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diminuire i consumi


aaych

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Guest mystr

MasterPC ha espresso bene il concetto: quando si sceglie un'auto da mettere a gas per fortuna si e' molto piu' liberi nelle scelte e quindi valgono i valori fondamentali universaòo, che sono:

 

-Un'auto grande e' meglio di una piccola (salvo esigenze porticolari vedi city-car)

 

-Un'auto comoda/lussosa e' meglio di una scomoda/cessosa

 

-Un'auto di una certa grandezza/blasone/livello di finiture e' anche di solito assai piu' sicura di una piccola/popolare/economica-

 

Un'auto cosi' costerebbe di certo una cifra nuova, e anche la benzina per farla andare.

 

Ma si da il caso che per gasare le auto spessissimo l'utente si rivolga al mercato dell'usato, per cui il prezzo CROLLA, per auto di questo tipo, se rapportato al valore che ha una punto usata vecchia serie senza abs....per far un esempio.

 

E dato il gas anche la spesa per il carburante crolla.

 

Tutto cio' che ne consegue l'ha gia' detto detto bene masterpc.

 

Io posso solo aggiungere che questi "macchinoni" (che in america sarebbero considerate medio-piccole (!) ) altrettanto spesso sono molto piu' durature ed affidabili delle utilitarie.

 

Io sulla mia hyudai ho avuto solo la rottura di un paio di lampadine.......e ha 10 anni, di cui 3 a metan (da quando ce l'ho).

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Scusate la domanda forse stupida, ma non capisco: perchè vi comprate macchinoni per poi viaggiare al super-mega-maxi-risparmio? :angry:

Certo ognuno ha le sue idee ed io rispetto le vostre, ma mi spiegate gentilmente il senso di tutto ciò? :angry:

Un mezzo più economico consuma meno, inquina meno, costa meno quanto a spese fisse ecc. ecc. e non vi costringe ad uno stile di guida mortificante! :angry:

 

Sono anche io contro gli sprechi ed i consumi elevati, ma non esageriamo! ;) Tanto più che certi accorgimenti sono assolutamente inutili e privi di qualsiasi fondamento tecnico... vedi il viaggiare in folle: non so a gas, ma a benzina fa consumare di più che non scalando le marce, perchè ormai da una vita i motori sono tutti dotati di cut-off che in rilascio bloccano l'afflusso di benzina al motore, lo ripristinano solo il prossimità del regime minimo... spero che a qualcuno non venga un coccolone scoprendolo. :angry:

 

Spero di urtare la sensibilità di nessuno, ma avete idea degli sprechi che genera il viaggiare con un due litri di cilindrata in talune circostanze? O il fatto di portarsi dietro 1700kg di peso? :huh:

 

Sulla storia che viaggiare in folle non fa consumare meno, nella mia profonda ignoranza questa me la devi spiegare.

 

Ad esempio....Semaforo rosso in lontananza diciamo a 1Km.

 

Ipotesi 1. Ci arrivo con la marcia inserita diciamo a 70km/h ora e nelle vicinanze inizio a frenare rallentando progressivamente, giri costanti per 900mt e da 100mt frenata progressiva coi giri che scendono per poi fermarsi.

 

Ipotesi 2. Vedo il rosso e metto in folle, giro motore vicini al minimo e rallento progressivamente. A 100mt reinserisco la marcia e progressivamente mi fermo.

 

Dal mio punto di vista il consumo è inferiore nel secondo caso. Il motore ha viaggiato ad un regime più basso consumando meno carburante che non se avessi tenuto la marcia inserita.

 

Non riesco a capire come avrebbe potuto consumare di più nell'ipotesi due a parita di condizioni.

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Ho capito.

La penso sostanzialmente come voi (ho una vecchia e grossa auto pagata poco, anche se a gasolio il concetto è lo stesso... sono passato da un'utilitaria a benzina che faceva i 16-17km/l ad una di lusso diesel che fa i 14-15km/l), ma quello che non comprendo è l'ostinazione nella ricerca del minor consumo possibile sacrificando tutto il resto.

 

Viaggiare a regimi ridicoli con le marce alte, oltre che inutile e dannoso per il motore, è pure stressante, perchè riducete a zero l'elasticità di marcia che un propulsore di dimensioni abbondanti solitamente garantisce.

Un conto è guidare facendo attenzione ai consumi, un altro è averne l'ossessione.

