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pronto idraulico sono Valentino Rossi.....


Maxj

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si affermava che il fisco probabilmente andrà in appello o qualcosa del genere

 

 

e dove può ricorrere???in Italia non possono di fatto deliberare contro una normativa europea... ;)

 

al massimo dovrà ricorrere ai ripari... :o

 

alla fine se tutto, come credo, finirà in una bolla di sapone capirei se Rossi facesse causa, x cifre mostruose, x danno d'immagine :unsure:

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Può correre dove vuole ma alla fine gli Italiani si devono far sempre riconoscere da tutti, no? :unsure:

 

Ciauz ;)

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Che c'entra... mica si deve diventare cittadini di un altro paese per lavorare all'estero.

 

La legge è così da 50 anni... se vivi e sei residente in un altro paese paghi le tasse perchè è lì che lavori ed abiti.

Ma rimani cmq un Italiano.

 

Un pò come se andassi a vivere in Nigeria... mica mi devo dipingere di nero... sono residente e questo mi basta ma rimango cmq italiano.

 

La differenza sostanziale è che non posso votare, se mi fanno delle multe è molto + facile che mi ritirino la patente, non ho alcuni vantaggi giuridici che hanno i cittadini del paese che mi ospita, alcune pratiche devo farle cmq in Italia e devo andare quindi all'ambasciata... ci sono diverse cose che cmq hai dei limiti.

Cmq la residenza basta per pagare le tasse dove abiti.

 

Stessa cosa gli esteri residenti in italia... a partire dagli extracomunitari, per esempio:

Loro lavorano qui perchè sono diventati residenti con il permesso di soggiorno lavorativo e pagano le tasse allo stato italiano per il lavoro che fanno... altrimenti loro non dovrebbero pagare niente all'italia, riscuoterebbero e basta e poi pagherebbero una sciocchezza al loro paese di origine dove la valuta è molto diversa che da noi... in pratica pagherebbero l'equivalente di una cena al ristorante come totale di tasse al loro paese... mentre tra contributi e tasse quello che pagano è molto ma molto + alto.

 

Non so se mi sono spiegato... sono intreciato in queste cose capendone poco...

 

Ciauz :)

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Che c'entra... mica si deve diventare cittadini di un altro paese per lavorare all'estero.

 

La legge è così da 50 anni... se vivi e sei residente in un altro paese paghi le tasse perchè è lì che lavori ed abiti.

Ma rimani cmq un Italiano.

 

Un pò come se andassi a vivere in Nigeria... mica mi devo dipingere di nero... sono residente e questo mi basta ma rimango cmq italiano.

 

La differenza sostanziale è che non posso votare, se mi fanno delle multe è molto + facile che mi ritirino la patente, non ho alcuni vantaggi giuridici che hanno i cittadini del paese che mi ospita, alcune pratiche devo farle cmq in Italia e devo andare quindi all'ambasciata... ci sono diverse cose che cmq hai dei limiti.

Cmq la residenza basta per pagare le tasse dove abiti.

 

Stessa cosa gli esteri residenti in italia... a partire dagli extracomunitari, per esempio:

Loro lavorano qui perchè sono diventati residenti con il permesso di soggiorno lavorativo e pagano le tasse allo stato italiano per il lavoro che fanno... altrimenti loro non dovrebbero pagare niente all'italia, riscuoterebbero e basta e poi pagherebbero una sciocchezza al loro paese di origine dove la valuta è molto diversa che da noi... in pratica pagherebbero l'equivalente di una cena al ristorante come totale di tasse al loro paese... mentre tra contributi e tasse quello che pagano è molto ma molto + alto.

 

Non so se mi sono spiegato... sono intreciato in queste cose capendone poco...

 

Ciauz :)

 

:) io ne capisco tanto quanto te, quindi siamo a posto :)

Postando la stessa questione su un altro forum, qualcuno ha dato una risposta esattamente opposta alla tua, a dimostrare quanto sia opinabile la questione.

Parlavi di lavoro: Rossi e' stato testimonial di molti prodotti qui' in Italia, prendendosi dei bei soldi, e per me' questo e' lavorare in Italia. Ora non dico che debba al fisco tutti i soldi di cui si dice in giro, ma nemmeno che dichiari 100 euro in un anno. Va' bene tutto ma almeno un minimo di rispetto per chi le tasse le paga davvero...

 

ciao

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Il problema di Rossi è che è residente all'estero e il fisco stava effettuando accertamenti perchè c'erano forti indicazioni che si trattasse di una falsa residenza.

Non era un problema di redditi non dichiarati.

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La questione... come sembra... è incasinata anche qui...

 

Alla fine nessuno pagherà niente e chi paga siamo sempre noi poveri pirla...

 

Stiamo quindi a vedere... Cmq la notizia che ho preso è riportata sul quotidiano "il tirreno"... poi se è falsa o interpretazione del giornalista non lo so...

Alla fine dovremo aspettare... ma penso, come dicevo... che sarà dura che qualcuno paghi.

 

Come dire... Rubi una mela e vai in galera... Fai una strage e ammazzi chissà quanta gente diventi subito famoso e la galera quasi non la vedi... anzi.

 

Ciauz <_<

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Come dire... Rubi una mela e vai in galera... Fai una strage e ammazzi chissà quanta gente diventi subito famoso e la galera quasi non la vedi... anzi.

