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Parigi Dakkar 2007


Maxj

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dal sito quattro ruote

Il team Volkswagen affila le armi in vista di questa nuova edizione Dakar 2007. Quest'anno, infatti, sembra che la Casa tedesca faccia sul serio, cercando di strappare il successo alla Mitsubishi che, con il "Papero", è reduce da una serie di sei vittorie consecutive (l'ultima ottenuta con l'ex sciatore Luc Alphand) e vanta, nella storia della competizione africana, un totale di ben undici trionfi dal 1979 a oggi.

 

La Volkswagen, invece, ha iscritto il proprio marchio una sola volta nell'albo d'oro della più classica delle maratone su strada, nel 1980, con una "Iltis" elaborata e guidata da Freddy Kottulinsky. Per contrastare le off-road giapponesi, Wolfsburg schiera equipaggi di altissimo livello: basti citare gli ex rallysti mondiali Carlos Sainz e Ari Vatanen, quest'ultimo affiancato dalla nostra Fabrizia Pons, che gli appassionati ricorderanno sull'Audi quattro rally insieme a Michelle Mouton.

 

Sulle "Touareg" ci saranno anche gli specialisti Giniel de Villiers, Mark Miller e Carlos Sousa. Gli avversari da battere per il team, sostenuto economicamente dalla Red Bull, saranno quasi sicuramente Alphand, Masuoka e Peterhansel con le Mitsubishi, Schelsser con il suo "Buggy", Jutta Kleinschmidt con la BMW, Shinozuka con la Nissan. In gara ci saranno, senza velleità di classifica assoluta, ma con l'obiettivo di raggiungere Dakar, anche la Fiat "Panda 4x4" di Miki Biasion.

 

Le "Touareg" che affrontano la Dakar (nella foto in basso sotto le tende del campo base Volkswagen) montano il 5 cilindri 2,5 litri turbodiesel con circa 285 CV e oltre 600 Nm di coppia massima; la presa d'aria ha una strozzatura di 39 mm. Come richiesto dal regolamento. Il cambio sequenziale ha sei rapporti, la trazione è integrale con tre differenziali meccanici e autobloccante viscoso. La carrozzeria di compositi e fibra di carbonio "poggia" su uno space frame di acciaio. Gommata BF Goodrich, la "Touareg" per la Dakar ha un peso minimo di 1787 kg.

 

Alla VW vogliono fare sul serio, chissà se le jap staranno a guardare.

Che bello se anche la Panda facesse una bella figura con un buon piazzamento.

Inoltre sono contento di poterr riseguire campioni del calibro di Vatanen con la bravissima Pons, navigatrice dell'altrettanta bravissima Michele Mouton, o fenomenale Carlos Sainz.

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  • 2 weeks later...

In gara ci saranno, senza velleità di classifica assoluta, ma con l'obiettivo di raggiungere Dakar, anche la Fiat "Panda 4x4" di Miki Biasion.

 

...obiettivo troppo ambizioso, maxj! leggevo stamattina su un giornale che ieri, quinta tappa (768 km), le pandine hanno chiuso lì la paris-dakar per guasti meccanici non precisati. avventura terminata con l'amaro in bocca per le due panda di Miki Biasion e Bruno Saby.

Guidano la classifica, primi tre posti, le VW di Sainz, De Villers e Sousa, quarta e quinta le Mitsubishi.

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Mi è sempre piaciuta la Parigi Dakar ( soprattuto la categoria moto ).. una gara per gente col pelo sullo stomaco..

 

Purtroppo ci sono stati troppi investimenti delle case costruttrici negli ultimi anni... e troppi aiuti tecnologici, che l'anno snaturata non poco..

 

Mi piaceva di piu quando si andava di bussola e manico/piede e basta.. quando si rischiava di perdersi e di non venir trovati per giorni, costretti magari a bersi l'acqua del radiatore :)

 

Continua ad essere una corsa dal fascino tutto particolare nonostante tutto.

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Da Quattro ruote:

Non è durata molto, la corsa della "Panda" alla Dakar. Durante la quarta tappa, su una duna alta un centinaio di metri, quasi una settantina di macchine restano bloccate. Comprese le due utilitarie italiane.

 

Quella di Biasion resta danneggiata (cambio rotto); la seconda, affidata al francese Saby, potrebbe proseguire, ma finisce di fatto fuori tempo massimo e viene esclusa dalla competizione. Fino a quel momento, Saby figurava al 149° posto, Biasion al 151°, con distacchi dai leader nell'ordine delle 17 ore.

 

Peccato, l'avventura è finita fin troppo presto: forse serviva un po' più di preparazione, forse la Dakar è ormai una corsa adatta a ben latro genere di veicoli. Le "Panda", comunque, restano in Africa, per svolgere (una volta sistemate) una serie di test: chissà, forse in vista delledizione 2008.

 

Chi fa sul serio, comunque, sono gli equipaggi di Volkswagen e Mitsubishi, che lottano per la leadership. La Quinta tappa, nel deserto marocchino, da Ouarzazate a Tant-Tan è andata a Carlos Sainz ("Touareg"), che ha preceduto di soli 30" Peterhansel ("Pajero"), De Villiers ("Touareg"), Alphand e Roma ("Pajero"). Vatanen, Miller (entrambi con le "Touareg"), Alphand, Roma e Masuoka ("Pajero") sono stati ritardati da forature; De Villiers lamenta di essere stato rallentato dal buggy di Schlesser.