 

Sulla storia che viaggiare in folle non fa consumare meno, nella mia profonda ignoranza questa me la devi spiegare.

 

Ad esempio....Semaforo rosso in lontananza diciamo a 1Km.

 

Ipotesi 1. Ci arrivo con la marcia inserita diciamo a 70km/h ora e nelle vicinanze inizio a frenare rallentando progressivamente, giri costanti per 900mt e da 100mt frenata progressiva coi giri che scendono per poi fermarsi.

 

Ipotesi 2. Vedo il rosso e metto in folle, giro motore vicini al minimo e rallento progressivamente. A 100mt reinserisco la marcia e progressivamente mi fermo.

 

Dal mio punto di vista il consumo è inferiore nel secondo caso. Il motore ha viaggiato ad un regime più basso consumando meno carburante che non se avessi tenuto la marcia inserita.

 

Non riesco a capire come avrebbe potuto consumare di più nell'ipotesi due a parita di condizioni.

 

Te lo spiego subito (ipotizzando di viaggiare a benzina però, perchè come ho scritto prima non sono esperto di impianti a gas e non ne conosco il funzionamento):

 

Ipotesi 1: la centralina elettronica taglia l'alimentazione fino a che il motore non si porta al minimo. Consumo di carburante in questo frangente: 0

 

Ipotesi 2: come il motore cala di giri la centralina comanda un afflusso di carburante per mantenere il motore acceso per tutto il chilometro di strada (tranne negli ultimi 100mt, in cui metti la marcia e fai salire di giri il motore).

 

Se viaggia ad una certa velocità il mezzo possiede un'energia cinetica che devi "spendere" prima del semaforo: o lo fai consumando i freni (e convertendo l'energia in calore) viaggiando in folle (consumando anche benzina per tentere il motore acceso al minimo), o lo fai "gratis",sfruttando l'azione degli attriti interni del motore. :huh:

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Ho capito.

La penso sostanzialmente come voi (ho una vecchia e grossa auto pagata poco, anche se a gasolio il concetto è lo stesso... sono passato da un'utilitaria a benzina che faceva i 16-17km/l ad una di lusso diesel che fa i 14-15km/l), ma quello che non comprendo è l'ostinazione nella ricerca del minor consumo possibile sacrificando tutto il resto.

 

Viaggiare a regimi ridicoli con le marce alte, oltre che inutile e dannoso per il motore, è pure stressante, perchè riducete a zero l'elasticità di marcia che un propulsore di dimensioni abbondanti solitamente garantisce.

Un conto è guidare facendo attenzione ai consumi, un altro è averne l'ossessione.

 

 

Che sia dannoso è tutto da dimostrare.

 

Personalmente tendo a guidare con marce alte (non è solo una questione di consumi ma la ricerca di una guida

 

più soft e meno stressante con poco uso del cambio)

 

ma ho raggiunto con la precedente vettura

 

la percorrenza di 350.000 kn con ancora il motore in buone condizioni.

 

Saluti.

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MasterPC ha espresso bene il concetto: quando si sceglie un'auto da mettere a gas per fortuna si e' molto piu' liberi nelle scelte e quindi valgono i valori fondamentali universaòo, che sono:

 

-Un'auto grande e' meglio di una piccola (salvo esigenze porticolari vedi city-car)

 

-Un'auto comoda/lussosa e' meglio di una scomoda/cessosa

 

-Un'auto di una certa grandezza/blasone/livello di finiture e' anche di solito assai piu' sicura di una piccola/popolare/economica-

 

Un'auto cosi' costerebbe di certo una cifra nuova, e anche la benzina per farla andare.

 

Ma si da il caso che per gasare le auto spessissimo l'utente si rivolga al mercato dell'usato, per cui il prezzo CROLLA, per auto di questo tipo, se rapportato al valore che ha una punto usata vecchia serie senza abs....per far un esempio.

 

E dato il gas anche la spesa per il carburante crolla.

 

Tutto cio' che ne consegue l'ha gia' detto detto bene masterpc.

 

Io posso solo aggiungere che questi "macchinoni" (che in america sarebbero considerate medio-piccole (!) ) altrettanto spesso sono molto piu' durature ed affidabili delle utilitarie.

 

Io sulla mia hyudai ho avuto solo la rottura di un paio di lampadine.......e ha 10 anni, di cui 3 a metan (da quando ce l'ho).