 

Ciauz <_<

 

 

purtroppo hai ragione. Pensa che su un altro forum c'è un utente che riporta come firma la dicitura:

"papà, papà, quanta galera ti fai se ammazzi il tuo vicino?" - "poca, ma se scarichi da internet 4 anni".

Giusto per capire che giustizia abbiamo in Italia.

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"papà, papà, quanta galera ti fai se ammazzi il tuo vicino?" - "poca, ma se scarichi da internet 4 anni".

 

 

 

se scarichi da internet???? :rolleyes:

 

la firma diceva proprio cosi'. Se la ribecco ti faccio uno screenshot :o

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Da Repubblica

 

 

Fisichella fa pace con il fisco

e paga 3,8 milioni con lo sconto

 

Giancarlo Fisichella

ROMA - Giancarlo Fisichella si è riconciliato con il fisco italiano. Una storia a lieto fine tra il pilota di Formula uno e l'Agenzia delle Entrate che gli contestava di aver spostato la residenza all'estero, a Montecarlo, per non pagare le tasse.Dopo avere ricevuto una cartella esattoriale da 17,2 milioni di euro, Fisichella ha raggiunto un accordo con il fisco che ha ridotto l'importo a "solo" 3,8 milioni.

 

Fisichella, che ora sarebbe residente in Italia, avrebbe già staccato un assegno da 1,4 milioni. Il resto potrebbe pagarlo a rate. Le casse dell'erario ottengono così un incasso milionario e il pilota, che ha pagato alla fine meno di quanto inizialmente richiesto, è tornato a essere italiano a tutti gli effetti, anche sul fronte delle tasse.

 

La vicenda parte dal 2000, quando il pilota che ora corre con la Renault, aveva scelto Montecarlo per la propria residenza. Il fisco aveva avviato una verifica e alla fine aveva inviato una cartella esattoriale con sei zeri: una richiesta di pagamento da 17,2 milioni di euro per cinque anni (1998-2002) di imposte dovute, comprensive di sanzioni e interessi.

 

La scelta di Fisichella di dialogare con il fisco avrebbe consentito ai consulenti fiscali di ridurre decisamente quanto chiesto dagli ispettori delle Entrate, sia verificando i costi sostenuti, sia ottenendo le riduzioni previste dalla legge per chi "concorda". In questo caso il fisco, a fronte di incassi certi e immediati, concede infatti una riduzione delle sanzioni (ma ovviamente non di quanto dovuto).

 

Davanti alle richieste dell'Ufficio di Roma 4 dell'Agenzia delle Entrate gli esperti fiscali del pilota avrebbero documentato i costi sostenuti da Fisichella come spesa di produzione del reddito, riuscendo così a farsi ridurre la maggiore imposta accertata di circa il 40 per cento.

 

Dall'importo della cartella esattoriale, poi, sarebbero state tolte le imposte che Fisichella aveva già pagato all'estero e una ulteriore riduzione legata a un compenso che - è stato poi verificato - non è stato effettivamente incassato dalla Jordan. Alla fine la maggiore imposta accertata sarebbe scesa da 9 a 2,7 milioni.

 

Ancora più deciso il taglio delle sanzioni richieste. La "multa" tributaria sarebbe stata applicata, come previsto in caso di accordo, nella misura minima e su un importo evaso sensibilmente minore: questa voce è così "crollata" da 6,87 milioni a soli 764.000 euro. Anche per gli interessi il calo è stato drastico. Si sarebbe passati dagli 1,3 milioni iniziali ai 370.000 euro finali. A Fisichella, inoltre, trattandosi di importi decisamente impegnativi sarebbe stata concessa una significativa rateizzazione, anche se nelle casse del fisco sarebbero già entrati 1,4 milioni.

 

(25 agosto 2007)

 

Si commenta da sola.

Campioni nello sport ma non certo di moralità e legalità.

Popolarità non vuol dire impunità, almeno per il fisco, soprattutto da quando c'è Visco.

 

Ciao

 

Max

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la firma diceva proprio cosi'. Se la ribecco ti faccio uno screenshot :)

 

 

sapevo che erano state inasprite le sanzioni...ma 4 anni di galera mi sembra eccessivo :)

 

anche a me'. Comunque, a prescindere dai 4 anni, e' per capire che razza di giustizia abbiamo in Italia...

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Rossi è residente a Londra. le tasse dovrebbe pagarle a Sua Maestà e non a Padoa Schioppa, secondo me. per i fabbricati che possiede in italia le dovrebbe pagare qui. ma per ingaggi e sponsor, c'è poco da fare, non li deve al fisco italiano. il fisco vuole far leva sul fatto che lui trascorre poco tempo a londra e molto a Tavullia secondo me. sanno che è una causa persa ma arriveranno ad una transazione e Valentino, cmq, qualche milioncino di euri dovrà scucirlo eccome. ma molti molti meno di quanto viene sbandierato sui giornali. si arriverà ad un patteggiamento come per altri casi precedenti, vedi pavarotti.

Personalmente non sono d'accordo con questa campagnia mediatica di demonizzazione del Dottore.

Le tasse si pagano al paese in cui si risiede, non al paese in cui si è nati.......

I beni immobili invece pagano le tasse al paese su cui sorgono.

Del resto, una ferrari targata inglese anche se circolante qui, il bollo a chi lo paga, all'ACI, forse...?!?!?! :D

Voglio essere malizioso: da qualche tempo vale ha qualche problemuccio in pista. ed arriva la mannaia fiscale. Prima era il re incontrastato, e nessuno lo toccava. ....chissà..... :D

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