coperte prima. La casa inglese ha introdotto per la prima volta motori diesel sulla “piccola‿ X-Type (offerta in anche in una "blasfema" versione station wagon) e più recentemente ha messo un propulsore a gasolio (un 2,7 litri a 6 cilindri) nel cofano della più aristocratica S-Type. Una scelta questa che le permette di contrastare lo strapotere delle berline tedesche più blasonate (Mercedes Classe E, Bmw serie 5 e Audi A6). Per volvo giugno è stato un mese boom. La svedese ha messo a segno un rialzo di quasi il 51% mentre nei sei mesi ha registrato un incremento delle immatricolazioni pari al 14,44 per cento.

 

I francesi.

 

Renault cresce in linea con la media di mercato. Nel mese le vendite sono, infatti, aumentate del 3,77% e le sue quote di mercato sono cresciute dal 7,38 al 7,41, mentre nella prima metà del 2004 la Regie vede le vendite ridursi del 10,67% con il market share che passa dal 7,9% al 6,8% per cento. Peugeot continua a dare invece segnali di difficoltà: a giugno le vendite della Casa del Leone sono calate del 2,81% mentre nel semestre la picchiata è del 12,74 per cento. Situazione opposta per l’altro marchio del gruppo d’Oltralpe Psa. CitroÃ"n, infatti, sulla scia del successo di C3 e C2, ha registrato un incremento delle vendite pari al 23,53% rispetto al giugno del 2003 e del 22,32 in relazione al primo semestre dello scorso anno.

 

Lusso tedesco.

 

Bmw ha archiviato il semestre con un progresso del 16,44%, mentre a giugno ha visto salire le vendite di ben il 22,57% e le quote di mercato sono aumentate dal 2,46 al 2,92 per cento. Il discusso design di Bangle ha dunque fatto breccia dopo lo scetticismo iniziale. La casa ha appena lanciato la versione touring (cioè Sw) della Serie 3 ed è pronta al debutto la Serie 1, inedita due volumi a trazione posteriore con la quale il gruppo bavarese intende coprire una fascia di pubblico più giovane. Può essere considerata la risposta Bmw ad Audi A3 e ad Alfa 147, alla quale Bmw pare essersi ispirata, almeno nel taglio della fiancata, simile in modo imbarazzante a quello della berlinetta italiana. Il marchio Mini a giugno ha segnato una flessione del 7,85 ma nel semestre ha registrato una crescita del 21,59 per cento.

 

La "stella a tre punte" continua a brillare poco. Mercedes vede calare le immatricolazioni di oltre dieci punti a giugno mentre il market share si riduce dal 3,34 al 2,91%. Le vendite nei sei mesi sono diminuite del 11,59 per Cento. In forte discesa anche la Chrysler (-25,51% a giugno, - 10,08 nel semestre). Smart in Italia continua a correre grazie un incremento mensile del 26,01% e a un rialzo nel periodo gennaio-giugno pari a circa il cinque per cento.

 

Le giapponesi.

 

Lo sbarco nel mercato diesel ha fatto bene alle vendite di Honda che sono aumentate di oltre il 15% a giugno e del 3,76% nei sei mesi. Toyota ha invece visto calare le immatricolazioni di oltre il 22% nel mese scorso, ma durante la prima metà dell’anno il saldo è positivo per il 5,14. La casa nipponica nel semestre possiede un market share superiore a quello di Renault. Anche Nissan registra un mese in picchiata (-19%) ma un semestre il forte rialzo (+18,1 per cento).

 

Le sportive.

 

Ferrari e Maserati, a giugno, hanno aumentato le vendite rispettivamente dell’80,5 e del 33,3 per cento. Positivo anche il trend per l’intero primo semestre dove la casa del Cavallino è cresciuta del 5,86%, mentre le vendite di Maserati invece sono aumentate del 77,97 per cento, superando Ferrari per 315 macchine contro 307. Complessivamente i due marchi, nel primo semestre, hanno messo in strada 622 contro 477 vetture. Si tratta di volumi nettamente inferiori a quelli della rivale Porsche che ha targato nei sei mesi 2.447 auto (+5,2%) ma nella sua offerta è presente la Cayenne, vero best seller tra i Suv di categoria top. Porsche a giugno ha invece subito un calo dell’8,05 per cento.

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