 

Nella classifica assoluta auto, tre "Touareg" restano al comando con Sainz, de Villiers e Sousa; seguono le due "Pajero Evolution" di Roma e Alphand. Al sesto posto è risalita la BMW "X3" di Chicherit, che precede le altre "Pajero" di Peterhansel e Masuokoa e il buggy di Schlesser. Le ultime due "Touareg" sono al 10° (Miller) e 72° (Vatanen) posto. Tra le moto, in testa c’è sempre Coma, davanti a Esteve Pujol e Casteu, tutti su KTM.

 

Bene VW, male la FIAT, ma l'anno prossimo sono sicuro che andrà meglio.

La Parigi Dakar è una corsa tremenda, una vera avventura, chi vi partecipa sa a cosa va incontro e forse proprio questo lo induce a gareggiare. Mi piacerebbe poterla seguire in tv, poiché amo i rally, sport snobbato dalle tv italiane purtroppo.

 

Ciao

 

Max

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per me sta corsa è solo una inutile esibizione ...

E cosa deve essere invece, un momento di devozione a qualche divinità?

Genio!

 

 

 

Comunque notavo che certi messaggi di Monellaccio, quanto a contenuti e modalità espressive, ricordano moltissimo dbev, altro MOD della sezione GPL & Metano... Quindi o sono la stessa persona (ma non credo), oppure la carica di MOD di quella sezione (ed i gas che circolano nell'aria) li rende tutti uguali :ph34r:

 

 

 

Scherzi a parte... Molte (tutte?) le corse sono una mera esibizione, ma vorrei capire in base a cosa le ritieni "inutili"... <_<

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Ad esempio l'inutilità la si potrebbe dedurre dal fatto che sono corse che si svolgono in territori do ve la gente a fianco muore di fame mentre passano auto che costano milioni di euro, che consumano ognuna in un giorno quanto sarebbe necessario per sfamare una persona per anni, ecc.

 

Mi sbalordisce questa insensibilità verso il prossimo quasi come fossero di un altro genere animale!

 

Lo sperpero è già un male se fatto nei "paesi ricchi"; figuriamoci se dobbiamo anche farlo vicino ai poveri solo per diveertimento di qualcuno.

 

Ma lo so questi discorsi sono un po' isolati al giorno d'ogggi dove è meglio comprare a rate anche l'ultimo cellulare da 150 euro.

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Ti ricordo che i piloti che partecipano a queste gare AMANO quei posti, il povero Meoni ha donato tantissimo a quelle popolazioni, era profondamente legato a quei paesi. Per lo stesso motivo ti chiedo il senso del gran premio del Barhein (non so se si scrive cosi) dove ci va la F1 ecc, dove i piloti sono multi milionari, dove è stato costruito un circuito in mezzo al deserto solo x "sfizio" dello sceicco di turno.....

 

Per lo stesso motivo non si dovrebbe correre il gran premio del Brasile perche anche li ce gente che muore di fame, in Cina perche non si rispettano i diritti umani ecc ecc eccc.

 

 

La Dakar ha piu senso di un GP di F1, sia tecnicamente (sviluppo di motori con resistenza a temperature e condizioni estreme) sia umanamente, perche sicuramente i piloti, vedendo la situazione di questi posti puo aiutarli donando quello che puo, creando piccole associazioni che magari costruiscono 1 scuola, un ambulatorio ecc.....

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Ad esempio l'inutilità la si potrebbe dedurre dal fatto che sono corse che si svolgono in territori do ve la gente a fianco muore di fame mentre passano auto che costano milioni di euro, che consumano ognuna in un giorno quanto sarebbe necessario per sfamare una persona per anni, ecc.

 

Mi sbalordisce questa insensibilità verso il prossimo quasi come fossero di un altro genere animale!

 

Lo sperpero è già un male se fatto nei "paesi ricchi"; figuriamoci se dobbiamo anche farlo vicino ai poveri solo per diveertimento di qualcuno.

 

Ma lo so questi discorsi sono un po' isolati al giorno d'ogggi dove è meglio comprare a rate anche l'ultimo cellulare da 150 euro.

 

nel tuo post ci sono diversi spunti riflessivi e ne condivido alcuni. ti ricordo, però, che la paris-dakar muove un giro di soldi spaventoso, alimentato da sponsor e case costruttrici che investono moltissimo nella corsa per un prestigio agonistico, con conseguente ritorno d'immagine (ed anche, in ultimo, vendite...). tutti quei miliardoni non vanno solo ai piloti, moltissimi vanno anche ai paesi attraversati dalla corsa e, comunque, la corsa muove sempre soldi e porta soldi e movimento dove passa. certo, se poi i paesi attraversati hanno un buon contributo che però investono in mig e kalashnikov anzichè investirlo per la popolazione bisognosa, è un'altro discorso. In tal caso, non andartela a prendere con la paris-dakar , con chi la organizza , con chi ne prende parte e con chi la segue. :)

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