Ragazzi, sono così tanto d'accordo con Voi che mi hanno persino pubblicato un piccolo articolo su QUATTRORUOTE di luglio (ora in edicola).

Penso però che CIVAS sia stato parzialmente frainteso: lui non capiva (e in tutta sincerità nemmeno io)

che senso ha modificare radicalmente lo stile di guida tanto da partire in seconda e saltare dalla terza alla quinta.....

Forse (dico forse) si consuma meno, ma ne vale la pena ?

Saluti

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...che senso ha modificare radicalmente lo stile di guida tanto da partire in seconda e saltare dalla terza alla quinta.....

Forse (dico forse) si consuma meno, ma ne vale la pena ?

Saluti

Ti spiego quale senso può avere saltare dalla terza alla quinta:

 

In un'auto piuttosto pesante (e piuttosto potente), c'è moltissima differenza tra la potenza necessaria per accelerare da 0 a 50Km/h e quella necessaria per matenere una velocità costante di 50Km/h.

 

Per questo motivo, facendo una partenza "normale" prima-seconda-terza arrivi ai 50 che sei ancora in terza col motore che sfiora i 2000 giri e sta per cominciare ad aprirsi il turbo (ma non ha ancora cominciato).

 

A questo punto che fai? Decidi di mantenere i 50 (vabbé, facciamo 60...) e tutta quella potenza non ti serve più: te ne serve meno, molta di meno tanto non c'è neanche bisogno di mettere la quarta, ma ti basta tranquillamente la quinta con un regime di 1200-1300 giri a cui un motore da 180 cv ha già sufficiente potenza per non mettersi ( e metterti) in difficoltà.

 

Per dare un idea, mentre passo da 20 a 50Km/h il computer di bordo mi dice che consumo da 40 a 25 litri per 100 Km mentre per andare in quinta ai 50-60 fissi, il consumo scende fino a 5 litri per 100 Km! :unsure:

 

Quando guidavo un'Y10, ovviamente le marce me le facevo tutte: motore meno elastico e mooolta meno inerzia da vincere.

 

Non nascondo, però che a viaggiare al minimo ci si fa l'abitudine (motore incredibilmente silenzioso, consumi esaltanti, andatura tranquillissima...), anche troppo... così succede che a volte scendo così tanto con i giri che quando scalo di una marcia per fare freno motore... la macchina accelera! Allora capisco che ho esagerato! <_<

 

Saluti!

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Io sono d' accordo con tutti voi però mi accontento di risparmiare già con il gas e mantenedno una guida normale. dal nomrale al super economico di cui parlate voi non saprei quanto potrei risparmiare.

Quoto, ed ogni tanto in qualche sorpasso mi godo la potenza e coppia del motore !! <_<

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Io ho sempre appurato e pensato che il minor consumo di carburante fosse dato da una guida nei migliori regimi (non per forza i più bassi) e usando tutte le marce, sia in accelerazione che in scalata.

 

Mi spiego meglio:

Tutti i tipi di motore, hanno un regime di giri ideale, nel quale girano meglio faticando meno e quindi consumando meno, e questo regime non è quasi mai vicino al minimo o al massimo.

Questo vuol dire che se io tengo la macchina a 1000 giri, valore molto basso, ogni volta che al motore è richiesto un piccolo aumento di sforzo (leggera salita, leggera accelerazione) lo stesso faticherà molto per tenere lo stesso numero di giri e la stessa velocità. Se invece tengo la macchina a 2500 giri ogni piccola sollecitazione non ha praticamente variazioni sullo sforzo del motore. Quindi a meno di non essere su una strada perfettamente diritta, senza vento e quasi sempre in discesa, tenere un numero di giri bassissimo tende a sforzare e a far consumare di più.. infatti in genere una macchina media ha il consumo minore in autostrada e a circa 110/120 km/h dove è circa a 2500 giri.

Nella decellerazione, poi, un maggior numero di giri è fondamentale per il minor consumo. Come già dettp prima del mio post, all'azionarsi del freno motore subentra il cut-off ovvero il taglio dell'alimentazione allo stesso, il motore rimane in moto tramite la forza trasmessa dalle ruote. Se io invece in decellerazione sono in 5a a 50 km/h e non ho freno motore, questo non succede e quindi vi è una continua iniezione di carburante per tenere acceso il motore.

L'uso di tutte le marce inoltre consente di tenere il motore sempre intorno agli stessi giri senza che debba recuperare un grosso sbalzo... per questo in genere poche marce lunghe fanno consumare di più di molte marce corte.

O sbaglio?

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Io ho sempre appurato e pensato che il minor consumo di carburante fosse dato da una guida nei migliori regimi (non per forza i più bassi) e usando tutte le marce, sia in accelerazione che in scalata.

Mi spiego meglio:

Tutti i tipi di motore, hanno un regime di giri ideale, nel quale girano meglio faticando meno e quindi consumando meno, e questo regime non è quasi mai vicino al minimo o al massimo.

Questo vuol dire che se io tengo la macchina a 1000 giri, valore molto basso, ogni volta che al motore è richiesto un piccolo aumento di sforzo (leggera salita, leggera accelerazione) lo stesso faticherà molto per tenere lo stesso numero di giri e la stessa velocità. Se invece tengo la macchina a 2500 giri ogni piccola sollecitazione non ha praticamente variazioni sullo sforzo del motore. Quindi a meno di non essere su una strada perfettamente diritta, senza vento e quasi sempre in discesa, tenere un numero di giri bassissimo tende a sforzare e a far consumare di più.. infatti in genere una macchina media ha il consumo minore in autostrada e a circa 110/120 km/h dove è circa a 2500 giri.

Nella decellerazione, poi, un maggior numero di giri è fondamentale per il minor consumo. Come già dettp prima del mio post, all'azionarsi del freno motore subentra il cut-off ovvero il taglio dell'alimentazione allo stesso, il motore rimane in moto tramite la forza trasmessa dalle ruote. Se io invece in decellerazione sono in 5a a 50 km/h e non ho freno motore, questo non succede e quindi vi è una continua iniezione di carburante per tenere acceso il motore.

L'uso di tutte le marce inoltre consente di tenere il motore sempre intorno agli stessi giri senza che debba recuperare un grosso sbalzo... per questo in genere poche marce lunghe fanno consumare di più di molte marce corte.

O sbaglio?

 

Secondo me è come dici tu.

Ed infatti cerco di guidare così.....però non ho riscontri con lo stile di guida "sembre a bassi regimi", quindi non posso confrontare i consumi!

Fabio

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Anch'io ero convinto che il consumo minore fosse nel punto di massimo rendimento.

 

Poi però ho ragionato su questo fatto:

I motori fatti per far viaggiare grosse auto per grandi distanze (e grandi velocità...), hanno il massimo rendimento ad un regime cui corrisponde una potenza molto alta rispetto a quella che serve per viaggiare ai 50Km/h a velocità costante.

 

In pratica, se ti basta la metà della potenza che il motore eroga al regime di massimo rendimento, avrai un risparmio di consumi anche se utilizzerai un regime motore con un rendimento più basso del 20%.

 

Sbaglio?

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Ragazzi, sono così tanto d'accordo con Voi che mi hanno persino pubblicato un piccolo articolo su QUATTRORUOTE di luglio (ora in edicola).

Penso però che CIVAS sia stato parzialmente frainteso: lui non capiva (e in tutta sincerità nemmeno io)

che senso ha modificare radicalmente lo stile di guida tanto da partire in seconda e saltare dalla terza alla quinta.....

Forse (dico forse) si consuma meno, ma ne vale la pena ?

Saluti

 

ULGAT ha capito perfettamente il mio pensiero.

E' corretto ed utile ai fini del consumo usare le marce alte, ma come per tutte le cose è inutile e spesso dannoso esagerare come anche T3uf3L ha spiegato.

Poi ognuno è libero di guidare come gli pare e piace nei limiti del codice stradale, ci mancherebbe! :lol:

 

XCherno: Il consumo SPECIFICO è minore al regime di massimo rendimento, nel senso che il rapporto "potenza erogata / consumo" è più favorevole... ovvero ogni cv ci costa un po' meno benzina; nella maggior parte dei casi vale comunque la regola generale che meno potenza viene richiesta minore è il consumo.

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Bisagna puntualizzare una cosa:

 

nei grafici la coppia e i consumi sono con accelleratore tutto premuto e quindi non sono indicativi per la guida normale

 

dove l'accelleratore è sempre poco aperto.

 

Gli attriti sono alti con le marce basse.

 

La conclusione è che per consumare meno devo usare appena possibile le marce alte, anche in fase di accellerazione.

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